L’economia mondiale risentirà dell’epidemia di Coronavirus in atto ma le conseguenze saranno differenti a seconda dei rapporti di ciascun Paese con la Cina.
Quanto perderà l’economia mondiale a causa del Coronavirus?
Sebbene tutti sottolineino come sia ancora presto per fare un bilancio globale delle conseguenze dell’epidemia, è evidente che diversi settori stanno giò mostrando incertezze e difficoltà.
Il Coronavirus potrebbe portare la Germania in recessione tecnica
La scorsa settimana, ad esempio, nomi importanti dell’industria automobilistica come Hyundai sono stati costretti a fermare la propria produzione a causa della mancanza di componenti dovuta all’esplodere dell’epidemia di Coronavirus: le attività sono riprese normalmente solo in queste ultime ore.
Anche le banche centrali attraverso i loro presidenti, Jerome Powell della Federal Reserve tra tutti, hanno sottolineato come il prolungarsi dell’emergenza potrà avere conseguenze sulla crescita. Non solo per via dell’incertezza globale che la stessa crea ma per l’effetto che avrà sull’economia cinese: non bisogna dimenticare che quest’ultima è una delle più importanti e influenti a livello internazionale e che le ricadute dei suoi problemi interni potrebbero causare sensibili cambiamenti anche in coloro che basano buona parte della propria economia sugli scambi con questo Paese.
Uno studio pubblicato dalla Deutsche Bank Research ha sottolineato senza giri di parole come il Coronavirus potrebbe essere in grado di spingere la Germania alla recessione tecnica se dovesse verificarsi quel calo dello 0,2% del PIL che gli analisti si aspettano. Il Paese di Angela Merkel basa molto del suo export sugli scambi con la Cina e in particolare per ciò che riguarda l’industria automotive: un calo di ordini da parte del Dragone Rosso potrebbero mettere creare più di un problema alla tenuta economica della Germania.
Il Coronavirus causa una minore crescita, ma è affrontabile (per ora)
Il Coronavirus non rappresenta una minaccia solo per la salute degli uomini: data la portata della sua economia e dei suoi scambi commerciali, quelli che saranno gli effetti dell’epidemia sulla Cina si rifletteranno senza dubbio, sebbene in modo diverso, sul resto del mondo.
Secondo Ann Bovino di S&P Global, gli Stati Uniti devono aspettarsi la maggior parte del freno della crescita legato al Covid-19 nel primo trimestre del 2020, con qualche problema ancora nel secondo e una ripresa nella restante metà dell’anno: questo a causa dei minori investimenti e del calo dell’export nei confronti della Cina.
Sulla stessa linea, ma con qualche preoccupazione in più, sono le previsioni relative all’Eurozona che, già vittima di una crescita non eccelsa, potrebbe soffrire maggiormente le conseguenze economiche del Coronavirus per via dei forti legami commerciali di alcuni Stati membri con la Cina. Non tutti i settori, però, dovrebbero risentirne.
Come ha spiegato Sylvain Broyer, sempre dalla S&P Global, il Covid-19 sta mettendo a dura prova la tenuta di alcuni settori in Europa a causa della minore domanda di beni dalla Cina ma allo stesso tempo l’economia dell’Eurozona è decisamente più forte rispetto a quella che diciassette anni fa dovette fare i conti con le conseguenze economiche della SARS e quindi potrebbe avere i mezzi necessari per gestire il momento di crisi.
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