Cosa sappiamo sulla nave russa in arrivo nel Mediterraneo

Giorgia Bonamoneta

12/04/2023

Una nave russa è in arrivo nel Mediterraneo. Si tratta dell’Ammiraglio Gorshkov, una fregata ben armata, ma pensata per diversi usi. Ecco cosa sappiamo.

Cosa sappiamo sulla nave russa in arrivo nel Mediterraneo

Una nave armata con missili ipersonici e sventolante bandiera russa è in arrivo nel Mediterraneo. Si tratta di una classe Ammiraglio Gorshkov, una fregata multiruolo piuttosto recente (2000-2010, ma entrata in funzione nel 2018) destinata a rinnovare la flotta russa con le sue capacità integrate quali quelle di difesa aerea, guerra elettronica e lotta sottomarina.

Nella mattinata la fregata stava navigando in risalita (verso Nord) il canale di Suez. È stata notata e fotografata dai mercantili nei paraggi. Sulle fiancate, riconoscibili anche a distanza, sono state individuate due grandi Z dipinte a simboleggiare l’appartenenza del mezzo alla Federazione Russa.

Non che ci fossero dubbi. Infatti non ci sono altre fregate come l’Ammiraglio Gorshkov, l’unica del suo genere ad essere armata con missili ipersonici. Secondo alcuni commentatori il viaggio della fregata è anche, ma non solo, un’esibizione del Cremlino, pura propaganda, come manifesto della sua superiorità tecnologica o direttamente un manifesto pubblicitario del missili ipersonici.

Nave russa nel Mediterraneo: una crociera esibizionista

Nel corso degli ultimi mesi la fregata Ammiraglio Gorshkov è stata avvistata in diverse località in un tour tra esibizionismo ed esercitazioni. Infatti da circa 4 mesi (è partita a gennaio) naviga tra il Mediterraneo e le acque più estreme della Penisola scandinava. La presenza della nave russa è stata segnalata non solo dai ministeri della Difesa e organizzazioni interessate, ma anche da semplici cittadini. Che si tratti di puro esibizionismo?

Per l’alleanza Nato, in particolare per gli Stati Uniti, si tratta di un’occasione ghiotta per tentare di scoprire quante più informazioni possibili sui missili ipersonici Zircon, armi dalle impressionanti capacità e che possono toccare la velocità di 10 mila chilometri l’ora.

Proprio per questo gli Stati Uniti hanno prolungato la presenza della portaerei H.W. Bush nel Mediterraneo, in attesa del cambio, e si prevede una non scenografica battaglia a colpi di radar e protezioni elettroniche contro la fuga di dati. A tal proposito La Repubblica cita la possibile avanzata congiunta della nave russa Ammiraglio Gorshkov e del sottomarino nucleare Krasnodar - salpato alcuni giorni fa da Tartous - a scopo di protezione. Si tratta di un mezzo già utilizzato in passato proprio per pedinare le navi Usa.

Il tour della “Ammiraglio Gorshkov” tra esercitazioni e simulazioni

Il percorso è stato fin qui effettivamente lungo. Iniziato il 4 gennaio 2023 dalla Penisola scandinava, la nave russa ha attraverso la Manica e si è diretta verso le Bermuda. In questo zona si è fermata per portare avanti delle esercitazioni. In realtà la nave russa ha fatto delle “prove di lancio” per i missili, ma non ha effettuato dei lanci reali. La tappa potrebbe però essere servita per prendere le misure della distanza dagli Stati Uniti.

Il tour è poi proseguito verso Città del Capo, dove la nave russa ha partecipato a delle esercitazioni congiunte con la Cina e diversi dei Paesi non allineati del Sud Africa. A seguire, all’inizio di marzo, la fregata Ammiraglio Gorshkov si è spostata nel Golfo di Oman insieme a navi cinesi e iraniane, per poi fare tappa nel porto di Jeddah. Uno scambio, quest’ultimo, non apprezzato dagli Stati Uniti. Finita questa fase del tour, la nave russa Ammiraglio Gorshkov ha puntato verso Nord e ha iniziato la navigazione per approdare nel Mediterraneo.

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