Controffensiva Ucraina, finora è un flop: le nuove armi cambieranno la guerra?

Alessandro Cipolla

17 Luglio 2023 - 08:28

L’Ucraina e gli Stati Uniti hanno ammesso che la controffensiva sta procedendo più lentamente del previsto: bombe a grappolo e F-16 riusciranno a mutare l’esito della guerra?

Controffensiva Ucraina, finora è un flop: le nuove armi cambieranno la guerra?

Come sta andando la controffensiva dell’Ucraina? Dopo oltre 500 giorni dall’inizio della guerra e circa un mese più tardi dall’avvio dell’azione delle truppe di Kiev, per il presidente Zelensky il bicchiere finora appare essere decisamente mezzo vuoto.

A giugno l’Ucraina ha iniziato a sferrare una controffensiva per cercare di riconquistare i suoi territori al momento controllati dalla Russia; evento assai insolito quando si parla di guerre, questa offensiva è stata annunciata con mesi di anticipo vanificando così quell’effetto sorpresa che ha consentito agli ucraini di riprendere il possesso in autunno di una città importante come Kherson.

Adesso invece tutto è più complicato: avvertiti per tempo, i russi hanno costruito trincee e fortificazioni a difesa delle loro posizioni, minando il terreno disseminato anche di denti di drago per impedire l’avanzata dei tank.

In virtù di questo e considerando anche la superiorità numerica e militare della Russia, non c’è da stupirsi se al momento la controffensiva, per stessa ammissione di Kiev, non starebbe andando come auspicato.

Le ultime notizie della guerra parlano di passi in avanti per l’Ucraina nella zona della città di Bakhmut, mentre a Kharkiv non solo la controffensiva si starebbe rivelando infruttuosa, ma i russi avrebbero anche conquistato ulteriore territorio.

A Est la situazione è leggermente peggiorata - ha fatto sapere Kiev -. Il nemico ha avanzato attivamente per due giorni consecutivi in direzione di Kupyansk nella regione di Kharkiv. Siamo sulla difensiva. Ci sono feroci battaglie, le posizioni cambiano più volte al giorno. Nella direzione di Bakhmut stiamo gradualmente andando avanti. Sul fianco meridionale intorno a Bakhmut c’è un’avanzata quotidiana”.

Riassumendo, da giugno l’Ucraina finora ha liberato solo alcuni villaggi trovando grosse difficoltà nella sua controffensiva nonostante la veemenza degli attacchi; le perdite sono ingenti su entrambi i fronti ma lo stallo di questa guerra continua a perdurare come se fossimo di nuovo nelle trincee del primo conflitto mondiale.

Controffensiva ucraina: bombe a grappolo e F-16 cambieranno la guerra?

Avevamo detto prima che questa controffensiva iniziasse che sarebbe stata difficile, ed è difficile, questa è la natura della guerra, ma gli ucraini continuano ad andare avanti”. Queste sono state le emblematiche parole pronunciate nelle scorse ore da Jake Sullivan, il consigliere americano per la Sicurezza Nazionale.

Come ha riportato la Cnn, l’Ucraina ha voluto sottolineare come non ci sarebbe al momento una pressione da parte dell’Occidente per avere subito dei risultati nella controffensiva; visto che nel 2024 negli Usa ci saranno le elezioni presidenziali, Joe Biden però non sembrerebbe poter aspettare all’infinito.

Nei giorni scorsi dagli Stati Uniti sono arrivate in Ucraina le tanto discusse bombe a grappolo - vietate in oltre 100 Paesi ma inserite da Washington nell’ultimo pacchetto d’aiuti da 800 milioni di dollari - e breve saranno impiegate dalle truppe di Zelensky con la promessa di non usarle nel territorio russo: ne saranno felici i civili ucraini quando le ritroveranno per buona parte inesplose vicino quel che resta delle loro case.

Per gli F-16 invece ci vorranno ancora diversi mesi, con i piloti ucraini che sono ancora impegnati in diversi Paesi nell’addestramento intensivo per imparare a usare questi aerei da guerra forniti da un gruppo di membri della Nato.

Queste nuove armi potranno aiutare l’Ucraina a ribaltare l’esito della controffensiva e più in generale di tutta la guerra? Molto difficile, visto che i più ottimisti hanno ipotizzato che al massimo potrebbero favorire la riconquista di alcuni - ma di certo non tutti - territori attualmente occupati.

Altre migliaia di morti senza che con ogni probabilità si possa arrivare a una svolta nella guerra: quando Biden dirà basta a quel punto Zelensky non potrà far altro che iniziare a trattare una tregua con Putin, con buona pace di chi anche da noi ha sempre bollato questo epilogo come una sconfitta per l’Occidente.

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# Guerra

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