Costi colf e badanti 2025, le tabelle con i nuovi importi per stipendio e contributi

Simone Micocci

3 Febbraio 2025 - 12:41

Colf e badanti, aumenta lo stipendio e si pagano più contributi. Ecco le tabelle aggiornate all’1 gennaio 2025.

Costi colf e badanti 2025, le tabelle con i nuovi importi per stipendio e contributi

I costi che le famiglie devono sostenere per l’assunzione di colf e badanti aumentano nel 2025 a causa della rivalutazione. Lo stipendio dei lavoratori domestici è infatti oggetto di adeguamento annuale sulla base della variazione percentuale dell’indice dei prezzi al consumo rilevata dall’Istat nell’ultimo anno, pari al +0,8% secondo l’ultimo aggiornamento.

Una tale variazione incide tanto sul guadagno di colf e badanti quanto sugli altri costi, come appunto sul calcolo dei contributi dovuti dal datore di lavoro. A tal proposito, possiamo aggiornare le relative tabelle così da rispondere alla domanda su quanto costa nel 2025 assumere colf e badanti.

Si tratta di informazioni sulle quali è bene essere sempre aggiornati, così che nel momento in cui si riflette sulla possibilità di assumere un lavoratore domestico (qui la guida con tutti i passaggi), come nell’esempio del (o della) badante, sarete ben consapevoli che oltre allo stipendio - che con il passare degli anni e l’aumento dell’inflazione si fa sempre più alto - ci sono una serie di costi da aggiungere: ad esempio, la tredicesima, il Tfr e i contributi Inps obbligatori. Vi è poi una considerevole differenza tra l’assunzione (e i costi) di una badante convivente e una non convivente, poiché si dovranno aggiungere le spese di vitto e alloggio.

A tal proposito, alla luce degli aggiornamenti riferiti a stipendi e contributi, facciamo chiarezza su quanto costa assumere, ad esempio, una badante nel 2025, sia per quanto riguarda la retribuzione che per tutte le altre voci correlate.

Quali sono le spese da affrontare

Per regolarizzare una badante/colf ci sono delle spese da affrontare, vediamo quali. Oltre allo stipendio - che dovrà essere in linea con quanto previsto nel Ccnl per il lavoro domestico - ci sono una serie di spese aggiuntive, quali:

  • i contributi per la previdenza Inps obbligatoria (da versare trimestralmente);
  • la tredicesima mensilità;
  • i giorni di ferie, 26 all’anno;
  • le festività nazionali;
  • i permessi retribuiti;
  • il Tfr.

A queste spese - che sono fisse - si aggiungono poi quelle di vitto e alloggio nel caso in cui la lavoratrice domestica (colf o badante) sia convivente, part-time o full-time. Inoltre, se la badante lavora anche nei giorni festivi è dovuta una retribuzione maggiorata del 60%.

Si stima che i costi addizionali per il datore che assume una badante in regola siano pari a circa il 50% dello stipendio base indicato dal Ccnl di riferimento. Quindi, soltanto a titolo esemplificativo, se lo stipendio della badante ammonta a 1.000 euro netti mensili, le spese aggiuntive saranno di circa 500 euro al mese (che si aggiungono allo stipendio) tra contributi obbligatori, Tfr e altri oneri.

Ci sono, poi, da considerare gli scatti di anzianità che maturano ogni 2 anni di servizio presso lo stesso datore di lavoro: il Ccnl prevede una maggiorazione del 4% della retribuzione minima in base al livello di inquadramento.

Lo stipendio

Come visto sopra, nel fissare lo stipendio per colf e badanti il datore di lavoro deve attenersi ai minimi retributivi indicati nel contratto nazionale di categoria.

A tal proposito, nel 2024 lo stipendio ha subito un incremento dello 0,56% per effetto dell’accordo raggiunto tra sindacati e associazioni datoriali. Ne risultano le seguenti tabelle aggiornate:

Lavoratori conviventi a servizio intero (superiore a 24 ore settimanali

LivelloMinimi retributivi (mensili e lordi)
A 736,25
AS 870,13
B 937,06
BS 1.003,99
C 1.070,94
CS 1.137,86
D 1.338,65 (più indennità di 197,95 euro)
DS 1.405,58 (più indennità di 197,95 euro)

Lavoratori conviventi a servizio ridotto (inferiore a 24 ore settimanali)

LivelloMinimi retributivi (mensili e lordi)
A ---
AS ---
B 669,32
BS 702,81
C 776,40
CS ---
D ---
DS ---

Lavoratori domestici non conviventi

LivelloMinimi retributivi (orari e lordi)
A 5,35
AS 6,30
B 6,68
BS 7,10
C 7,49
CS 7,91
D 9,12
DS 9,50

Agli importi indicati bisognerà poi aggiungere i contributi previdenziali, come pure le altre voci di spesa sopra indicate. Ad esempio, il compenso sostitutivo di vitto e alloggio, calcolato secondo i valori contenuti nella seguente tabella.

Vitto e alloggioValori giornalieri lordi
Pranzo e/o colazione 2,31
Cena 2,31
Alloggio 1,98
Totale 6,60

Per maggiori informazioni sullo stipendio di colf e badanti vi consigliamo di consultare la guida di approfondimento, dove trovate anche le informazioni riferite alla tredicesima. Di seguito, invece, ci concentreremo sulla voce di spesa che dopo lo stipendio incide di più sul costo complessivo: i contributi previdenziali.

