Cooperative Avvocati: nuovi studi legali, altri guai con la Cassa Forense

Vittorio Proietti

3 Aprile 2017 - 15:14

Le cooperative di avvocati saranno i nuovi studi legali del 2017: un unico studio con diverse professionalità, ma i guai con la Cassa Forense non sono finiti. Ecco la novità.

Cooperative Avvocati: nuovi studi legali, altri guai con la Cassa Forense

I nuovi studi legali del 2017 potranno trasformarsi in cooperative di avvocati: la società fondata dall’Avvocato Laforgia apre nuove possibilità per tutti gli studi professionali, ma anche nuovi guai con la Cassa Forense, che non rinuncia alla sua quota di contributi.

Questa innovativa trasformazione di uno studio legale in cooperativa intrapresa dall’avvocato barese è stata un ufficializzata da poco con l’iscrizione al registro delle imprese e la comunicazione all’Ordine degli Avvocati, identificandosi come assoluta novità in campo sia imprenditoriale che professionale.

Gli studi legali potranno prendere esempio da quanto fatto dall’Avvocato Laforgia emulando il tentativo di mettere insieme diverse professionalità e offrire un più ampio ventaglio di servizi legali ai clienti, con maggiori opportunità di promozione e con una integrazione continua delle competenze.

Vediamo come è nata questa iniziativa e come si sviluppa l’organizzazione dello studio.

Società cooperative e avvocati

Le società cooperative costituite da avvocati sono una assoluta novità nell’ambito degli studi professionali, poiché in questo caso non si tratta di uno studio di professionisti associati, ma di una vera e propria attività commerciale regolarmente iscritta al registro delle imprese.

Una società cooperativa, secondo il Codice Civile, è una società costituita per gestire un’impresa comune a scopo mutualistico, quindi fornire ai soci che partecipano all’attività tutti quei beni e servizi di cui hanno bisogno per perseguire l’obiettivo.

La fondazione di una cooperativa segue scopi diversi dalla speculazione privata, poiché il carattere di mutualità rende principale il soddisfacimento dei bisogni della persona associata e la volontà a tutelare gli interessi dei soci stessi.

Cooperative di Avvocati: un solo studio, molti professionisti

L’Avvocato Laforgia ha piegato la forma societaria della cooperativa ai suoi scopi, istituendo con altri tre avvocati un unico studio professionale come società di capitali e sostituto d’imposta, quindi idoneo ad incassare i crediti e pagare le tasse per tutti i partecipanti.

Gli avvocati soci, infatti, sono lavoratori autonomi e riceveranno le retribuzioni al netto delle imposte e ciò riduce molti problemi di gestione, oltre che semplificare la governance in un regime di parità e democrazia nelle scelte.

Nelle cooperative infatti vi è il cosiddetto voto capitario, cioè ogni socio ha diritto ad un voto nell’assemblea indipendentemente dalla quota di capitale sociale, a differenza di quanto succede nelle società per azioni.

I vantaggi e gli svantaggi di una cooperativa

La trasformazione degli studi legali nelle nuove cooperative di avvocati non genera ripercussioni sul lavoro o sul rapporto con i clienti, anzi, punta ad incentivare l’arrivo di nuovi assistiti grazie all’estensione dei servizi offerti.

Tradurre lo scopo mutualistico in un migliore coordinamento tra le figure offre un ventaglio di competenze molto più ampio e una maggiore flessibilità negli spazi. Dal punto di vista geografico, infatti, gli studi professionali potranno ospitare i clienti in luoghi diversi, persino in regioni diverse.

La costituzione di una cooperativa, tuttavia, non esenta i professioni dal pesantissimo obbligo di versamento dei contributi alla Cassa Forense, più volte contestato dagli avvocati e oggetto di proposta di abrogazione contenuta in questo articolo.

A questo punto non resta che attendere le prime applicazioni della trasformazione in cooperativa e osservare i benefici che i professionisti potranno trarne.

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