Emmanuel Macron secondo Politico starebbe spingendo per portare Mario Draghi alla guida della Commissione: non importa chi vincerà le elezioni europee, in pole c’è sempre l’ex premier.
Le elezioni europee 2024 si avvicinano sempre più, con le urne che nei 27 Stati dell’Unione europea si apriranno dal 6 al 9 giugno per eleggere i 751 eurodeputati - 76 saranno quelli che spetteranno all’Italia - che andranno a comporre la prossima Eurocamera.
In Italia come nel resto dell’Ue siamo nel pieno della campagna elettorale, con i leader impegnati a spingere le rispettive liste più in alto possibile e i candidati a sgomitare per cercare di strappare un seggio nella bambagia di Bruxelles e Strasburgo: un lavoro con un’agenda di certo non fitta di impegni ufficiali e uno stipendio da far impallidire i pur ben pagati parlamentari nostrani.
Dietro le quinte però ci sarebbe un gran lavoro parallelo dei principali attori comunitari, impegnati nelle machiavelliche trame per disegnare l’architettura della prossima Commissione europea, come se il risultato delle elezioni europee sia un fattore quasi trascurabile.
Bisogna ricordare che una volta chiuse le urne saranno i leader dei 27 Stati membri a dover trovare un accordo per partorire il nome per la presidenza della Commissione europea, con il prescelto - o la prescelta - che poi dovrà ottenere il via libera dall’Eurocamera con un voto a maggioranza assoluta.
Può sembrare strano ma al momento tra i corridoi che contano il nome più ricorrente per lo scranno principale di Palazzo Berlaymont è quello di Mario Draghi, paradossalmente un non politico naturalmente non candidato in queste elezioni europee.
Elezioni europee 2024: alla fine vincerà Draghi?
Il vero vincitore delle elezioni europee 2024 potrebbe essere Mario Draghi, il nostro ex presidente del Consiglio ben conosciuto in Europa per essere stato a capo della Bce al grido di “whatever it takes”.
Mentre i vari leader politici stanno chiedendo il voto per “cambiare l’Europa” o cose del genere, stando a quanto riportato da Politico il presidente francese Emmanuel Macron sarebbe sempre molto attivo per portare Mario Draghi alla guida della Commissione europea.
“Si dice da tempo che Macron - scrive l’autorevole giornale americano - stia manovrando dietro le quinte per mettere Draghi, un tecnocrate che ha guidato un governo di unità nazionale che ha guidato l’Italia attraverso la pandemia di coronavirus e le sue ricadute economiche, a capo dell’esecutivo dell’Ue”.
Una trama questa dell’inquilino dell’Eliseo che di certo non farà piacere a Ursula von der Leyen che, al termine di queste elezioni europee, ambisce a ottenere un secondo mandato a Palazzo Berlaymont visto che per il ruolo di segretario generale della Nato ormai sarebbe tutto fatto per l’ex premier olandese Mark Rutte.
Ursula von der Leyen cinque anni fa è stata votata dai Popolari - il suo gruppo -, dai Socialisti e dai Liberali guidati proprio da Emmanuel Macron. Le ultime vicissitudini giudiziarie però sembrerebbero aver convinto la Francia a non sostenere più la presidente che, da tempo, sta ammiccando a Giorgia Meloni nella speranza di poter contare sul supporto dell’Italia.
Anche la premier Meloni però potrebbe preferire vedere Draghi alla guida della Commissione visti i tempi duri che si preannunciano per l’Italia che, il prossimo 19 giugno a seggi chiusi, riceverà da Bruxelles la lettera di apertura della procedura di infrazione per eccessivo debito.
Insomma votare questa o quella lista alle elezioni europee potrebbe essere sostanzialmente inutile, visto che il responso delle urne difficilmente potrà influenzare la scelta dei 27 leader comunitari già da tempo in trattativa per comporre il delicato puzzle della spartizione delle poltrone in seno alla Commissione europea.
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