Cosa rischia Sinner dopo il ricorso presentato dal Wada

Alessandro Nuzzo

28 Settembre 2024 - 11:58

L’Agenzia Mondiale Antidoping ha deciso di presentare appello al Tas di Losanna contro l’assoluzione di Sinner al caso Clostebol. Ecco cosa rischia ora il tennista.

Cosa rischia Sinner dopo il ricorso presentato dal Wada

Aveva ancora pochi giorni di tempo, fino a fine settembre, la Wada, Agenzia Mondiale Antidoping, per presentare appello contro Jannik Sinner e la sua assoluzione dal caso Clostebol. Ricorso che oggi è arrivato, quasi come un fulmine a ciel sereno. Si legge nel comunicato pubblicato dall’agenzia, che la Wada dopo aver chiesto i documenti all’agenzia indipendente che si occupa esclusivamente di doping e corruzione nel tennis, ha deciso di andare fino in fondo.

Ha presentato così ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport, il Tas di Losanna, chiedendo la squalifica per il caso doping partito ad Indian Wells. Vediamo cosa rischia ora il tennista altoatesino.

Perché Sinner è accusato di doping

Jannik Sinner è accusato di doping dalla Wada dopo il caso scoppiato a Indian Wells. Lo scorso marzo, durante il torneo e una settimana dopo, Sinner è risultato positivo al Clostebol, uno steroide anabolizzante vietato agli sportivi. Alla fine si è scoperto che ad utilizzarlo era stato il suo massaggiatore tramite uno spray, il Trofodermin, contenente il principio attivo vietato.

Per questa vicenda l’International Tennis Integrity Agency, aveva assolto Sinner dall’accusa di doping e lo aveva condannato soltanto per negligenza decurtandogli i punti conquistati nei due tornei di quelle settimane e i relativi premi vinti.

La vicenda sembrava concludersi qui e invece la Wada, Agenzia Mondiale Antidoping, ha deciso di fare ricorso contro questa decisione ritenendo che l’assenza di colpa o negligenza non fosse corretta ai sensi della legge attuale. «È opinione dell’agenzia che la constatazione di ’nessuna colpa o negligenza’ non fosse corretta ai sensi delle norme applicabili», si legge nel comunicato. Quindi in pratica la Wada non crede o in parte alla versione fornita da Sinner. Ovvero che la positività è dovuta ad una contaminazione avvenuta attraverso un massaggio (senza guanti) del suo fisioterapista che in quei giorni si stava curando con il Trofodermin, un medicinale spray contenente Clostebol, per un taglio al mignolo.

La contaminazione durante i massaggi sarebbe avvenuta perché Sinner soffre di una forma di dermatite localizzata sui piedi e sulla schiena che gli causa spesso piccoli tagli e ferite sulla pelle. Il massaggiatore è stato licenziato. C’è da dire che dalle analisi delle urine del 10 marzo e 18 marzo, i valori di concentrazione del Clostebol sono comunque molto bassi. Nel primo caso di 86 picogrammi per millilitro, e nel secondo di 76: cioè una quantità rilevata inferiore a 0,1 milionesimi di grammo per litro. Valori che giustificherebbero la contaminazione e non l’assunzione diretta.

Cosa rischia Sinner

La Wada è pronta a chiedere 1-2 anni di squalifica per Jannik Sinner. Non verrebbero comunque toccati i risultati sportivi conseguiti da marzo ad ora perché l’eventuale squalifica non è retroattiva. Il Tas di Losanna non potrà che accogliere il ricorso e disporre un arbitrato nelle prossime settimane.

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