Ethereum anticipa la data del Merge e raddoppia di valore dai minimi di giugno. Cosa succederà dopo il 15 settembre alla sua blockchain e quali scenari per investitori e miner?
Gli sviluppatori di Ethereum hanno anticipato la data del Merge al 15 settembre e il prezzo corre. Driver del rally partito a giugno è dunque la trasformazione della sua blockchain o c’è un altro motivo per cui è cresciuto del 120%, a fronte di un rimbalzo di «solo» il 38% di Bitcoin?
BREAKING:
The Ethereum Merge has been scheduled for TTD 58750000000000000000000
This is approximately Sept 15-16th
The Merge is officially scheduled 📆
— bankless.eth (@BanklessHQ) August 11, 2022
Ethereum è la seconda criptovaluta dopo Bitcoin per capitalizzazione di mercato e diffusione. Come le altre crypto sta cercando di invertire la tendenza ribassista che ha sconvolto l’intero comparto alla fine dello scorso anno, ma con una forza relativa decisamente superiore.
Proseguirà questa tendenza una volta completato il Merge? Cosa succederà dopo il 15 settembre alla sua blockchain e quali scenari si prospetteranno per investitori e miner?
La transizione tecnologica di Ethereum
Ethereum sta per completare la più importante transizione della sua storia attraverso la modifica del sistema di consenso della sua blockchain da Proof-of-Work (PoW) a Proof-of-Stake (PoS).
Il Merge, ossia la fusione della blockchain originaria di Ethereum con la Beacon Chain, porterà dei benefici dal punto di vista ecologico e in termini di scalabilità. Ma non nell’immediato. Per far sì che le «gas fee» - le commissioni di transazione - possano ridursi e le transazioni diventino più veloci, gli sviluppatori dovranno infatti lavorare ancora sull’espansione della capacità della rete.
Previsioni di Ethereum
Uno dei motivi per cui il prezzo di Ethereum sembra avere il vento in poppa è una generale ondata di ottimismo nei confronti del comparto delle criptovalute. Ma è certamente grazie al Merge che è schizzato da 880 dollari circa a quasi 2.000 dollari, con un progresso del 120%.
Le medie mobili esponenziali a 21 e 50 sedute si sono incrociate al rialzo a fine luglio. Ora è imminente l’incrocio delle EMA a 50 e a 100. Se confermato, il segnale potrebbe offrire ulteriori spunti al rialzo verso target a 2.400-2.500 dollari, in corrispondenza del 38,2% di ritracciamento di tutto l’affondo dai record di novembre 2021, ma solo la rottura di quest’area consentirebbe di continuare la sua avanzata verso i 3.000 dollari.
Prima di assistere a nuovi rialzi, tuttavia, è probabile assistere a una pausa di consolidamento, utile per stemperare i primi segnali di ipercomprato presenti sui principali oscillatori grafici e per rafforzare i primi supporti in area 1.600-1.700. Le ultime candele disegnate sul grafico di ETH mostrano infatti segnali di affaticamento: il tweezer top a ridosso di area 2.000 ne è una conferma e discese sotto il minimo di venerdì a 1.907 dollari favorirebbero le prese di beneficio.
Solo sotto area 1.600 vi sarebbe il rischio di vedere compromesso il recentissimo rally ed il raggiungimento degli obiettivi indicati.
È abbastanza ovvio che più si avvicina la data del Merge e maggiore sarà la volatilità.
Cosa succederà ai miner dopo il Merge?
Il Merge avrà un impatto sul funzionamento della blockchain che non avrà più bisogno dei miner per completare le transazioni e per aggiungere nuovi blocchi alla catena.
Secondo J.P. Morgan, alcuni miner proseguiranno con il mining su Ethereum Classic (ETC), molti si convertiranno alla validazione della nuova blockchain PoS ma saranno tanti ad uscire definitivamente dal settore. Questo comporterà un’immissione sul mercato delle rig GPU usate per il mining con il conseguente crollo dei prezzi delle schede grafiche in commercio.
Cosa dovrebbero fare gli investitori?
L’annuncio del Merge ha già attirato l’interesse di molti investitori ed è il motivo per cui il prezzo di Ethereum è già cresciuto del 120% passando da 880 dollari di metà giugno a quasi 2.000 dollari a metà agosto.
Il prossimo banco di prova per il rialzo si colloca in area 2.140 circa, area di transito della media mobile esponenziale a 200 giorni. Entro il 15 settembre i prezzi potrebbero poi tentare di raggiungere area 2.400-2.500 dollari, in corrispondenza del 38,2% di ritracciamento calcolato dai record del novembre 2021.
Ricordiamo, tuttavia, che i prezzi sono determinati dalle aspettative: il prezzo potrebbe dunque subire forti correzioni dopo il passaggio alla PoS.
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