Qualche giorno fa la Russia ha utilizzato per la prima volta nel conflitto in Ucraina un missile ipersonico Oreshnik. Vediamo di cosa si tratta.
Il conflitto in Ucraina ha superato i 1.000 giorni e in alcune aree si continua a combattere duramente senza spiragli di tregua. Da un lato abbiamo l’Ucraina che sferra attacchi anche in territorio russo utilizzando armi europee e statunitensi. Dall’altro lato la Russia che alcuni giorni fa ha utilizzato per la prima volta nel conflitto il missile balistico ipersonico Oreshnik di medio raggio. Lo ha fatto per colpire un complesso industriale a Dnipro, città nel sud dell’Ucraina.
Si tratta della prima volta che la Russia usa questo tipo di arma nella guerra in Ucraina. Il presidente Vladimir Putin lo ha annunciato in un discorso alle forze armate, andato poi in onda in tv, dove ha minacciato nuovamente chi continua a fornire armi all’esercito ucraino. Per Putin il conflitto sta assumendo un carattere globale sopratutto per colpa degli Stati Uniti. «Ci consideriamo autorizzati a usare le nostre armi contro le strutture militari di quei Paesi che permettono l’impiego delle loro armi contro le nostre strutture. E in caso di una escalation di azioni aggressive, risponderemo in modo deciso e simmetrico», ha detto. Il nuovo missile ipersonico Oreshnik può essere molto pericoloso. Ecco perché.
Missili russi Oreshnik: dove possono arrivare e quanto sono potenti
Alcuni giorni fa la Russia ha lanciato il suo primo missile ipersonico Oreshnik. Il missile è partito dalla base ubicata nella regione di Astrakhan, lontana da Dnipro oltre mille chilometri, ed ha raggiunto il bersaglio in 15 minuti. Questo missile è in grado di viaggiare ad una velocità di 3,6 chilometri al secondo, una velocità tale da eludere tutte le tradizionali difese anti-aeree. Si tratta quindi di un missile che non può essere intercettato dai nemici e non corre il rischio di essere distrutto dagli attuali sistemi antimissile.
Può trasportare fino a 6 testate nucleari oppure convenzionali. Se fosse equipaggiato con testate nucleari indipendenti, ognuna di essa potrebbe avere una capacità di 0,3 megatoni, ovvero 300 chilotoni. La bomba che ha colpito Hiroshima era pari a 16 chilotoni. Con una gittata di 6mila chilometri potrebbero raggiungere i paesi europei in pochi minuti.
Il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha spiegato che la Russia ha avvertito gli Stati Uniti 30 minuti prima del lancio del missile balistico ipersonico sull’Ucraina. Due funzionari statunitensi citati dalla CNN hanno detto che il missile trasportava più testate in quella che potrebbe essere la prima volta che un’arma del genere viene utilizzata in guerra. Sempre dagli Stati Uniti fanno sapere che l’uso di tale arma non cambierà le sorti del conflitto in corso nel cuore dell’Europa.
Dietro al lancio del missile due motivi: la risposta della Russia agli attacchi ucraini in suolo russo con i missili a lungo raggio americani e britannici e la volontà di tenersi a passo con la produzione e distribuzione di missili a raggio intermedio e a medio raggio americani in Europa e nell’Asia-Pacifico.
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