Quando si parla di deduzioni e detrazioni fiscale si tende a fare molta confusione e a considerare le due cose come sinonimi. Vediamo le differenze tra i due benefici.
Detrazioni fiscali e deduzioni: si tratta di due benefici che spesso vengono confusi, ma non si tratta di due sinonimi. Detrazioni e deduzioni indicano cose differenti e mentre le prime agiscono sull’imposta, le seconde agiscono sul reddito imponibile. Quali sono le differenze?
Anche se entrambe le misure servono per avere uno sconto sull’Irpef da versare, agiscono in modo differente, funzionano in base a un meccanismo diverso e, soprattutto, si riferiscono a spese e oneri diversi.
Visto che ci si avvia verso la dichiarazione dei redditi 2024, conoscere la differenza tra deduzione e detrazioni è importante per chi vuole capire cosa accade al proprio reddito e alla tassazione che si deve versare; solo in questo modo si possono programmare le spese anche in funzione della propria capienza fiscale.
Sia le deduzioni che le detrazioni fiscali sono delle agevolazioni previste dal Testo Unico delle Imposte sui redditi (TUIR) in materia di Irpef ed Ires e si applicano quindi sui redditi delle persone fisiche e delle società.
Cerchiamo, quindi, di capire la differenza che c’è tra le due agevolazioni con qualche esempio che aiuti a capire come si applicano nella determinazione dello sconto dell’imposta.
Differenza deduzioni e detrazioni fiscali: definizione di deducibilità
Partiamo dalla deduzione fiscale che forse è il beneficio meno conosciuto. Si tratta di un’agevolazione che consiste nel sottrarre dalla base imponibile (reddito complessivo) un determinato valore, che può essere calcolato in valore assoluto o percentuale.
Si pensi, a titolo di esempio, alle deduzioni fiscali spettanti per l’assegno di mantenimento versato all’ex coniuge: questo importo si sottrae direttamente dal reddito complessivo andando ad abbassare la base imponibile
Tecnicamente la deduzione fiscale va a ridurre il reddito imponibile al quale applicare le aliquote Irpef, che - ricordiamolo sempre - hanno il carattere della progressività.
Per capire ancora meglio di cosa stiamo parlando diamo una definizione anche di reddito complessivo e di reddito imponibile:
- il reddito complessivo è la somma di tutti i redditi che il soggetto ha prodotto nell’anno di imposta;
- il reddito imponibile è data dal reddito complessivo a cui sono state sottratte le deduzioni spettanti; di fatto è il reddito su cui si calcola l’impost dovuta.
Le deduzioni, quindi, agisce prima del calcolo dell’imposta andando a ridurre il reddito su cui si applica l’aliquota percentuale.
Una deduzione fiscale, quindi, oltre a ridurre il reddito imponibile su cui si calcola l’Irpef, può fare in modo anche che si rientri in uno scaglione di reddito inferiore con ulteriore riduzione delle tasse dovute.
Su questo punto torneremo fra un attimo per comprendere se per i contribuenti con reddito basso convenga di più ottenere delle deduzioni o delle detrazioni fiscali.
Differenza deduzioni e detrazioni fiscali: definizione di detraibilità
Le detrazioni fiscali, a differenza delle deduzioni, non abbattono il reddito su cui calcolare le imposte; le detrazioni fiscali, infatti, abbattono direttamente l’Irpef lorda di un valore determinato, che può essere percentuale o in valore assoluto.
Quindi, al contrario rispetto a quanto avviene per le deduzioni, le detrazioni fiscali si applicano solo nella fase del calcolo dell’Irpef dovuta e non incidono sul calcolo del reddito imponibile. Le detrazioni si sottraggono, quindi, all’imposta una volta che questa è stata determinata sul reddito imponibile.
L’importo delle detrazioni fiscali, come sappiamo, è stabilito in misura percentuale: gli sgravi fiscali riconosciuti vanno dal 19%, come ad esempio per le spese mediche o scolastiche, e fino al 50/75% per i lavori di ristrutturazione in casa o in condominio.
Una valutazione di equità
Torniamo sulla definizione di deduzione fiscale: si tratta di un’agevolazione consistente nel sottrarre dalla base imponibile un determinato valore, che può essere calcolato in valore assoluto o percentuale.
In questo senso si consideri come con la deduzione fiscale il risparmio ottenuto è pari all’aliquota marginale Irpef moltiplicata per l’importo dedotto.
In altre parole, maggiore sarà l’aliquota Irpef cui il contribuente è soggetto, maggiore sarà il risparmio fiscale in valore assoluto.
Nel caso delle detrazioni fiscali, invece, il risparmio fiscale che il contribuente ottiene è pari alla percentuale detraibile dell’importo soggetto a detrazione.
Di conseguenza, appare chiaro come le deduzioni fiscali, rispetto alle detrazioni, tendano a privilegiare i redditi alti, aumentando la convenienza fiscale con l’aumento dello scaglione Irpef di riferimento.
© RIPRODUZIONE RISERVATA