Il nuovo governo, guidato da Giorgia Meloni, vuole cambiare completamente l’approccio comunicativo sul Covid-19. A partire dal bollettino quotidiano, che potrebbe essere abolito.
Novità in arrivo per il Covid, con una rivoluzione per il bollettino quotidiano dei contagi che potrebbe scomparire a favore di un report settimanale. L’arrivo del nuovo governo, guidato da Giorgia Meloni, cambierà le carte in tavola per la gestione della pandemia: non solo sul fronte delle mascherine e delle restrizioni, ma anche del bollettino.
Una possibilità che sembra sempre più vicina, considerando che il 64% dei nuovi ricoverati sono pazienti con Covid e non per Covid, ovvero si trovano in ospedale per altri motivi, non legati ai sintomi del virus. Proprio per questa ragione si va sempre più verso l’endemia e la convivenza con il virus.
Difatti tra le intenzioni del nuovo governo c’è quella di cambiare la comunicazione sulla pandemia, a partire dall’abolizione del bollettino quotidiano. Anche con l’obiettivo di un nuovo approccio verso il Covid, che si avvicini sempre più a un ritorno completo alla normalità.
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I ricoveri con Covid e per Covid
L’ultimo report Fiaso fa emergere un nuovo interessante dato sui ricoveri: due terzi dei nuovi pazienti ospedalizzati risultano positivi al Covid ma vengono ricoverati per altri motivi. Il 64%, in particolare, non presenta sintomi tipici del virus, ovvero polmoniti o problemi respiratori. Si tratta, molto spesso, di persone che scoprono di essere positive dopo il ricovero per altre ragioni e il successivo tampone.
I dati Fiaso su contagi e ricoveri
I contagi e la circolazione del virus sono comunque in aumento, con dati vicino ai 50mila casi giornalieri e ai 100 morti (98 decessi nelle ultime 24 ore). Negli ultimi sette giorni i ricoveri sono aumentati del 37%: una crescita che si somma all’incremento del 39% della settimana precedente.
Come sottolinea Fiaso, però, si tratta soprattutto di pazienti con Covid e non per Covid. L’aumento dei ricoverati con Covid è stato del 64%, per Covid solamente del 6%. Il presidente di Fiaso, Giovanni Migliore, parla quindi di endemizzazione del Covid, con un virus che circola molto ma incontra le difese immunitarie che proteggono gli infetti. Resta, comunque, il rischio per fragili e anziani, per i quali l’invito è a vaccinarsi. Invece in terapia intensiva i ricoverati per Covid rappresentano il 65% del totale.
Covid, addio al bollettino quotidiano?
In materia di Covid, una delle prime idee che il nuovo governo ha è quella di modificare il bollettino con cui ogni giorno vengono comunicati i numeri dei contagi, dei ricoveri, delle terapie intensive e dei decessi. Anzi, a essere precisi l’opzione in campo è quella di un’abolizione del bollettino quotidiano. Idea largamente condivisa nella maggioranza di centrodestra, probabilmente anche dai papabili ministri della Salute.
Come cambierà il bollettino Covid
Secondo le anticipazioni raccolte dal Sole 24 Ore, il bollettino potrebbe passare da quotidiano a settimanale, con un report che consideri i dati su sette giorni. Inoltre dal conteggio dei pazienti in ospedale potrebbe essere eliminato chi è ricoverato con Covid e non per Covid: tra gli ospedalizzati resterebbe solo chi lo è per sintomi legati al virus.
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