Taglio delle detrazioni Irpef per il 2024 per i redditi alti, sono escluse le spese sanitarie che potranno essere fruite con le stesse regole degli anni precedenti.
La riforma Irpef, contenuta nella manovra di Bilancio 2024, prevede per l’anno di imposta 2024 la riduzione delle aliquote dalle attuali quattro a tre, a tale riduzione si accompagna anche una franchigia di 260 euro per le detrazioni con aliquota al 19% per i redditi superiori ai 50.000 euro.
Nell’ultima bozza del disegno di legge arriva però una precisazione, infatti, nel nuovo testo tale franchigia non trova applicazione nel caso di spese medico-sanitarie. Ecco come cambiano le detrazioni Irpef per il 2024.
Detrazioni Irpef 2024 per spese sanitarie
Dall’anno di imposta 2024 le aliquote Irpef saranno 3:
- 23% fino a 28.000 euro;
- 35% oltre 28.000 euro e fino a 50.000 euro;
- 43% oltre 50.000 euro.
La riduzione delle aliquote porta a un risparmio di imposta per i redditi medio-alti, per mitigare gli effetti della misura sulle Casse dello Stato è stata prevista una franchigia per le detrazioni Irpef pari a 260 euro per i redditi superiori a 50.000 euro.
Nell’ultima versione del decreto legislativo sulla riforma Irpef-Ires all’articolo 2 comma 1 lettera a) viene precisato che tale franchigia trova applicazione per le spese detraibili al 19%, escluse le spese sanitarie di cui all’articolo 15, comma 1, lettera c) del Tuir. Ricordiamo che per le spese sanitarie è in vigore la franchigia di 129,11 euro.
Resta la franchigia di 260 euro per le altre spese con detrazione al 19%, come:
- erogazioni liberali a favore delle ONLUS, delle iniziative umanitarie, religiose o laiche;
- spese universitarie, funebri...;
- premi di assicurazione per rischio eventi calamitosi.
Altre spese escluse dalla franchigia per le detrazioni
Non sono invece colpiti dalla franchigia i bonus edilizi, come Superbonus, bonus ristrutturazioni, bonus barriere architettoniche, bonus mobili ed elettrodomestici che continueranno a essere regolati dalle rispettive norme.
In base ai calcoli fatti dall’Ufficio Parlamentare di Bilancio, il taglio delle detrazioni pari a 260 euro porterà una diminuzione dell’ammontare detraibile, escluse le spese sanitarie, pari a 236 milioni (il 59% del totale), corrispondenti a una riduzione media delle stesse di 168 euro. Il taglio riguarderà 1,4 milioni di contribuenti che dichiarano redditi superiori a 50 mila euro.
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