Ecco come devono comportarsi secondo la legge i genitori separati (o no) per la pubblicazione delle foto dei figli sui social.
La pubblicazione delle foto dei figli sui social è un tema piuttosto delicato, che può facilmente generare contrasti tra i genitori, specie se separati. Questo perché la legge prevede che le decisioni più importanti sulla vita dei figli debbano essere prese di comune accordo fra i genitori, anche se uno dei due ha l’affidamento esclusivo (a meno che sia rafforzato).
La pubblicazione delle foto sui social network è spesso considerata come questione di minore interesse e quindi sottovalutata dai genitori. In realtà, non è così, perché per esporre pubblicamente un minore bisogna tenere conto del suo diritto alla privacy e ai dati personali, nonché alla questione del consenso.
La legge disciplina, infatti, le modalità con cui si esprime il consenso per i figli minori anche riguardo al caso specifico dell’esposizione sui social network. Ciò nonostante, la giurisprudenza è ricca di precedenti in merito – proprio per la tendenza a sottovalutare la questione – di cui alcuni proprio molto recenti.
Ecco come devono comportarsi i genitori separati riguardo alle foto dei figli sui social.
Foto dei figli sui social, il consenso
Per poter pubblicare sui social network le foto dei figli minori è necessario il consenso di entrambi i genitori, anche se separati, se l’affidamento è congiunto o esclusivo non rafforzato. A confermare questo principio, secondo cui la pubblicazione delle foto dei figli rientra nelle “decisioni di maggiore interesse” sulla vita dei minori, ci sono due recentissime pronunce del tribunale di Torino.
I procedimenti avevano in oggetto due coppie con figli, una bambina di 5 anni e un bambino di 11 anni, e la pubblicazione delle loro foto sui social da parte di uno dei genitori. In entrambi i casi, è stata applicata la clausola del consenso: ambedue i genitori devono esprimere chiaramente il proprio consenso riguardo alla pubblicazione delle foto dei figli sui social.
Questo principio si applica anche quando i genitori sono sposati o comunque in accordo, senza alcuna distinzione. In uno dei due procedimenti, peraltro, la mamma del minore è un’influencer, circostanza che non ha in alcun modo esonerato la donna dalla necessità del consenso da parte dell’altro genitore.
Il consenso dei figli
È possibile pubblicare foto dei figli minori sui social network soltanto con l’assenso esplicito di entrambi i genitori, rispettando comunque i limiti previsti dalla legge per la tutela del minore. Questo, però, potrebbe essere insufficiente.
I minori, infatti, dal compimento dei 14 anni hanno il diritto di esprimere anche personalmente il proprio consenso. Di conseguenza, se i figli hanno almeno 14 anni per pubblicare loro foto sui social serve – oltre al consenso di entrambi i genitori – anche quello del minore stesso.
Questa regola si applica indipendentemente dal soggetto che intende pubblicare la foto (sia un genitore, il minore stesso o un terzo), ma il rispetto della clausola di consenso non esonera dal seguire le altre prescrizioni di legge sulle immagini dei minori. I figli minorenni, peraltro, hanno diritto a richiedere la cancellazione delle proprie immagini dal web, anche se pubblicate dai genitori stessi.
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Decoro, reputazione e immagine
Con il consenso dei genitori (e del minore se almeno quattordicenne) è possibile pubblicare foto dei minori sui social, purché si tenga conto degli interessi prevalenti dei minori. La legge, in particolare, vieta in ogni caso le immagini di nudo e chiede che le immagini rispettino il decoro, la reputazione e l’immagine dei minori ritratti.
Bisogna quindi pensarci bene prima di pubblicare foto buffe o imbarazzanti, che potrebbero avere ripercussioni sulla reputazione e incidere sul rischio di cyberbullismo o sull’immagine per un futuro inserimento lavorativo o scolastico.
L’Autorità garante per la tutela dei diritti dell’infanzia prevede alcune raccomandazioni specifiche sulle immagini pubbliche dei figli minori, che comprendono quantità massime di fotografie, regole sulla censura del volto e rispetto della decisione dei minori in base alla loro età.
Non si tratta di imposizioni, ma vere e proprie raccomandazioni che dovrebbero aiutare i genitori nella gestione del tema nella maniera più vicina possibile agli interessi dei figli minorenni.
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