L’Agenzia delle Entrate ha recentemente pubblicato le istruzioni per l’uso della piattaforma cessione del credito. Tutte le novità per il corretto uso di questo importante strumento.
L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato una pratica guida aggiornata all’uso della piattaforma cessione dei crediti.
La cessione dei crediti è una modalità di fruizione dei crediti fiscali maturati dai contribuenti. Nonostante il decreto del mese di febbraio 2023 abbia ridotto notevolmente la possibilità di uso di questo strumento, restano dei casi in cui può essere utilizzata. Proprio da questo uso residuo nasce l’esigenza di aiutare le parti a un uso corretto della piattaforma.
La piattaforma per la cessione dei crediti consente di comunicare all’Agenzia delle Entrate, attraverso una procedura telematica, il trasferimento a terzi dei crediti d’imposta relativi ai bonus edilizi e ad altre agevolazioni.
Vediamo ora in quali casi residui è ancora possibile utilizzare la cessione del credito e le “norme generali" sull’uso della piattaforma per la cessione dei crediti dell’Agenzia delle Entrate.
Istruzioni uso piattaforma cessione dei crediti
L’Agenzia delle Entrate nella guida messa a disposizione dei contribuenti sottolinea che per determinate categorie di crediti fiscali è stata introdotta la possibilità di usufruire, in alternativa alla detrazione, di un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto.
Per queste categorie di credito è inoltre prevista la possibilità di cedere il credito di imposta spettante. In base alle disposizioni vigenti al momento della cessione del credito può essere riconosciuta la possibilità di cedere ulteriormente gli importi maturati.
Come precisa l’AdE, la piattaforma è uno strumento per la conoscenza delle transazioni effettuate, infatti le operazioni compiute utilizzando la piattaforma non costituiscono, né sostituiscono, le transazioni, i relativi documenti e gli atti di cessione dei crediti intervenuti tra le parti, ma “danno notizia” di comunicazioni e accettazione delle transazioni già avvenute.
Una sorta di strumento di ricognizione dello stato dei fatti. Inoltre, sottolinea l’Agenzia, la presenza dei crediti in piattaforma non implica che gli stessi siano certificati come certi, liquidi ed esigibili.
Fatta questa premessa sull’utilizzo della piattaforma della cessione dei crediti dell’AdE, vediamo ora per quali categorie di crediti può essere utilizzata.
In quali casi è possibile ancora utilizzare la piattaforma per la cessione dei crediti
La prima cosa da sottolineare, come la stessa Agenzia delle Entrate afferma, la piattaforma potrà essere implementata in futuro, ovvero se la legge dovesse riconoscere ulteriori possibilità di applicazione della cessione del credito, ad esempio per un qualunque bonus riconosciuto, quindi non solo bonus edilizi, il punto di riferimento sarà la piattaforma. Diventa quindi uno strumento ad uso generalizzato.
Attualmente i casi in cui è possibile utilizzare la piattaforma sono:
- “bonus edilizi”, cioè crediti relativi alle detrazioni per lavori edilizi (Superbonus, Ecobonus, Sismabonus, bonus facciate, colonnine di ricarica, ristrutturazioni ed eliminazione delle barriere architettoniche) per le quali i beneficiari hanno già optato per la cessione del credito o per lo sconto in fattura, di cui sono titolari i cessionari e i fornitori che hanno applicato gli sconti;
- “Tax credit vacanze”, di cui sono titolari le strutture ricettive, le agenzie di viaggio e i tour operator, a seguito dell’applicazione degli sconti ai propri clienti (articolo 176 del decreto-legge n. 34 del 2020);
- credito d’imposta ACE, Aiuto alla Crescita Economica, (articolo 19, comma 3, del decreto-legge n. 73 del 25 maggio 2021);
- crediti d’imposta riconosciuti in relazione all’acquisto di prodotti energetici (energia elettrica, gas naturale, carburanti).
Come utilizzare la piattaforma per la cessione dei crediti
La parte più importante della Guida dell’Agenzia delle Entrate all’uso della piattaforma cessione dei crediti riguarda le modalità di uso della stessa. Grazie all’uso di un’infografica intuitiva, la guida risulta di facile comprensione e si invitano i lettori a scaricarla, in fondo all’articolo, per una conoscenza esaustiva.
Per accedere alla piattaforma è necessario avere un’identità digitale. Si entra attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate, si accede con Spid, Cie o Cns e si utilizza il percorso “ Servizi – Agevolazioni – Piattaforma Cessione Crediti ”.
La piattaforma ha diverse funzioni.
Monitoraggio crediti: qui si trova il riepilogo sintetico dei crediti, per tipologia e anno di riferimento. Non è possibile, invece, effettuare operazioni dispositive (comunicazione di cessione, accettazione, rifiuto).
Cessione crediti: in questa sezione si possono visualizzare i crediti ricevuti che possono quindi essere ulteriormente ceduti, secondo le disposizioni vigenti.
Accettazione crediti/sconti: qui si possono visualizzare i crediti per i quali è richiesta l’accettazione (o il rifiuto), di cui l’utente risulta cessionario (cioè i crediti ceduti all’utente da altri soggetti) e quelli per i quali per i quali è richiesta l’accettazione (o il rifiuto), di cui l’utente risulta cessionario (cioè i crediti ceduti all’utente da altri soggetti). Per ogni credito è possibile visualizzare tipologia, importo, anno di riferimento, codice fiscale del cedente ed eventuali opzioni di cedibilità futura.
Gestione F24: questa sezione può essere utilizzata solo per i crediti tracciabili e permette di:
a) optare per la fruizione degli stessi in compensazione tramite modello F24;
b) revocare tale opzione;
c) consultare le scelte e le revoche effettuate.
Ulteriore rateazione: questa funzione è dedicata agli utenti che vogliono comunicare all’Agenzia delle Entrate di avvalersi delle disposizioni contenute nell’articolo 9, comma 4, del decreto legge n.176/2022, che consentono di ripartire in dieci rate annuali la quota residua non utilizzata delle rate annuali di taluni crediti derivanti dai bonus edilizi.
Lista movimenti: in questa sezione si può consultare ed esportare la lista delle comunicazioni di cessione dei crediti, in cui risulta come cedente o cessionario, e le eventuali operazioni successive.
Ciascuna funzione è configurata in modo diverso, a seconda che i crediti siano “tracciabili” o “non tracciabili”, vedremo a breve la differenza.
Differenza crediti tracciabili e non tracciabili
Si è visto che le diverse sezioni della piattaforma per la cessione dei crediti sono organizzate in modo diverso per crediti tracciabili e non tracciabili, ma quali sono le peculiarità di queste due tipologie?
I crediti tracciabili sono quelli comunicati al Fisco dopo il 1° maggio 2022. I crediti non tracciabili sono invece quelli comunicati in precedenza.
Come specifica l’articolo 121 comma 1-quater, del decreto legge n. 34 del 2020
sono soggette alla tracciatura e al divieto di cessione parziale le cessioni successive alla prima delle rate annuali dei crediti derivanti dalle opzioni per la “prima cessione” del credito o per lo sconto in fattura, comunicate all’Agenzia delle Entrate dal 1° maggio 2022, fatta eccezione per le comunicazioni inviate dal 9 al 13 maggio 2022 in relazione alle spese del 2020 e del 2021.
© RIPRODUZIONE RISERVATA