Coronavirus: gli USA si armano, con le pistole

Violetta Silvestri

18/03/2020

Coronavirus negli USA: è corsa all’acquisto di armi, strumento di difesa contro l’epidemia secondo gli statunitensi. Oltre ai generi di prima necessità, gli americani si affrettano a comprare nuove pistole per sconfiggere il virus della paura.

Coronavirus: gli USA si armano, con le pistole

Non solo file ai supermercati per il coronavirus negli USA. Tra i beni più richiesti, infatti, ci sono le armi, considerate uno strumento indispensabile per combattere l’epidemia.

Lunghe code stanno interessando in questi giorni proprio i negozi che vendono pistole e simili negli Stati Uniti. Dinanzi all’avanzata del virus e alla conferma di scenari pessimistici anche dal Governo federale e da Trump, il popolo americano non vuole farsi trovare impreparato.

Il balzo inaspettato nelle vendite di armi negli USA rispecchia la cultura propria di questa grande nazione, legata alla legittima e personale difesa anche quando si tratta di un “nemico invisibile”, come è stato chiamato il coronavirus dal Presidente Trump.

Coronavirus: negli USA è corsa alle armi contro l’epidemia

Code di gente e incrementi inaspettati di vendite: negli USA ad essere presi d’assalto, come un po’ in tutto il mondo, non sono i supermercati. Oltre alla folle corsa alla carta igienica, che sta diventando più preziosa dell’oro, in questi giorni di panico da coronavirus gli statunitensi si stanno letteralmente armando.

Pistole e munizioni vanno a ruba, con i rivenditori di grandi città e non solo che affermano quanto la frenesia degli acquisti sia alimentata da consumatori preoccupati che le persone stiano diventando così disperate e imprevedibili, che devono potersi proteggere. Un negoziante in Georgia ha affermato di aver quintuplicato le vendite in questi giorni, assistendo a scene quasi da film.

Alcuni comprano la loro prima arma da fuoco. Altri, già proprietari, ne aggiungono di nuove o fanno scorta di munizioni dopo aver visto negozi di alimentari svuotati, scuole chiuse e grandi eventi annullati, incluso l’incontro annuale della National Rifle Association.

Dal 23 febbraio al 4 marzo, per esempio, gli acquisti online di armi sulla piattaforma Ammo.com sono aumentati del 70%.

Nei magazzini Meridian, nell’Idaho, alcuni scaffali con munizioni per pistole sono quasi stati spazzati via. Il negozio ha pubblicato cartelli in cui chiedeva ai clienti di limitare gli acquisti a non più di due pistole e di un fucile al giorno. Ha inoltre posto dei limiti alle munizioni.

La folle paura del coronavirus negli USA

La corsa alle armi negli USA per proteggersi dal coronavirus e dalle sue conseguenze racconta molto della paura irrazionale che sta scatenando la diffusione dell’epidemia.

Alcuni americani hanno affermato che vedere le file ai supermercati, il nervosismo dei cittadini nell’accaparrarsi i beni di prima necessità e la paura generalizzata della malattia li hanno convinti ad armarsi.

Inoltre, si teme che una situazione di crisi estrema possa indurre i politici a emettere un divieto di acquisto di armi.

Tutto queste emozioni negative, dunque, stanno convincendo gli USA ad armarsi di più. Non stupisce poi molto nella nazione che fa della legittima e personale difesa con proprie armi un fondamento della costituzione.

Resta il fatto, comunque, che il coronavirus negli USA potrebbe avere effetti inaspettati e pericolosi.

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