Qual è il numero di grandi elettori per ogni Stato USA? Ecco come funziona il Collegio elettorale e il ruolo dei grandi elettori nelle elezioni americane. La MAPPA.
È arrivato il giorno delle Elezioni USA 2024 e, con lui, tante domande su come funziona il sistema elettorale statunitense, caratterizzato dai cosiddetti grandi elettori.
Cosa sono, chi sono, quanti sono e che ruolo hanno? E, soprattutto, perché i grandi elettori sono cruciali per i risultati delle elezioni?
Semplice: il numero di grandi elettori conquistati alle urne definisce chi sarà il prossimo presidente degli Stati Uniti e ad ogni grande elettore corrisponde un voto elettorale che sarà espresso, quest’anno, il 17 dicembre.
In parole semplici, i cittadini statunitensi non votano direttamente per scegliere il proprio presidente. Piuttosto, il loro voto fa sì che ciascuno stato esprima il proprio schieramento - democratico o repubblicano - così da definire quali saranno i grandi elettori che voteranno tra Harris e Trump.
Cosa sono i grandi elettori?
Sin dalla sua fondazione, il Paese utilizza un Collegio Elettorale per eleggere il suo presidente.
Gli americani eleggono il loro presidente e vicepresidente indirettamente tramite gli elettori del loro Stato, denominati “grandi elettori”. I candidati alla presidenza devono assicurarsi almeno 270 grandi elettori, su un totale di 538.
Prima delle elezioni, gli Stati selezionano le liste dei grandi elettori. Dopo la votazione popolare che ha luogo oggi, 5 novembre, il candidato che vince il voto popolare tra Harris e Trump determina quale lista di grandi elettori (repubblicana, democratica o terzo partito) esprimerà i voti elettorali nel Collegio Elettorale che vota ufficialmente chi dovrà diventare presidente.
Nella maggior parte degli Stati, chi ottiene più voti vince tutti i voti elettorali.
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Nel Maine e nel Nebraska, le regole sono leggermente diverse. Hanno un sistema di rappresentanza proporzionale in cui al vincitore di ogni distretto congressuale viene assegnato un voto elettorale, e al vincitore del voto statale vengono assegnati i restanti due voti elettorali di ogni Stato. Alcuni repubblicani speravano di cambiare le regole del Nebraska con un modello in cui il vincitore prende tutto, poiché uno dei suoi voti elettorali spesso va al candidato democratico, ma non c’è stato niente da fare.
Gli elettori si incontrano nei rispettivi stati a metà dicembre per votare chi sarà il nuovo presidente. L’ incontro si tiene il primo martedì dopo il secondo mercoledì di dicembre, che quest’anno cade il 17 dicembre.
Non esiste alcun articolo della Costituzione o legge federale che obblighi i grandi elettori a votare per il candidato a cui sono legati, anche se lo fanno quasi sempre. I “grandi elettori infedeli” sono rari, poiché sono selezionati dai partiti stessi.
Quanti sono i grandi elettori?
A ogni stato viene assegnato un numero di grandi elettori in base alle dimensioni della sua delegazione congressuale, per un totale di 538 grandi elettori.
Molti stati con popolazioni più contenute (Alaska, Delaware, North Dakota, South Dakota, Vermont e Wyoming) hanno tre grandi elettori ciascuno, poiché hanno un rappresentante alla Camera e due senatori, mentre la California, lo stato più popoloso negli USA, ha 54 grandi elettori.
Di seguito, una tabella con il numero di grandi elettori previsto per ciascun stato:
Stato | N. grandi elettori |
---|---|
Alabama | 9 |
Alaska | 3 |
Arizona | 11 |
Arkansas | 6 |
California | 54 |
Colorado | 10 |
Connecticut | 7 |
D.C. | 3 |
Delaware | 3 |
Florida | 30 |
Georgia | 16 |
Hawaii | 4 |
Idaho | 4 |
Illinois | 19 |
Indiana | 11 |
Iowa | 6 |
Kansas | 6 |
Kentucky | 8 |
Louisiana | 8 |
Maine | 4 |
Maryland | 10 |
Massachusetts | 11 |
Michigan | 15 |
Minnesota | 10 |
Mississippi | 6 |
Missouri | 10 |
Montana | 4 |
Nebraska | 5 |
Nevada | 6 |
New Hampshire | 4 |
New Jersey | 14 |
New York | 28 |
Nord Carolina | 16 |
Nord Dakota | 3 |
Nuovo Messico | 5 |
Ohio | 17 |
Oklahoma | 7 |
Oregon | 8 |
Pennsylvania | 19 |
Rhode Island | 4 |
Sud Carolina | 9 |
Sud Dakota | 3 |
Tennessee | 11 |
Texas | 40 |
Utah | 6 |
Vermont | 3 |
Virginia | 13 |
Virginia Occidentale | 4 |
Washington | 12 |
Wisconsin | 10 |
Wyoming | 3 |
TOTALE | 538 |
Gli Stati possono guadagnare o perdere grandi elettori a seconda delle variazioni registrate sul numero di abitanti. Ad esempio il Texas ha guadagnato due grandi elettori e cinque stati ne hanno guadagnato uno ciascuno, mentre sette stati hanno perso un grande elettore.
La mappa degli Stati Uniti con i grandi elettori
Il numero di grandi elettori affidato a ciascuno stato per le elezioni del 2024 è stato definito in base al censimento del 2020.
Chi sono i grandi elettori
Gli elettori vengono scelti prima delle elezioni. Il loro unico scopo è quello di incontrarsi in seguito all’esito elettorale ed esprimere due voti: uno per il presidente e uno per il vicepresidente.
La lista dei grandi elettori di ogni partito include funzionari eletti a livello statale e locale, leader di partito, attivisti e altri affiliati al partito. Di solito vengono scelti in riconoscimento del loro servizio e della loro dedizione al partito.
Non sono richiesti requisiti particolari, ma ai membri del Congresso e ad alcuni altri titolari di cariche pubbliche è vietato partecipare, così come a chiunque abbia preso parte a insurrezioni o ribellioni.
Cosa succede in caso di pareggio dei grandi elettori
Nel raro caso in cui ci fosse un pareggio nel Collegio Elettorale (che significherebbe che ogni candidato vince 269 voti elettorali), i membri della Camera dei rappresentanti appena eletti deciderebbero l’esito delle elezioni presidenziali, mentre il Senato eleggerebbe il vicepresidente.
Questo tipo di elezione è prevista anche nel caso in cui nessuno dei due candidati riuscisse ad ottenere la maggioranza, uno scenario che si verifica quando un candidato di un terzo partito vince alcuni dei voti elettorali o nel caso in cui diversi «elettori infedeli» decidessero di votare per un candidato diverso da quello che ha ottenuto il voto popolare dello stato.
Se la questione venisse sottoposta alla Camera, ogni Stato avrebbe un solo voto, indipendentemente dalle dimensioni della propria delegazione congressuale, e le 50 delegazioni della Camera (DC non parteciperebbe) selezionerebbero uno dei tre migliori candidati alla presidenza.
Il vicepresidente verrebbe scelto a maggioranza semplice dal Senato e tutti i senatori avrebbero diritto di voto. Di conseguenza, è possibile che il presidente e il vicepresidente appartengano a partiti diversi.
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