Durante le partite di calcio su Dazn appare di frequente un codice composto da numeri e lettere. Ecco cos’è e a cosa serve.
Seguire su Dazn la partita di calcio della propria squadra del cuore, esultare per il goal e accorgersi che di tanto in tanto in sovra impressione appare per alcuni secondi un codice.
Sono molti gli abbonati alla piattaforma streaming, ora disponibile di nuovo anche su Sky, che si sono accorti di uno strano codice composto da lettere e numeri, che per quanto non risulti fastidioso durante la visione della partita o di altri eventi sportivi in streaming, rimane comunque il dubbio su cosa sia. Alcuni hanno addirittura ipotizzato fosse un errore del sistema, ma non è così. Il codice altro non è che il watermark. Ecco cos’è e a cosa serve.
Dazn e il watermark: che cos’è questo codice e a cosa serve?
Il codice che appare durante le partite è il watermark, letteralmente “filigrana elettronica”. Il codice composto da lettere e numeri non è quindi un errore del sistema, bensì è un codice creato appositamente per contrastare la pirateria informatica.
Ogni abbonamento possiede il proprio codice watermark identificativo, diverso da tutti gli altri. Il codice quindi identifica e distingue quindi un abbonato reale, che ha pagato il servizio, da un pirata informatico che ha invece criptato il segnale o comunque usufruisce gratuitamente e illegalmente un servizio, favorendo la pirateria.
Scendendo più nel dettaglio, il codice watermark serve per far sì che l’abbonato non possa riprodurre i contenuti disponibili sulla piattaforma Dazn su altri siti. Non è la prima volta però che il watermark viene utilizzato dalle piattaforme. Ormai infatti è da molto tempo che questo codice è stato adottato da Sky.
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Dazn, come funziona il codice watermark ?
Il watermark è quindi a prova di pirateria. Volendo essere più precisi nello spiegare come funziona, se una persona malintenzionata decidesse di trasmettere il contenuto trasmesso su Dazn su altri canali e quindi “direzionando” la visione della partita ad altre piattaforme illegali, grazie al codice è possibile risalire istantaneamente al proprietario dell’abbonamento, bloccando il segnale riprodotto illecitamente. L’azienda quindi interrompe la trasmissione e disattiva l’abbonamento legato a quel codice.
Ancora. Un’altra forma di pirateria che da qualche anno ormai impegna costantemente le Forze dell’Ordine è l’Iptv (Internet Protocol Television) che permette di usufruire dei contenuti delle Paytv come Dazn, Sky, Amzon Prime e Netflix trasmettendo i segnali televisivi su reti informatiche. Bisogna ricordare che l’Iptv non è sinonimo di pirateria, ma un formato di trasmissione televisiva che sfrutta la rete internet per inviare la messa in onda di segnali televisivi, che possono essere contenuti live oppure on demand.
Benché quindi non sia nato per la pirateria online, purtroppo questo formato è sfruttato per guardare i canali Sky e le partite di Serie A senza essere abbonati. Le Iptv pirata prevedono offrono un abbonamento che consente di vedere illegalmente canali solitamente criptati o comunque a pagamento tramite l’utilizzo di un apposito “dispositivo”, il “pezzotto”, che intercetta il segnale originale. Anche in questo caso il Watermark torna utile per contrastare la pirateria.
Dato che il codice identifica l’abbonamento è importante ricordare che sia chi venda o si abboni al “pezzotto”, oltre a commettere reato viola i diritti d’autore. Per tale motivo rischia di pagare una multa compresa tra i 2.582 euro e i 25.822 euro, oltre a rischiare il carcere con una reclusione compresa tra i 6 mesi e 3 anni.
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