Prosegue la guerra d’invasione russa in Ucraina. Nella notte nuovi bombardamenti hanno colpito zone residenziali, mentre gli scontri proseguono nelle città. La controffensiva è però in arrivo.
I bombardamenti russi in Ucraina non si fermano, ma neanche i preparativi per la controffensiva. A dirlo è stato il ministro della Difesa ucraino Oleksy Reznikov, che ha riassunto con “in dirittura d’arrivo” l’azione di risposta alle operazioni di aggressione della Russia.
Nella giornata di oggi (lunedì 1° maggio 2023) Kyiv ha riferito che i suoi militari hanno abbattuto 15 dei 18 missili lanciati dalle forze russe, ma quelli che sono andati a segno hanno causato vittime civili, tra cui un bambino.
In Russia nel frattempo due ordigni sono esplosi, senza fare vittime. Le esplosioni hanno però intaccato la trasmissione elettrica della regione di Leningrado e il trasporto merci nella regione di Bryansk, dove un treno merci è deragliato per via dell’esplosione. Tanto in casa quanto in terra invasa la situazione russa sembra essere in crisi. I giornali riportano piani di organizzazione e di preparazione per l’eventuale evacuazione delle zone occupate e, pari passo il rafforzamento di misure contro i partigiani ucraini nelle regioni occupate e che Mosca definisce liberate.
Controffensiva dell’Ucraina (quasi) pronta: cosa ha detto il ministro della Difesa
Il ministro della Difesa ucraino Oleksy Reznikov, durante un’intervista televisiva, ha confermato che la controffensiva dell’esercito ucraino è in dirittura d’arrivo. Non è una speranza, ha voluto sottolineare, ma una convinzione. Sembra infatti che tutto sia pronto non solo per rispondere all’aggressione e liberare le zone occupate, ma anche che tutto sia stato fatto per ottenere un successo.
“Oggi stiamo tagliando il traguardo, quando possiamo dire è tutto pronto dipende dalla decisione dello stato maggiore”, ha detto ancora. Una necessità, quella della controffensiva, sempre più impellente con l’avanzare del tempo. Infatti nel territorio di Bakhmut le truppe di Kyiv sono in difficoltà, anche se alcune zone sono state liberate. Gli scontri proseguono chilometro per chilometro con lo scopo di impedire ai russi di raggiungere l’autostrada nel settore sud e tagliare così la strada alle truppe ucraine. Mentre la cittadina di Marinka sembra ormai totalmente sotto il controllo russo.
Allarme nella notte: tre giorni di missili
Nella notte i missili russi sono tornati a volare sul cielo ucraino e la difesa antiaerea è riuscita a intercettarli e distruggerli tutti. Non è andata bene invece durante il primo giorno di maggio, quando alcuni missili sfuggiti hanno colpito target civili.
Si tratta del terzo giorno consecutivo di attacco massiccio contro l’Ucraina e solo nella regione orientale ucraina di Dnipropetrovsk sono rimasti feristi 5 bambini, 34 adulti, tra cui 2 donne in terapia intensiva. Altre località della regione, scrive l’Ansa, sono state colpite. Ci sono incendi, danni a edifici residenziali, a un sito industriale e a scuole. Le truppe russe hanno lanciato 54 attacchi sul distretto nord-orientale di Sumy con aerei strategici: 9 Tu-95 dalla regione russa di Murmansk e 2 Tu-160 dal Mar Caspio.
Anche nella regione di Kherson ci sono state esplosioni e un civile è rimasto ucciso. È chiaro che, ancora una volta, l’esercito russo ha preso di mira le aree residenziali.
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