Il fentanyl è la principale causa di morte dei giovani negli Stati Uniti: il prezzo, l’effetto e la diffusione in Italia di questa droga cento volte più potente della morfina.
Che cos’è il fentanyl? Per chi non ha dimestichezza con il mondo delle droghe la domanda è sacrosanta visto che questo oppioide largamente utilizzato come farmaco, che da anni sta facendo strage di giovani negli Stati Uniti, in Italia ancora è poco “famoso”.
Mentre a San Francisco uno dei principali temi affrontati durante lo storico incontro tra il presidente americano Joe Biden e quello cinese Xi Jinping è stato proprio quello del contrasto al fentanyl, in Italia le agenzie di stampa hanno battuto la notizia di una operazione antidroga a Piacenza con la Guardia di Finanza che ha stroncato un traffico internazionale arrestando sette persone. A capo di tutto ci sarebbe un 51enne piacentino che avrebbe trafficato 100.000 dosi dalla Cina agli Usa.
“L’altra notte i finanzieri hanno fatto irruzione nel suo appartamento alla periferia di Piacenza insieme ad agenti della Dcsa italiana e anche della Dea americana - ha scritto a riguardo l’Ansa - L’operazione infatti si è avvalsa anche della collaborazione dell’agenzia americana per il contrasto alla droga, visto che lo stupefacente che il 51enne piacentino faceva arrivare dalla Cina finiva sul mercato dello spaccio americano, dopo essere stato spedito in pacchi per posta ordinaria. Sul piacentino grava anche una richiesta di estradizione negli Stati Uniti visto che alcuni mesi fa un ragazzo americano ha perso la vita a causa di un’overdose dopo aver assunto il fentanyl”.
Ma come è stato possibile che un farmaco possa essere diventato una droga capace di uccidere più dell’eroina, finendo anche sul tavolo di un delicatissimo vertice come quello tra Joe Biden e Xi Jinping?
Cerchiamo allora di fare un po’ di chiarezza sul fentanyl: dal prezzo agli effetti fino alla sua diffusione in Italia, questa è la storia dell’oppioide responsabile della morte di oltre 100.000 americani solo nel 2022.
Che cos’è il fentanyl: gli effetti
Il fentanyl è un’oppioide sintetico come la petidina, il levorfanolo, il metadone, il tramadolo e il destropropossifene, che viene utilizzato come farmaco analgesico per lenire il dolore soprattutto quando questo è cronico.
Per la prima volta è stato sintetizzato nel 1960 dal dottor Paul Janssen; la sua peculiarità è quella di essere cento volte più potente della morfina e, a partire dagli anni ‘90, il suo utilizzo è diventato molto comune per le cure palliative.
Dal punto di vista terapeutico l’uso medicale del fentanyl - sotto forma soprattutto di cerotti - è possibile solo sotto prescrizione medica e rigido controllo sanitario, con il suo utilizzo che riguarda per la maggiore i pazienti oncologici.
Negli ultimi anni però questo farmaco è diventato una droga letale. Gli effetti del fentanyl sono simili a quelli gli altri oppioidi, con il sito del ministero dell’Interno che parla di “ stordimento ed euforia , quest’ultima meno marcata rispetto all’eroina e alla morfina”, mentre gli effetti collaterali sono “nausea, capogiri, vomito, affaticamento, mal di testa, costipazione, anemia e edema periferico”.
Negli Stati Uniti - ma anche in Europa - si legge sempre nella pagina del Viminale “si è registrato un numero significativo di morti a seguito dell’ingestione di fentanili sintetizzati o creati illecitamente, chiamati a volte fentanili non farmaceutici”.
La sua estrema pericolosità è dovuta al fatto che la dose letale per l’uomo è di soli 2 milligrammi: si arriva al coma, all’arresto cardiaco e alla morte.
Da farmaco a droga
Ma come è stato possibile che questo farmaco sia diventato una droga rea di una autentica strage di giovani? Negli Stati Uniti a partire dal 2005 il fentanyl è stato collegato a numerosi casi di overdose, ma la sua diffusione a uso non terapeutico è risalente a qualche tempo prima.
Solo dieci anni più tardi i sequestri di fentanyl illegale sono aumentati di oltre il 400% e, in triste parallelo, nello stesso arco di tempo è accresciuto dell’80% anche il numero delle overdose mortali, specie perché spesso la sostanza è stata utilizzata per tagliare eroina o cocaina.
“La diffusione del fentanyl è dovuta in parte a nozioni di base di economia: a differenza dell’eroina, che ha bisogno della coltivazione dei campi di papavero, gli oppiodi sintetici possono essere prodotti a basso costo su scala industriale, con una conoscenza chimica di base - ha scritto Vice qualche anno fa -. Produrre un chilo di fentanyl costa tra i 3.000 e i 4.000 dollari (tra i 2.600 e i 3.500 euro), lo stesso costo di un chilo di eroina secondo Russ Baer, portavoce della DEA. Quel chilo di eroina negli Stati Uniti viene venduto per più di 60.000 dollari (53.700 euro), con un valore sulla strada di centinaia di migliaia di dollari quando viene tagliato e venduto al grammo”.
Visto che una dose deve essere inferiore ai due milligrammi per non risultare letale all’essere umano, con un chilo di sostanza si possono produrre oltre 600.000 pasticche che poi negli Stati Uniti vengono vendute al costo di 20 dollari cadauna.
I componenti vengono venduti nel dark web e, provenienti soprattutto dalla Cina, arrivano poi in laboratori in Messico o negli Stati Uniti dove poi vengono realizzate le pasticche: nel loro incontro, Biden avrebbe chiesto a Xi proprio di arginare questo fenomeno con i due Paesi che sarebbero vicini a un accordo per cercare di stroncare questo traffico.
Stando ai dati dei Centers for Desease Control and Prevention, negli Usa a causa del fentanyl sono morte 106.000 persone nel 2022, 71.000 nel 2021 e 57.000 nel 2020: Oltreoceano questa droga è diventata la principale causa di morte per le persone tra i 18 e i 49 anni, superando così gli incidenti stradali.
La diffusione in Italia
L’operazione internazionale antidroga di Piacenza ha acceso i riflettori sul fentanyl anche in Italia. Nel caso specifico però il laboratorio allestito sarebbe stato una sorta di ponte tra la Cina e gli Stati Uniti.
Come riporta il ministero dell’Interno, il Fentanyl e una trentina dei suoi analoghi “sono annotati nella Tabella I delle sostanze stupefacenti, di cui al D.P.R. n. 309/90; è anche riportato nella Tabella dei Medicinali, Sez. A e nell’Allegato III-bis tra i medicinali per la terapia del dolore severo che usufruiscono delle modalità prescrittive semplificate”.
A settembre a Viterbo sono stati sequestrati circa 80 grammi di fentanyl mentre nel 2019 a Milano sono state trovate 2.000 pasticche. Sempre in quell’anno a Desenzano il sequestro è stato di 23 grammi della sostanza. Il primo morto in Italia invece è datato 2017, ma solo un anno dopo quel decesso è stato legato all’oppioide.
Segno di come questa droga ormai circoli da anni anche in Italia anche se in maniera - fortunatamente - ancora molto limitata.
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