Il G20 si svolgerà per la prima volta in Italia, a Roma, sabato 30 e domenica 31 ottobre. Tra i temi all’ordine del giorno, pandemia, crisi economica, clima e Afghanistan.
Clima, Afghanistan e crisi economica legata alla pandemia. Sono questi i temi caldi del G20 2021 - il vertice dei capi di Stato e di governo dei paesi più industrializzati del mondo - che quest’anno si svolgerà per la prima volta in Italia, a Roma, sabato 30 e domenica 31 ottobre. Il summit si terrà sotto la presidenza del premier italiano Mario Draghi.
Il gruppo dei 20 - creato nel 1999 - riunisce venti paesi che insieme rappresentano il 60 per cento della popolazione mondiale, il 75 per cento del commercio globale e oltre l’80 per cento del Pil internazionale. Oltre ai capi di Stato e di governo dei singoli stati, per l’Unione Europea partecipano anche i presidenti di Commissione e Consiglio europeo. L’Ue è dunque rappresentata da Ursula von der Leyen e Charles Michel.
Dove e quando si svolgerà il G20
Il G20 2021 si svolgerà sabato 30 e domenica 31 ottobre a Roma. Quest’anno gli incontri dei leader internazionali si terranno al Convention Center - La Nuvola, nel quartiere dell’Eur. La zona è già stata dichiarata dal governo italiano «di massima sicurezza». Attorno alle sedi del vertice verrà «delimitata una zona rossa» per motivi di ordine pubblico.
G20, gli obiettivi della presidenza Draghi
L’Italia detiene la presidenza del G20 dal 1° dicembre 2020. Il passaggio di testimone era avvenuto lo scorso anno con l’Arabia Saudita, dopo il summit virtuale - causa pandemia - di Riad del 21 e 22 novembre. In quel momento, il premier italiano in carica era Giuseppe Conte. Al quale il 13 febbraio 2021 è succeduto Mario Draghi.
Tra gli obiettivi della presidenza Draghi, il tentativo di coinvolgere tutte le potenze mondiali nei dibattiti su temi divisivi, come la sfida ambientale e la situazione afghana. Mediando tra i paesi del «blocco occidentale» - tra cui Unione Europea e Stati Uniti - e Russia e Cina.
I temi del G20, cosa sono le tre P
L’Italia ha pianificato i lavori attorno a tre pilastri fondamentali, le cosiddette tre P: persone, pianeta e prosperità. Uno dei temi principali del summit sarà sugli effetti che la pandemia da Covid-19 ha avuto sugli squilibri economici e sociali del mondo. L’obiettivo del forum è quello di ridurre le disuguaglianze globali accentuate dalla crisi sanitaria. Tutelando le fasce di popolazione più deboli, donne, giovani e lavoratori precari. Centrale anche il tema dei vaccini. Con zone del pianeta altamente immunizzate e vaste aree dove solo un piccola parte di popolazione è stata vaccinata.
Tra gli argomenti in programma anche i cambiamenti climatici. Lo scorso settembre al G20 Interfaith Forum, Draghi ha affermato che i paesi partecipanti al vertice sono responsabili «di circa quattro quinti delle emissioni globali», ma che gli effetti dei cambiamenti climatici si riversano soprattutto «sugli stati più poveri. Nove dei dieci stati più colpiti da eventi meteorologici estremi tra il 1999 e il 2018 non sono infatti economie avanzate. Questi paesi hanno beneficiato meno di altri del nostro modello di sviluppo, ma ne sono le principali vittime».
Nell’incontro di settembre, Draghi ha ricordato anche che «il G20 ha riaffermato l’impegno a contenere il riscaldamento globale entro 1,5 gradi e a raggiungere zero emissioni nette entro il 2050. Oltre che a raccogliere finanziamenti pari a almeno 100 miliardi di dollari l’anno per aiutare i paesi in via di sviluppo nella transizione ecologica».
Sul tavolo del G20 anche la questione afghana. La presa del potere da parte dei talebani si è dimostrata da subito motivo di divisione tra le potenze mondiali. Alcuni stati, come Russia e Cina ne hanno riconosciuto subito la legittimità. Altri, come gli stati europei si sono dimostrati più restii, soprattutto per la delicata situazione del rispetto dei diritti umani. In particolare, quelli delle donne.
Lo scorso 12 ottobre, in occasione di un G20 straordinario solo sull’Afghanistan, Draghi ha affermato che si tratta di «una colossale crisi umanitaria, quindi la necessità di agire è immediata». Secondo Draghi, gli obiettivi del G20, dovranno essere quelli di «ricostruire le istituzioni, perché il governo talebano non ha mostrato capacità amministrative straordinarie, inviare nel Paese dosi di vaccini anti Covid-19, scongiurare il rischio terrorismo e organizzare corridoi umanitari per chi lascia l’Afghanistan».
Pandemia e vaccini, focus al G20
Nella riunione «pre G20» dello scorso 7 ottobre - a cui hanno partecipato i presidenti dei parlamenti dei venti paesi - Draghi ha evidenziato come la situazione pandemica attuale sia «finalmente sotto controllo in molte parti del mondo grazie a campagne di vaccinazione efficaci. Tuttavia a fine settembre si contavano più di 50mila morti al giorno». Draghi ha dunque sottolineato: «Il messaggio ai concittadini deve essere chiaro. I vaccini salvano vite. I parlamentari sostengano i governi nel loro impegno contro la disinformazione in materia di vaccini». Draghi ha poi più volte ricordato l’importanza di distribuire dosi di vaccino nei paesi più poveri, parlando di «disparità moralmente inaccettabili».
I numeri della presidenza italiana del G20
In vista del summit romano, Palazzo Chigi ha pubblicato i numeri ufficiali dell’anno di presidenza italiana del G20. Nel 2021 si sono tenuti 175 eventi, 62 riunioni dei gruppi di lavoro, 60 riunioni del finance track, 20 riunioni ministeriali, 8 engagement group e due riunioni dei leader su Afghanistan e salute.
Quali sono i paesi membri del G20
Come riporta il sito ufficiale del G20, i paesi membri sono: Arabia Saudita, Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cina, Corea del Sud, Francia, Germania, Giappone, India, Indonesia, Italia, Messico, Regno Unito, Russia, Stati Uniti, Sud Africa, Turchia e Unione Europea. A questi si aggiunge la Spagna, che è un invitato permanente del G20.
Non è tutto. Ogni anno, la presidenza invita alcuni paesi che partecipano a pieno titolo al G20, in qualità di ospiti. Intervengono inoltre diverse organizzazioni internazionali e regionali.
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