Rinegoziazione mutuo, come si fa, costi e quando si può richiedere

Claudia Cervi

23 Dicembre 2024 - 11:30

Quando si può rinegoziare il mutuo? Requisiti, limiti, costi, tempistiche e la procedura completa per modificare le condizioni a tassi più vantaggiosi.

Rinegoziazione mutuo, come si fa, costi e quando si può richiedere

Tassi di interesse più bassi spingono sempre più persone alla rinegoziazione mutuo. Ma come si fa, quanto costa e quando si può richiedere? La rinegoziazione del mutuo è uno strumento fondamentale per chi desidera alleggerire il peso delle rate mensili o adattare le condizioni del proprio finanziamento a nuove esigenze personali o cambiamenti di mercato. Nell’attuale contesto economico caratterizzato un allentamento della politica monetaria della Bce, le banche iniziano a offrire nuove opportunità per i mutuatari e conoscere i meccanismi e i vantaggi della rinegoziazione può fare la differenza.

Questa guida ti aiuterà a comprendere come rinegoziare un mutuo, quali sono i costi da considerare e in quali circostanze è possibile richiedere questa modifica contrattuale, valutando se questa opzione è davvero conveniente per il tuo caso specifico.

Cos’è la rinegoziazione del mutuo?

La rinegoziazione del mutuo è il processo per modificare le condizioni originarie del contratto di finanziamento con la propria banca, senza dover ricorrere a un nuovo mutuo o a un’altra istituzione finanziaria.

Questa operazione, disciplinata dall’articolo 120-quater del Testo Unico Bancario, permette ai mutuatari di ridurre il tasso di interesse, prolungare la durata del mutuo o modificare tipologia di tasso (da fisso a variabile o viceversa).

La rinegoziazione mutuo è particolarmente vantaggiosa in contesti di calo dei tassi di interesse, poiché permette di abbassare la rata mensile, allineandola con le condizioni di mercato e migliorando la sostenibilità del debito. È una soluzione ideale per risparmiare senza costi aggiuntivi significativi.

Quali aspetti del mutuo si possono rinegoziare

La rinegoziazione può riguardare vari aspetti del contratto, tra cui:

  • tasso di interesse: la rinegoziazione consente ai mutuatari di adattare il prestito alle nuove condizioni di mercato, sfruttando tassi di interesse più vantaggiosi. Modificare il tasso da variabile a fisso (o viceversa) e spuntare un tasso più basso possono comportare un risparmio considerevole sugli interessi totali pagati durante l’intera vita del mutuo;
  • durata del mutuo: i mutuatari possono modificare la durata del prestito, scegliendo di accorciare il periodo di ammortamento per estinguere il debito più rapidamente o di estenderlo per ridurre l’importo delle rate mensili;
  • spread applicato: i mutuatari possono richiedere una revisione delle condizioni contrattuali con la modifica della componente del tasso di interesse che rappresenta il guadagno della banca, dato dalla differenza tra il tasso effettivo del mutuo e il tasso di riferimento (come Euribor o IRS).

Come rinegoziare il mutuo con la stessa banca

Rinegoziare il mutuo con la stessa banca è un processo relativamente semplice che consente di ottenere condizioni più vantaggiose senza cambiare istituto di credito.

Per avviare la procedura, è necessario inviare una richiesta scritta alla propria banca, specificando le modifiche desiderate, come la riduzione del tasso di interesse, la variazione della durata o il passaggio da tasso fisso a variabile (o viceversa).

Insieme alla richiesta, occorre allegare alcuni documenti importanti.

  • La documentazione che attesti il proprio reddito e la capacità di rimborsare il mutuo rinegoziato, come buste paga, dichiarazioni dei redditi o estratti conto bancari.
  • Una valutazione o perizia aggiornata dell’immobile, nel caso in cui si desideri prolungare la durata, in modo che la banca possa stabilire se il valore dell’immobile copra sufficientemente l’importo dovuto.
  • A seconda della situazione e del tipo di modifica richiesta, può essere necessario l’invio di ulteriori documenti.

La banca esaminerà la richiesta valutando la situazione finanziaria del cliente e l’andamento del mercato. Una volta raggiunto un accordo, sarà necessario sottoscrivere un nuovo atto che aggiorni i termini del contratto originario. Non richiedendo il coinvolgimento di un notaio, la rinegoziazione è una soluzione pratica e gratuita per ottimizzare il mutuo.

Quando si può rinegoziare il mutuo? Requisiti e tempistiche

La rinegoziazione del mutuo richiede il rispetto di specifici requisiti e tempistiche. Innanzitutto, è fondamentale che ci sia un accordo tra le parti: il mutuatario e la banca devono concordare le nuove condizioni, poiché nessuna delle due può apportare modifiche unilaterali al contratto.

Tra i requisiti principali, vi è la necessità di dimostrare cambiamenti economici significativi - come una variazione del reddito - presentando una richiesta formale corredata dai seguenti documenti:

  • copia del contratto di mutuo originario;
  • copia di un documento di identità valido;
  • certificato di residenza o stato di famiglia;
  • ultime buste paga o dichiarazione dei redditi.

La legge italiana non prevede limiti per richiedere la rinegoziazione, ma generalmente le banche prevedono che siano trascorsi almeno 12-24 mesi dall’inizio del piano. Il processo, una volta avviato, è generalmente rapido e si conclude con comunicazioni scritte o incontri diretti.

