Per i figli fiscalmente a carico spettano detrazioni direttamente in busta paga e altri sconti di imposta in base alle spese effettuate. C’è un limite di età per il diritto alle agevolazioni?
La normativa riconosce detrazioni per i figli fiscalmente a carico, ma fino a che età? Il sostegno riconosciuto ai genitori che mantengono i figli privi di redditi (o con reddito molto basso) si divide in due benefici fiscali distinti: uno è rappresentato dalle detrazioni in busta paga (o a conguaglio nella dichiarazione dei redditi) per i figli, l’altro permette di portare in detrazione le spese sostenute nell’interesse dei familiari a carico (compresi i figli).
Negli ultimi anni la normativa è intervenuta diversa volte per modificare le detrazioni spettanti ai contribuenti e anche quelle per i figli hanno subito delle trasformazioni nel corso del tempo. Vediamo, quindi, fino a che età spettano le detrazioni per i figli.
Detrazioni figli a carico, fino a che età?
Al lavoratore soggetto all’Irpef sono riconosciute determinati detrazioni di imposta comprese quelle per i figli a carico che possono essere riconosciute, al dipendente, o in busta paga o in sede di presentazione del modello 730. Va specificato che il beneficio fiscale, da sempre, è riconosciuto solo per i figli che risultano a carico fiscalmente e che hanno un reddito:
- fino a 2840,11 euro se hanno compiuto i 24 anni;
- fino a 4.000 se non hanno compiuto i 24 anni.
Se fino a qualche anno fa non esistevano limiti di età minimi e massimi per poter fruire delle detrazioni figli a carico, nell’ultimo periodo la normativa ha subito diverse limitazioni. La prima sforbiciata si è avuta con l’introduzione dell’assegno unico per i figli a carico, che ha preso il posto degli assegni al nucleo familiare ed ha inglobato anche le detrazioni.
Dal 2023, infatti, le detrazioni per i figli sono riconosciute solo per la prole al di fuori del perimetro di azione dell’assegno unico e di fatto, quindi, a partire dal compimento dei 21 anni, quando il genitore perde il diritto di ricevere l’assegno unico.
La Legge di Bilancio 2025, poi, ha portato un’ulteriore sforbiciata alla detrazioni agendo sull’età massima entro cui sono riconosciute. Le stesse spettano fino al compimento dei 30 anni dei figli fiscalmente a carico con l’eccezione per i figli disabili per i quali le detrazioni spettano, compiuti i 21 anni, senza limiti di età.
Detrazione spese per i figli
Un’altra agevolazione fiscale riconosciuta al contribuente è quella relativa alla detrazione di oneri e spese sostenute per la propria persona e per i familiari fiscalmente a carico, anche i figli. Le spese che si sostengono nell’interesse dei figli danno diritto a una detrazione di imposta al 19%.
Le spese che rientrano in questa fattispecie sono molteplici e spaziano dall’istruzione (dall’asilo nido all’Università) alle spese mediche. La maggior parte delle detrazioni di queste spese sono riconosciute indipendentemente dall’età del figlio e spettano dalla nascita a quando il figlio non risulta più fiscalmente a carico.
La spesa per attività sportiva per i figli, invece, è detraibile solo per i figli con età compresa dai 5 ai 18 anni del figlio.
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