Contributi previdenziali

Con la circolare Inps n. 29 del 30 gennaio vengono poi aggiornati i valori dei contributi dovuti per l’anno 2025 per i lavoratori domestici, i quali vengono calcolati differentemente rispetto agli altri lavoratori dipendenti. Il calcolo, infatti, avviene in maniera convenzionale, a seconda che il dipendente, quali ad esempio colf e badanti, presti la propria attività lavorativa con orario inferiore o superiore alle 24 ore settimanali. Nel dettaglio:

  • Lavoratore domestico impiegato con orario pari o inferiore alle 24 ore: in questo caso il contributo orario dovuto sulla retribuzione del dipendente varia in base al reddito. Sono previste tre differenti fasce di retribuzione.
  • Lavoratore domestico impiegato con orario superiore alle 24 ore: in caso di orario superiore, quindi per il lavoratore domestico impiegato per almeno 25 ore a settimana, il contributo orario non varia a seconda della retribuzione: questo, infatti, è fisso per tutte le ore lavorate.

C’è poi un’altra differenza rispetto alla percentuale dell’aliquota Ivs: mentre per la generalità dei lavoratori dipendenti è del 33% (di cui il 9,19% a carico del lavoratore stesso), per colf, badanti e altri lavoratori domestici è invece pari al 17,4275%, percentuale che sale al 19,9675% della retribuzione convenzionale oraria se si considera anche il contributo Aspi, la tutela Inail e il fondo per il Tfr.

Contributi colf e badanti impiegati per meno di 24 ore a settimana

La percentuale del 19,9675% va applicata alla retribuzione convenzionale oraria come indicata nelle seguenti tabelle. Partiamo da quella prevista per chi ha un orario di lavoro inferiore alle 24 ore settimanali:

Retribuzione oraria effettiva Retribuzione convenzionale Quota lavoratore Quota datore di lavoro Totale
fino a 9,40 euro 8,40 euro 0,42 euro 1,27* euro 1,69* euro
sopra i 9,40 e sotto i 11,45 euro 9,48 euro 0,48 euro 1,42* euro 1,90* euro
Sopra i 11,45 euro 11,54 0,58 euro 1,74* euro 2,32* euro

* 0,01 euro in più senza contributo Cuaf (Cassa unica assegni familiari), non dovuto in caso di rapporti di lavoro intercorrenti tra coniugi, parenti e affini entro il 3° grado, purché conviventi con il datore di lavoro.

A tal proposito, è bene sottolineare che la suddetta retribuzione presa come riferimento per il calcolo dei contributi dovuti comprende non solo la paga oraria, ma anche altre indennità come può essere la tredicesima o l’indennità di vitto e alloggio (sempre, ovviamente, calcolate su base oraria).

Ai suddetti importi si aggiunge poi il contributo addizionale di finanziamento dell’Aspi, interamente a carico del datore di lavoro, pari all’1,40%, il quale si applica esclusivamente per i rapporti di lavoro a tempo determinato.

Esempio

Per un orario di lavoro di 20 ore settimanali pagato 8,00 euro l’ora, ogni settimana si versano 33,80 euro di contributi, di cui 25,40 euro a carico del datore di lavoro e 8,40 euro a carico del lavoratore. Considerando un rapporto annuale, con 52 settimane, in totale la quota di contributi da versare è pari a 1.757,60 euro (mentre lo scorso anno sarebbe stata di 1.726,40 euro).

Contributi colf e badanti impiegati per più di 24 ore a settimana

Sopra le 24 ore, invece, la contribuzione si applica tenendo conto di una retribuzione convenzionale di 6,11 euro. Il risultato è il seguente:

Contributo Cuaf Quota del datore di lavoro Quota del lavoratoreTotale
0,99 euro 0,31 euro 1,31 euro
No 1,00 euro 0,31 euro 1,31 euro

Anche in questo caso si aggiunge un più 1,40% nel caso degli assunti con contratto a tempo determinato.

Esempio

Quindi, per un lavoratore impiegato per 30 ore settimanali si versano 39 euro di contributi a settimana (26 euro a carico del datore di lavoro, nel caso in cui non sia previsto il contributo Cuaf. All’anno, quindi, si tratta di 1.794 euro.

Ogni quanto vanno versati i contributi per colf e badanti

Ricordiamo che la scadenza per il versamento dei contributi dovuti per i servizi resi dai lavoratori domestici con regolare contratto è trimestrale. Nel dettaglio, questo va effettuato entro il 10° giorno del mese successivo a quello in cui si conclude il trimestre.

Solamente nel caso di conclusione del rapporto di lavoro per il versamento della contribuzione c’è tempo 10 giorni dalla cessazione. Il pagamento può essere effettuato con:

  • online, direttamente il portale dei pagamenti, con la modalità online pagoPA, con carta di credito, carta di debito oppure conto corrente bancario;
  • utilizzando l’avviso di pagamento pagoPA generato online tramite il portale dei pagamenti all’interno della sezione lavoratori domestici.

Ricordiamo che invece non è più possibile effettuare un pagamento online utilizzando un bollettino MAV.

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