L’Europa rischia turbolenze finanziarie con la spirale inflazione elevata, tassi in aumento, mutui alle stelle: l’allarme FMI è sul prezzo delle case. Cosa succede e perché può arrivare un terremoto.
L’Europa è minacciata da disordini finanziari con l’inflazione che pressa sui tassi di interesse: perché il Fondo Monetario Internazionale ha lanciato un nuovo allarme?
Nelle ultime prospettive economiche regionali per il vecchio continente, il FMI ha affermato che una correzione al ribasso dei prezzi delle case è già in corso in alcuni mercati immobiliari europei, ma questo declino potrebbe accelerare man mano che le banche centrali aumentano ulteriormente i tassi di interesse.
Con la Bce intenzionata ad aumentare ancora il costo del denaro, in un percorso che si preannuncia più aggressivo, a questo punto, di quello della Fed, i guai del settore immobiliare europeo possono solo che peggiorare.
Perché l’Europa è sull’orlo di un terremoto finanziario: cosa può accadere.
Europa: il terremoto finanziario sta per arrivare
Il Fondo monetario internazionale ha avvertito di correzioni “disordinate” dei prezzi delle case in Europa, in un momento in cui la regione sta lottando per far scendere l’inflazione.
“Potrebbero verificarsi correzioni disordinate nei mercati immobiliari anche se si evitano difficoltà finanziarie più ampie. Una correzione del mercato immobiliare è già in corso in alcuni paesi europei, ad esempio nella Repubblica Ceca, in Danimarca e in Svezia, dove i prezzi delle case sono diminuiti di oltre il 6% nel 2022”, ha affermato il Fondo.
Tuttavia, il calo dei prezzi delle case potrebbe accelerare, se i mercati avvertissero altri rischi di inflazione e le condizioni finanziarie si restringessero più del previsto. Questi cali dei prezzi avrebbero effetti negativi sui bilanci delle famiglie e delle banche: questo il senso dell’allarme FMI sull’Europa.
Il rialzo dei tassi di interesse della Bce e non solo, sta facendo impennare i costi dei mutui. Di conseguenza, chi ha chiesto prestiti per la casa potrebbe avere meno reddito disponibile da spendere e, in alcuni casi, potrebbe persino raggiungere un punto in cui non è in grado di rimborsare i propri crediti. Le banche si troverebbero esse stesse in difficoltà, in un ambiente in cui i rimborsi non vengono effettuati.
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I dati dell’ufficio statistico europeo Eurostat hanno mostrato che i prezzi delle case sono scesi per la prima volta dal 2015. In tutta l’Unione europea, sono diminuiti dell′1,5% nel quarto trimestre del 2022 rispetto al trimestre precedente.
“I problemi dei prezzi delle case sono generali, non riguardano solo i paesi ad alto debito, e devono essere affrontati con la supervisione. Devono essere monitorati con stress test e osservati con molta attenzione”, ha detto alla CNBC in Svezia Alfred Kammer, direttore del dipartimento europeo del FMI.
Il circolo vizioso, però, è ancora nel vivo della sua pericolosità. L’inflazione, infatti, è considerata elevata in Eurozona e questo spingerà verso tassi ancora più alti. Il FMI ha suggerito che le banche centrali non hanno altra scelta che proseguire con ulteriori aumenti dei tassi.
“Un’inflazione sottostante elevata e potenzialmente più persistente del previsto richiede una politica monetaria restrittiva, fino a quando l’inflazione core non sarà inequivocabilmente sulla strada del ritorno agli obiettivi di inflazione della banca centrale”, hanno dichiarato gli esperti del Fondo.
Questo significa costo del denaro elevato, mutui in aumento, settore immobiliare scosso e in svalutazione. L’Europa può uscirne segnata a livello finanziario.
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