Cosa succede se la destra vince le elezioni in Francia? I piani di Le Pen

Alessandro Cipolla

2 Luglio 2024 - 15:48

Domenica ci saranno i ballottaggi: il Rassemblement National può ottenere la maggioranza in Parlamento, ecco cosa succede in Francia e in Ue se la destra di Marine Le Pen vince le elezioni.

Cosa succede se la destra vince le elezioni in Francia? I piani di Le Pen

Cosa succede se la destra di Marine Le Pen dovesse vincere le elezioni in Francia? Domenica si terranno i ballottaggi delle legislative, determinanti per la formazione del nuovo Parlamento visto che al primo turno sono stati eletti solo 76 deputati su 577.

Con il 33% dei voti raccolti, la coalizione che fa capo al Rassemblement National è risultata essere quella più votata alle elezioni in Francia, ma Le Pen ora ai ballottaggi dovrà essere più forte della sinergia tra la sinistra del Nupes ed Ensemble di Macron.

Se la destra grazie al sostegno anche di parte del Partito Repubblicano dovesse ottenere la maggioranza in Parlamento, il presidente Emmanuel Macron non potrebbe far altro che nominare come primo ministro Jordan Bardella, il giovane delfino di Marine Le Pen.

Anche in caso di una maggioranza mancata per poco, il Rn appare essere pronto a dar vita a un governo di minoranza così come fatto dai macroniani negli ultimi due anni. A meno di un ribaltone nei ballottaggi, la destra di conseguenza sembrerebbe essere destinata a salire al potere in Francia.

Ma cosa cambierebbe in Francia e in Europa se il Rassemblement National domenica dovesse vincere le elezioni? I piani di Marine Le Pen a riguardo sembrerebbero essere ben chiari da tempo.

Elezioni Francia 2024: cosa succede se vince la destra di Le Pen?

I sondaggi in vista dei ballottaggi sembrerebbero essere incerti: al termine di queste elezioni legislative in Francia la destra potrebbe non avere una maggioranza parlamentare, ma il Rassemblement National potrebbe ugualmente dare vita a un governo di minoranza.

In questo scenario Jordan Bardella, giovane ventottenne scelto personalmente dalla signora Le Pen per guidare il partito e che probabilmente diventerà il prossimo primo ministro francese, ha giurato di “difendere gli interessi della Francia” sulla scena europea.

L’uscita della Francia dall’Unione europea non è più una caratteristica del manifesto del Rn: l’ultima volta che Marine Le Pen ha promesso una sorta di Brexit ha rimediato una netta sconfitta alle elezioni presidenziali contro Emmanuel Macron.

La destra del Rassemblement National oggi è ben diversa rispetto a quella del passato e soprattutto a quella di Le Pen padre, ma Bardella sarebbe pronto a chiedere tutta una serie di cambiamenti a Bruxelles iniziando dagli accordi sul libero scambio e dalle misure in materia di agricoltura.

Un ulteriore motivo di preoccupazione per Bruxelles potrebbe essere la posizione del Rassemblement National sull’immigrazione e sull’Islam, visto che in precedenza queste opinioni sono state regolarmente bollate come discriminatorie.

In patria invece l’ideologia della “preferenza nazionale” del Rassemblement National si estende fino a dare priorità ai cittadini nati in Francia per quanto riguarda l’assistenza sanitaria e i sussidi statali, inoltre il partito intende introdurre una legge per combattere le “ideologie islamiste” facilitando la chiusura delle moschee e la cacciata degli imam ritenuti radicalizzati.

In sostanza se la destra dovesse vincere le elezioni in Francia non proporrà un’uscita dall’Unione europea, ma le sue richieste potrebbero creare non poche tensioni a Bruxelles.

Quanto alla politica interna il presidente Emmanuel Macron ha parlato del rischio di una guerra civile: un’esagerazione con ogni probabilità, ma le recenti proteste di piazza contro il Rn fanno intendere che la tensione sociale Oltralpe potrebbe tornare a livelli altissimi.

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