Obbligo di fatturazione elettronica per i forfettari e correttivi al cashback e alla lotteria degli scontrini per evitare dispersione di risorse e combattere l’evasione fiscale: queste le richieste della Corte dei Conti contenute nella Memoria sul DEF 2021.
Estensione dell’obbligo di fatturazione elettronica alle partite IVA in regime forfettario e correttivi al cashback e alla lotteria degli scontrini: queste sono alcune delle indicazioni fornite dalla Corte dei Conti per migliorare gli standard della lotta all’evasione fiscale.
Le richieste della Corte dei Conti si trovano nella Memoria sul Documento di Economia e Finanza 2021, documento presentato il 20 aprile alle Commissioni congiunte bilancio di Senato della Repubblica e Camera dei deputati.
Nel documento la Corte dei Conti delinea il quadro economico dopo un anno dall’inizio della crisi sanitaria ed economico, sottolineando quanto sia importante procedere con la copertura vaccinale, da cui dipende un “deciso percorso di recupero”.
Fattura elettronica obbligatoria per i forfettari: la Corte dei Conti sulla lotta all’evasione
La Corte dei Conti ha presentato alle Commissioni bilancio di Senato e Camera la Memoria sul DEF: il documento consta di 60 pagine, suddivise in 12 punti, considerando anche premessa e conclusioni.
Secondo quanto riportato nel DEF, le previsioni di entrata delle amministrazioni pubbliche ammontano a 823,6 miliardi per il 2021 e a 871,1 miliardi per il 2022, con un incremento rispettivamente del 4,3% e del 10,4% rispetto al risultato di 789,4 miliardi del 2020.
Una parte fondamentale per conseguire l’aumento delle entrate viene affidata al contrasto all’evasione fiscale. Nel quadro dell’emersione delle basi imponibili e dell’adempimento spontaneo si colloca la richiesta della Corte dei Conti di estendere l’obbligo di fatturazione elettronica alle partite IVA in regime forfettario.
L’obbligo in tal caso verrebbe esteso a una platea di 1,5 milioni di soggetti. Il fatto che la fattura elettronica non sia un adempimento per i forfettari, sottolinea la Corte dei Conti nel documento:
“limita fortemente l’efficacia dello strumento che si dovrebbe basare sulla conoscenza completa degli scambi intercorsi tra i soggetti che svolgono attività economiche indipendenti, a prescindere dal regime fiscale cui sono sottoposti.”
Rimane tuttavia da risolvere la questione dell’utilizzo dei dati contenuti all’interno delle fatture elettroniche dall’Agenzia delle Entrate e dalla Guardia di Finanza per l’attività di analisi del rischio e controllo fiscale.
Lotta all’evasione col cashback e lotteria degli scontrini, ma servono correttivi: la Corte dei Conti
Ma a necessitare di correttivi non è soltanto la fatturazione elettronica: anche la lotteria degli scontrini e il cashback di Stato hanno bisogno di una “migliore finalizzazione e articolazione”.
La Corte dei Conti sottolinea come, pur condividendo le finalità dei due progetti del piano Italia cashless, l’obiettivo rimane quello di incentivare i pagamenti elettronici ma con maggiore riguardo all’utilizzo delle risorse.
Si deve quindi evitare la dispersione di risorse con l’incentivazione di operazioni in settori in cui non si registrano significativi fenomeni di omessa contabilizzazione dei corrispettivi o nei quali non viene usato il pagamento con carte di debito o di credito.
Al contrario, sottolinea la Corte dei Conti, le incentivazioni dei pagamenti elettronici andrebbero concentrate relativamente agli acquisti di beni e servizi di modico valore o per i quali sono più probabili fenomeni di occultamento.
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