L’UE chiede agli Stati membri di mettere a punto una strategia coordinata per uscire dal lockdown. Le linee guida della Commissione.
L’UE ha chiesto agli Stati membri di trovare una strategia coordinata per l’uscita dal lockdown, in vista di una ripresa dagli effetti del coronavirus.
Si tratta di una necessità impellente, poiché in tutto il mondo i governi si stanno organizzando per cercare di riportare allo stato normale tutti i meccanismi interrotti dalla comparsa della malattia.
Secondo quanto riportato da Reuters, il sollecito della Commissione europea, rivolto a tutti i Paesi dell’Unione, ha come obiettivo il coordinamento delle misure di riapertura, affinché gli sforzi di ogni nazione possano portare risultati condivisi, scongiurando lo scoppio di nuove epidemie.
Strategia coordinata per uscire da lockdwon: cosa chiede l’UE
L’esecutivo UE ha già più volte invitato i 27 stati membri a raggiungere un accordo comune post lockdown, per dare forma a un orientamento condiviso. Quest’ultimo, infatti, non può decidere direttamente quali misure sanitarie ogni singola nazione dovrebbe mettere in atto.
“È ora di sviluppare una strategia d’uscita UE ben coordinata” dice la Commissione, che ha anche stilato una bozza di raccomandazioni da mettere in atto per garantire una riapertura in sicurezza. Tuttavia, le decisioni su come uscire dal lockdown spetteranno agli Stati membri.
Tra le linee guida, una su tutte: quella che prevede una lenta riapertura solo a fronte di un significativo calo della diffusione del virus, che sia durato già per un certo periodo di tempo e che abbia dunque dato respiro agli ospedali, affinché possano tenersi pronti a gestire eventuali nuovi picchi.
Gli Stati procedono in modo indipendente
Con le ultime misure approvate dai governi di tutto il mondo, a quasi 4 miliardi di persone è stato chiesto o ordinato di rimanere a casa per prevenire la diffusione della COVID-19.
“I tempi dell’adozione della road map per uscire dal confinamento sono un argomento delicato, visto che gli Stati membri dell’Unione Europea si trovano in fasi diverse della lotta contro la pandemia”
ha dichiarato nei giorni scorsi il portavoce della Commissione europea Eric Mamer.
Per il momento, nonostante la posizione della Commissione UE sul tema, gli Stati hanno preferito procedere in maniera indipendente, scegliendo via via come affrontare le sfide messe in campo dal virus e anche nel progettare gli interventi per la ripresa.
In Italia si parla di fase 2 e si prevede una lenta ripresa di alcune attività commerciali già nei prossimi giorni. Per i cittadini italiani, invece, il lockdown prosegue ancora, almeno fino al tre maggio, ma non è da escludere anche un ulteriore prolungamento.
Il nostro Paese non è l’unico ad aver annunciato piani o strategie di revoca delle misure restrittive, attese nella speranza di riavviare le economie e alleviare, almeno in parte, i danni provocati dallo stop. Per questo, l’UE auspica che tutti i Paesi trovino una strategia coordinata per uscire dal lockdown, la priorità deve essere di evitare ricadute negative.
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