Durata massima mutuo, fino a quanti anni si può fare?

Claudia Cervi

26 Aprile 2023 - 08:54

Quanti anni può durare un mutuo? Una guida con tutte le informazioni sui limiti di tempo e come scegliere la durata più adatta alle proprie esigenze finanziarie.

Durata massima mutuo, fino a quanti anni si può fare?

La durata del mutuo è un fattore importante da considerare nella scelta di questa forma di finanziamento. In Italia, la Banca d’Italia ha fissato una durata massima di 30 anni, ma molte banche offrono anche soluzioni con durate inferiori.

Tuttavia, la scelta della durata del mutuo influisce sulle rate mensili e sull’interesse totale da pagare.

Una durata più lunga comporta un’incidenza maggiore degli interessi sul costo totale del mutuo, mentre una durata più breve comporta rate mensili più alte ma un costo totale inferiore. Quindi, è fondamentale valutare attentamente le proprie esigenze finanziarie e il proprio budget per scegliere la soluzione migliore.

Vediamo di seguito tutto quello che c’è da sapere sulla durata massima del mutuo.

Durata massima del mutuo in Italia

In Italia, la durata massima del mutuo è stata fissata dalla Banca d’Italia a 30 anni. Tuttavia, molte banche offrono anche soluzioni con durate inferiori. In genere, le durate più comuni sono di 15, 20 o 25 anni, ma è possibile trovare mutui anche con durate più brevi, come ad esempio di 10 anni, o più lunghe, come ad esempio di 35 o 40 anni. Tuttavia, più la durata del mutuo si allunga, maggiore è l’incidenza degli interessi sul costo totale del finanziamento.

Inoltre, esistono anche dei limiti di età per l’accesso al mutuo: in genere, le banche concedono mutui solo a persone con un’età compresa tra i 18 e i 75 anni. Questi limiti possono variare in base alla politica della singola banca e alle caratteristiche del mutuo richiesto.

Vantaggi e svantaggi di una durata più lunga del mutuo

Optare per una durata più lunga del mutuo può comportare una rata mensile inferiore, il che può essere vantaggioso per coloro che hanno un reddito limitato. Tuttavia, un’incidenza maggiore degli interessi sul costo totale del mutuo comporta un costo più elevato a lungo termine. Inoltre, se il mutuatario intende vendere la casa prima della scadenza del mutuo, potrebbe dover affrontare penali per il rimborso anticipato.

Vantaggi e svantaggi di una durata più breve del mutuo

Una durata più breve del mutuo comporta una rata mensile più alta, ma un costo totale inferiore. Questa soluzione può essere vantaggiosa per coloro che desiderano evitare un costo elevato a lungo termine e che dispongono di un reddito sufficiente per pagare rate mensili più elevate. Tuttavia, una rata mensile più alta potrebbe limitare la capacità di risparmio dell’individuo e ridurre la liquidità disponibile per altre spese.

Come scegliere la durata del mutuo

La scelta della durata del mutuo dipende dalle esigenze finanziarie e dal budget dell’individuo. È importante valutare attentamente la propria situazione finanziaria e capire quanto ci si può permettere di pagare ogni mese. In generale, se si dispone di un reddito limitato, può essere conveniente optare per una durata più lunga del mutuo per avere rate mensili più basse. Se invece si dispone di un reddito più elevato, si può optare per una durata più breve del mutuo per evitare un costo elevato a lungo termine e ridurre il periodo di indebitamento.

Consigli per scegliere la durata del mutuo

  • Valutare il proprio reddito e capire qual è la rata che ci si può permettere di pagare ogni mese;
  • Calcolare il costo totale del mutuo e confrontare le soluzioni offerte dalle diverse banche;
  • Considerare le proprie esigenze finanziarie a lungo termine, come la pianificazione della pensione o la possibilità di investire in altre attività;
  • Controllare se la banca offre la possibilità di rinegoziare il mutuo in caso di cambiamenti della situazione finanziaria.

Quali sono le opzioni per modificare la durata del mutuo?

In alcuni casi, può essere necessario modificare la durata del mutuo a causa di cambiamenti nelle proprie esigenze finanziarie o di variazioni del tasso di interesse. In genere, le opzioni per modificare la durata del mutuo sono la surroga e la rinegoziazione.

La surroga permette di trasferire il proprio mutuo ad un’altra banca, che offre condizioni più favorevoli, mantenendo la durata residua del finanziamento. La rinegoziazione, invece, consiste nell’accordo tra il mutuatario e la banca per modificare le condizioni del mutuo, compresa la durata, senza necessariamente trasferire il finanziamento ad un’altra banca.

La surroga può essere una scelta vantaggiosa se si riesce a trovare un’offerta più conveniente in termini di tasso di interesse, spese di gestione e polizze assicurative. Inoltre, la surroga consente di evitare le penali di estinzione anticipata che la banca originaria potrebbe richiedere.

Per quanto riguarda la rinegoziazione, questa può essere un’opzione interessante se si vuole modificare la durata del mutuo mantenendo lo stesso istituto bancario. La rinegoziazione, infatti, può consentire di ottenere un tasso di interesse più vantaggioso, una durata più breve o più lunga e di conseguenza una rata mensile più bassa o più alta, a seconda delle proprie esigenze finanziarie.

Tuttavia, sia la surroga che la rinegoziazione potrebbero comportare spese di gestione e penali di estinzione anticipata, da valutare attentamente per capire se conviene o meno procedere con queste opzioni. Per questo motivo, è fondamentale valutare attentamente le proprie esigenze finanziarie e il proprio budget prima di decidere di modificare la durata del mutuo.

Conclusioni

  • La durata del mutuo è un fattore importante da considerare nella scelta di questa forma di finanziamento. La durata massima del mutuo in Italia è stata fissata a 30 anni, ma molte banche offrono anche soluzioni con durate inferiori (o superiori).
  • La scelta della durata del mutuo dipende dalle esigenze finanziarie e dal budget dell’individuo.
  • È importante valutare attentamente la propria situazione finanziaria e prendere una decisione ponderata sulla durata del mutuo. Una durata più lunga comporta una rata mensile più bassa, ma un costo totale del mutuo più alto a causa dell’incidenza maggiore degli interessi. Al contrario, una durata più breve comporta una rata mensile più alta, ma un costo totale inferiore.
  • In caso di cambiamenti nella propria situazione finanziaria o di variazioni del tasso di interesse, esistono opzioni come la surroga e la rinegoziazione per modificare la durata del mutuo. La surroga permette di trasferire il mutuo a un’altra banca con condizioni più favorevoli mantenendo la durata residua, mentre la rinegoziazione consente di rivedere le condizioni del mutuo con la propria banca attuale, incluso il possibile allungamento o accorciamento della durata del finanziamento.

In ogni caso, è importante considerare con attenzione tutte le opzioni disponibili prima di prendere una decisione sulla durata del mutuo e capire come questa influenza il proprio budget e le proprie finanze a lungo termine. Con la giusta pianificazione, la scelta della durata del mutuo può diventare un passo importante per raggiungere i propri obiettivi finanziari a lungo termine.

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