Concorso Inps per diplomati, bando nel 2024: requisiti, stipendio e numero di posti

Simone Micocci

26 Settembre 2023 - 12:44

Assunzioni Inps per diplomati: rinviato al 2024 il bando di concorso. Cosa sappiamo su requisiti, prove e stipendio.

Concorso Inps per diplomati, bando nel 2024: requisiti, stipendio e numero di posti

Emergono nuovi dettagli sul bando per il nuovo maxi concorso Inps che rientra nel più ampio prospetto definito dal Piano triennale dei fabbisogni di personale con il quale vengono previste 13 mila assunzioni entro la fine del 2024.

A partire dalla data di uscita del bando che secondo recenti indiscrezioni avrebbe subito uno slittamento al prossimo anno. Viene dunque rimandato di qualche mese, dando più tempo a chi intende prepararsi in vista di questa importante opportunità professionale alla quale potranno concorrere anche coloro che non hanno una laurea.

Nonostante per il bando bisognerà aspettare ancora, possiamo dare alcune anticipazioni su quello che a questo punto si preannuncia come uno dei concorsi più attesi del 2024, se non altro per il numero di posti e per il fatto che sarà aperto anche ai diplomati.

Concorso Inps, posti e profilo ricercato

Le assunzioni Inps riguarderanno 585 unità di personale di area B, posizione economica B1.

Le assunzioni riguarderanno tutto il territorio nazionale, quindi c’è la possibilità di ottenere un posto di lavoro in una delle tante sedi Inps con il rischio che l’assegnazione arrivi molto lontano dal luogo di residenza. Ovviamente la precedenza di scelta verrà data a seconda della posizione in graduatoria.

Concorso Inps, i requisiti

Trattandosi di un profilo di area B, come titolo di studio è sufficiente il diploma di scuola secondaria di secondo grado. Ma ovviamente, tanto per un punteggio aggiuntivo quanto per quella che dovrebbe essere una preparazione più approfondita delle materie oggetto delle prove concorsuali, chi ha una laurea non solo può partecipare ma avrà persino maggiori possibilità di risultare tra i vincitori.

Per il resto saranno richiesti i soliti requisiti previsti dalla generalità dei concorsi Inps: nessun limite anagrafico - con la sola eccezione per coloro che hanno raggiunto l’età pensionabile - oltre all’idoneità fisica all’impiego e il godimento dei diritti civili e politici.

Concorso Inps, le prove

Per quanto riguarda le prove del prossimo concorso Inps non è ancora chiaro se l’Istituto approfitterà della possibilità data dalla riforma Brunetta provvedendo così a una selezione rapida oppure se si atterrà alle solite procedure.

Nel primo caso il concorso si strutturerà con una sola prova scritta, con domande a risposta multipla, con la graduatoria che terrà conto esclusivamente del punteggio ottenuto durante la prova con l’aggiunta di quello assegnato in base ai titoli in possesso del candidato.

Diversamente, il concorso sarebbe molto più strutturato - e lungo - in quanto si partirebbe da una prova preselettiva con quiz a risposta multipla (utile solo per una prima scrematura, con il punteggio che quindi non verrebbe considerato ai fini della graduatoria) per poi continuare con una o due prove scritte e con una prova orale.

La graduatoria

A seconda di come sarà strutturato il concorso ci saranno dei criteri differenti per la definizione della graduatoria. Sappiamo comunque che alla luce dell’ultima riforma sui concorsi pubblici sarà considerato idoneo - ma non vincitore - il 20% dei posti successivi all’ultimo di quelli banditi, quindi anche i successivi 117 posti.

A questi l’Inps potrà attingere, scorrendo la graduatoria, nel caso in cui tra i vincitori dovessero esserci delle rinunce all’assunzione o comunque delle dimissioni rassegnate entro 6 mesi dalla contrattualizzazione.

Quanto si guadagna?

Come anticipato, le 585 assunzioni - con contratto a tempo indeterminato - riguarderanno il profilo economico B1, per il quale è previsto uno stipendio tabellare di 19.951,14 euro, al quale aggiungere la tredicesima e gli altri emolumenti accessori.

Si tratta ovviamente di una cifra lorda: al netto delle tasse equivale a circa 1.340 euro al mese per tredici mensilità (con l’aggiunta appunto delle altre voci accessorie, come in caso di lavoro straordinario).

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