Sono in pieno svolgimento in India le elezioni parlamentari 2019: più di un mese per le operazioni i voto con i risultati che si sapranno il 23 maggio, a sfidarsi sono l’attuale primo ministro Narendra Modi e Rahul Gandhi.
Le elezioni in India non sono un appuntamento elettorale come gli altri in giro per il mondo. Se pensate che sia caotico il meccanismo delle elezioni europee, considerate soltanto che nel paese asiatico saranno 900 milioni i cittadini chiamati alle urne.
Per queste elezioni parlamentari 2019 in India le operazioni di voto sono iniziate lo scorso 11 aprile e, attraverso ben sette fasi, si concluderanno soltanto il prossimo 19 maggio. Per i risultati poi si dovrà aspettare fino al 23 maggio.
In India si sta votando per rinnovare i membri della Camera Bassa che andranno a nominare il prossimo primo ministro: i due principali candidati sono il premier uscente Narendra Modi e Rahul Gandhi, figlio di Sonia.
Le elezioni parlamentari 2019 in India
Anche se ancora si devono completare, queste elezioni in India sono già da record: vista la partecipazione alle urne di 900 milioni di persone, si tratta del voto più esteso che mai si è visto al mondo.
Con queste elezioni i cittadini indiani andranno a eleggere i 543 membri della Camera Bassa, ovvero il Parlamento di Nuova Delhi, che poi andranno a decretare a maggioranza assoluta chi sarà il prossimo primo ministro.
Queste elezioni si articolano in sette fasi. La prima è iniziata lo scorso 11 aprile, con le 543 circoscrizioni dei 29 Stati indiani che mano a mano andranno a scaglioni alle urne a distanza di una settimana l’una dall’altra.
La fine delle votazioni è fissata per il 19 maggio, mentre le complesse operazioni di spoglio, sono circa 1 milione i seggi che sono stati allestiti, inizieranno il 23 maggio giorno in cui si sapranno anche i risultati.
La legge elettorale in India è di tipo maggioritario con collegi uninominali: ogni partito presenta un solo candidato in ogni circoscrizione, quello che prende anche un solo voto in più degli altri viene eletto alla Camera Bassa. La maggioranza parlamentare poi indica quello che sarà il primo ministro.
I candidati e i sondaggi
In queste elezioni parlamentari in India tutte le attenzioni sono focalizzate sui due principali candidati. Narendra Modi è il primo ministro uscente, leader del Partito del Popolo Indiano di stampo conservatore, nazionalista e dichiaratamente indù.
Rahul Gandhi è invece il candidato del Congresso Nazionale Indiano, partito di centrosinistra che in pratica ha guidato il paese da quando ha ottenuto l’indipendenza fino al 2014.
Cinque anni fa infatti Modi riuscì a strappare una clamorosa vittoria, ottenendo alle elezioni 282 seggi contro i soli 44 del Congresso Nazionale Indiano, guidato anche allora da Gandhi junior che è il figlio di Sonia, a lungo presidente del partito, ma non ha parentele con Mahatma.
In questo 2019 Narendra Modi cerca quindi una riconferma, anche se il suo operato non è stato di certo dei migliori tra una disoccupazione salita alle stelle e le continue tensioni interne con la minoranza musulmana.
I sondaggi elaborati prima che lo scorso 11 aprile prendessero il via le operazioni di voto, vedrebbero comunque sempre in testa il primo ministro uscente che però perderebbe qualche seggio rispetto al 2014.
Sondaggio realizzato da Times Now in data 4 aprile.
- Coalizione dei Conservatori - 279
- Coalizione di Centrosinistra - 149
- Altri - 115
Narendra Modi quindi potrebbe ambire a ottenere nuovamente una maggioranza parlamentare, ma il fattore nuovo sarebbe la crescita di diverse altre forze politiche, soprattutto musulmane, che potrebbero scegliere di fare gioco di squadra in Parlamento con Rahul Gandhi.
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