Per quanto riguarda i costi, la rinegoziazione è solitamente gratuita, poiché non richiede l’intervento di un notaio né l’applicazione di imposte sostitutive. Tuttavia, è possibile incorrere in costi indiretti, ad esempio per eventuali garanzie aggiuntive richieste dalla banca o per variazioni delle condizioni contrattuali che potrebbero influire sull’importo delle rate.

Quando conviene rinegoziare il mutuo

Rinegoziare un mutuo può essere una scelta vantaggiosa in diverse circostanze. Ecco quando conviene considerare questa opzione, in funzione dei tassi d’interesse e delle condizioni economiche personali.

  • Aumento dei tassi di interesse: se hai sottoscritto un mutuo a tasso variabile e i tassi di interesse sul mercato sono aumentati, puoi rinegoziare il mutuo per passare a un tasso fisso così da proteggerti da futuri rincari.
  • Difficoltà economiche: se la tua situazione economica è peggiorata improvvisamente, rinegoziare il mutuo per allungare la durata del prestito e abbassare la rata mensile può rendere il pagamento più sostenibile. Tuttavia, questo approccio può comportare un aumento complessivo degli interessi pagati nel lungo termine.
  • Riduzione del capitale residuo: se il tuo obiettivo è accelerare il rimborso del capitale residuo senza aumentare l’importo delle rate mensili, la rinegoziazione del mutuo può rappresentare una soluzione strategica. Potresti richiedere una riduzione dello spread o un parziale abbattimento del capitale, ottenendo così condizioni più vantaggiose. Per apportare tali modifiche, la banca valuterà attentamente la tua situazione finanziaria e la sostenibilità del nuovo piano di pagamento.
  • Condizioni contrattuali non competitive: se le condizioni attuali del tuo mutuo, come il tasso di interesse o lo spread applicato, risultano meno vantaggiose rispetto alle offerte presenti sul mercato, la rinegoziazione può offrirti l’opportunità di migliorare il tuo contratto. Approfittare di tassi più bassi o di termini contrattuali più flessibili ti consente di ottimizzare la gestione del debito e alleggerire l’impatto finanziario nel lungo periodo. Tuttavia, i benefici ottenuti dalla rinegoziazione potrebbero non essere paragonabili a quelli di una surroga, dove si trasferisce il mutuo a una nuova banca.
  • Durata residua superiore alla metà del piano di ammortamento: quando la durata residua del mutuo è superiore alla metà del piano di ammortamento iniziale, la rinegoziazione può risultare particolarmente vantaggiosa. In questa fase, infatti, la maggior parte delle rate pagate è destinata principalmente al pagamento degli interessi, mentre solo una parte minore va a ridurre il capitale residuo. Di conseguenza, ottenere condizioni più favorevoli, come un tasso d’interesse più basso o uno spread ridotto, può generare un risparmio significativo nel lungo termine.

I costi della rinegoziazione del mutuo

La rinegoziazione del mutuo è generalmente un’operazione gratuita per il mutuatario, poiché non richiede il pagamento di imposte, spese notarili o commissioni aggiuntive. Questo avviene perché la modifica delle condizioni contrattuali non implica l’estinzione del finanziamento esistente, ma solo un aggiornamento dei termini contrattuali.

Tuttavia, è importante considerare eventuali costi indiretti, come quelli legati a nuove garanzie richieste dall’istituto di credito o a perizie tecniche necessarie per rivalutare l’immobile. Inoltre, se la rinegoziazione comporta un’estensione della durata del mutuo o un incremento del capitale residuo finanziato, potrebbero verificarsi variazioni sull’importo complessivo degli interessi da corrispondere nel tempo. Pertanto, è consigliabile valutare attentamente tutte le implicazioni economiche prima di procedere.

Alternative alla rinegoziazione del mutuo

Se la rinegoziazione del mutuo con la propria banca non risulta vantaggiosa o non viene accettata, esistono diverse alternative da considerare.

Una soluzione è la surroga del mutuo, che consente di trasferire il finanziamento a un altro istituto di credito mantenendo l’importo del debito residuo, ma con condizioni più favorevoli, come un tasso d’interesse inferiore o una durata diversa. Questa operazione è gratuita e non comporta spese notarili o imposte aggiuntive.

Un’altra opzione è la sostituzione del mutuo, che prevede l’estinzione del vecchio mutuo e l’attivazione di uno nuovo, anche per un importo superiore. Questa soluzione è flessibile ma potrebbe avere costi aggiuntivi, come spese notarili e istruttorie.

Infine, per chi ha difficoltà temporanee, è possibile richiedere una moratoria del mutuo per sospendere temporaneamente il pagamento delle rate o solo della quota capitale, in accordo con la banca.

Come condurre una rinegoziazione del mutuo in modo efficace

Per prima cosa è meglio intercettare, all’interno della banca, la persona di riferimento giusta, che il più delle volte è il direttore della filiale, e cercare di fissare direttamente con lui un appuntamento.

Il giorno dell’incontro è importante presentarti preparati su alcuni aspetti tecnici, sull’andamento dei tassi, ad esempio sapendo quale sia il valore di quel giorno dell’Euribor e dell’Eurirs, conoscere lo spread applicato fino a quel momento ed avere in mano almeno un paio di preventivi di mutuo di altre banche (si possono avere anche online) per rendersi conto dell’attuale periodo di mercato.

Ricordiamo che l’obiettivo è ottenere la miglior proposta possibile, scongiurando per entrambi la possibilità di una surroga.

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