Decreto riaperture, testo: cosa cambia dal 18 maggio

Flavia Provenzani - Isabella Policarpio

16/05/2020

Divulgato il testo del decreto sulle riaperture e le novità attive dal 18 maggio. Ecco cosa cambia dalla riapertura di ristoranti, centri estetici e parrucchieri agli spostamenti fuori regione.

Decreto riaperture, testo: cosa cambia dal 18 maggio

È stato divulgato il testo del decreto legge sulle riaperture del 18 maggio: Governo e Regioni hanno trovato l’accordo e il CdM ha approvato il decreto legge quadro contenente diverse novità, dalla riapertura di bar, ristoranti, centri estetici, parrucchieri e barbieri, agli spostamenti verso le seconde case e tra le regioni.

Sono così introdotte significative novità per questa Fase 2. Riassumendo, ecco cosa cambia a partire dal prossimo lunedì secondo quanto riferito nel testo del decreto sulle riaperture:

  • da lunedì 18 maggio via libera agli spostamenti all’interno della regione senza limitazioni;
  • da lunedì 18 maggio riapertura delle attività commerciali come bar, ristoranti, parrucchieri e barbieri, centri estetici e altri negozi (per approfondire: Cosa riapre il 18 maggio: lista attività e nuove regole, regione per regione);
  • fino al 2 giugno sono vietati gli spostamenti fuori regione (se non per i motivi attualmente in vigore);
  • dal 3 giugno consentiti gli spostamenti anche fuori regione, ad esclusione delle zone ad alto rischio epidemiologico.
  • dal 3 giugno frontiere di nuovo aperte: si potrà entrare in Italia da Paesi dell’UE e da area Shengen senza sottoporsi a isolamento preventivo di 14 giorni

Di seguito il testo in pdf del decreto:

Decreto sulle riaperture dal 18 maggio
Il testo ufficiale

Tra i punti contenuti nel testo normativo appena approvato spiccano anche le seguenti novità:

Da sottolineare che restano vietati gli assembramenti e sono attivate sanzioni severe per chi viola quanto stabilito nel decreto legge: da 400 a 3.000 euro di multa e la sospensione di attività commerciali e produttive.

Decreto riaperture: cosa cambia dal 18 maggio?

Il prolungato CdM e il complesso incontro con le Regioni ha portato a un accordo fondamentale per stabilire le regole di sicurezza in questa delicata Fase 2. Il decreto, infatti, ha stabilito linee guida quadro uguali per tutti i territori, che saranno i protocolli di riferimento per tutte le riaperture concesse dal 18 maggio.

Nello specifico, come spiegato da una nota di Palazzo Chigi, il decreto legge:

“Delinea il quadro normativo nazionale all’interno del quale, dal 18 maggio al 31 luglio 2020, con appositi decreti od ordinanze, statali, regionali o comunali, potranno essere disciplinati gli spostamenti delle persone fisiche e le modalità di svolgimento delle attività economiche, produttive e sociali”.

L’obiettivo di Regioni e Governo, quindi, è stato raggiunto: trovare un accordo unitario per fissare la cornice legislativa entro la quale si muoverà ogni ente territoriale.

Il decreto legge fissa i protocolli di sicurezza entro i quali si potranno riaprire tutte le attività commerciali, produttive e sociali dal 18 maggio.

Di seguito il testo delle linee guida condivise tra Stato e Regioni:

Protocolli sicurezza Stato-Regioni

Il presidente del Consiglio Conte ha scelto di procedere per mezzo di un decreto legge quadro cui seguirà un DPCM con le misure specifiche da adottare. Una scelta significativa, forse dovuta alle critiche ricevute nei mesi scorsi dai partiti all’opposizione. Questo vuol dire che il decreto dovrà essere approvato dal Parlamento nei termini stabiliti dalla legge, pena la decadenza.

Le novità introdotte dal decreto riaperture

In base a quanto stabilito dall’accordo Regioni-Governo e contenuto nel nuovo decreto appena approvato in CdM dal 18 maggio ci saranno importanti novità.

A partire da lunedì niente più limitazioni per muoversi all’interno della regione in cui si abita, non sarà necessario neanche il modulo di autocertificazione; invece potrebbe farsi strada l’autocertificazione di famiglia per andare al ristorante.

Per muoversi liberamente sul territorio nazionale e uscire dalla regione si dovrà aspettare il 3 giugno, anche se la libertà di movimento potrà essere limitata nelle aree ad alto rischio di contagio.

Sempre a partire dal 3 giugno si procederà alla riapertura delle frontiere a tutti gli arrivi dall’Unione europea e dall’area Schengen senza necessità di nessuna quarantena; un provvedimento che rappresenta una vera e propria svolta per il comparto turistico.

In attesa del calendario ufficiale della riapertura di ogni Regione, da lunedì 18 maggio possono finalmente tornare a lavorare tutti gli esercizi commerciali, produttivi e sociali.

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