Eni si stabilizza in area €14 confermando le raccomandazioni di ottobre degli analisti. Prossimi target?
I dati intraday e in tempo reale del Grafico ENI sono tratti dalle quotazioni di prodotti OTC.
Questa settimana sembra essere tornata un po’ di volatilità sui listini europei: sebbene l’andamento resta complessivamente rialzista, si intravedono i primi segni di rallentamento. Fra i settori più performanti vi è quello relativo all’Oil&Gas: lo Stoxx 600 Oil&Gas ha un andamento settimanale positivo vicino al 2%. All’interno di questo paniere, ENI mostra nello specifico un grafico particolarmente interessante.
Azioni Eni ancora tra il “buy” e l’“hold” per gli esperti
La raccomandazione media da parte degli esperti delle banche d’affari è «Buy o Hold» con un target price medio di €17 euro. Il 23 novembre Barclays ha confermato un rating «buy» indicando come prezzo obiettivo l’area dei €17,5. Citigroup invece ha attribuito alle azioni ENI un giudizio “hold” con target price pari a €14. Infine Santander ha indicato il 16 novembre un giudizio positivo con target price addirittura sul livello dei €19. Rispetto al mese di ottobre è possibile notare un miglioramento del sentiment nei confronti di questa società, grazie all’andamento medio del settore di appartenenza.
Area €14 funge da pozzo di liquidità per il mercato
Dopo la forte rottura della resistenza posta sul numerario dei €12, il prezzo ha raggiunto con forza e velocità il target successivo posizionato sul livello dei €14. Questa zona rappresenta un importante appiglio volumetrico per il prezzo: tale livello ha funzionato da resistenza anche a Giugno 2022. Si tratta infatti di un’area utilizzata da molti operatori come pozzo di liquidità per liberarsi dei propri long. A giugno, la perdita di questo supporto ha comportato un crollo di quasi il 30% e in questo momento il prezzo sta oscillando intorno a quel riferimento da ormai un mese. Nello specifico, ENI ha già superato il livello dei €14 a metà novembre per poi ritracciare successivamente sino a €13,5. Adesso il prezzo è tornato su quel livello indicando chiaramente la propria indecisione riguardo alla direzione da assumere nel breve periodo. Vi è inoltre un’importante discordanza fra l’andamento dell’indice di riferimento rispetto ai futures dell’Oil e del Gas: sebbene sia ENI che lo Stoxx600 Oil&Gas abbiano raggiunto i propri massimi relativi, i prezzi del petrolio e del gas naturale invece restano ben improntati a ribasso.
Il settore Oil&Gas Europeo sui massimi, ENI seguirà lo Stoxx?
Prendendo quindi come riferimento l’indice è possibile osservare una certa similitudine con l’andamento tecnico di ENI: entrambi infatti si trovano a combattere con i rispettivi massimi relativi. Con la riduzione generale dei volumi tipica di dicembre e con l’incertezza riguardo il futuro energetico è presumibile aspettarsi un forte incremento della volatilità sui titoli appartenenti al settore. Allo stesso modo, l’indicatore RSI sembra comunicare la conclusione della fase d’ipercomprato suggerendo l’inizio di una nuova tendenza ribassista, seppur di breve.
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