Il ministro dell’Economia e delle Finanze al question time del Senato. Intanto occhio al trend dello spread BTP-Bund a 10 anni.
Rispondendo al question time al Senato, il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti è tornato ad affrontare oggi, giovedì 13 febbraio 2025, alcuni temi caldi, come i conti pubblici italiani e le bollette fin troppo salate che i cittadini continuano a pagare.
Il titolare del Tesoro ha anticipato sorprese riguardo a entrambe le questioni, in particolare sorprese positive per quanto riguarda le casse dello Stato.
Conti pubblici, Giorgetti preannuncia sorprese positive in arrivo. Spread BTP-Bund sotto il suo target
“Ho sempre ribadito che le sorprese positive si riferiscono ai dati della finanza pubblica. Questo tra qualche settimana troverà conforto”, ha detto Giorgetti che, nelle ultime settimane, ha di nuovo rimarcato i benefici della politica fiscale improntata alla prudenza che il governo Meloni ha deciso di adottare, per mettere un freno al problema annoso del debito pubblico italiano, menzionando per l’ennesima volta il trend al ribasso dello spread BTP-Bund a 10 anni e in generale sul trend dei titoli di Stato italiani:
“ La stabilità politica e la prudenza delle scelte di finanza pubblica hanno contribuito in modo significativo a ristabilire la credibilità dell’Italia sui mercati, con un dimezzamento del livello dello spread e un notevole beneficio sulla spesa per interessi ”.
Lo spread BTP-Bund è diventato praticamente motivo ufficiale di vanto per il ministro, che aveva già brindato alla fine del 2024 al trend del differenziale, che era riuscito a fare meglio anche del target che lui stesso aveva messo nel mirino.
A tal proposito, oggi il differenziale tra i rendimenti dei titoli di Stato italiani e quelli tedeschi a 10 anni è in forte ritirata, dopo essere salito ieri durante la sessione a seguito della pubblicazione del dato sull’inflazione USA misurata dall’indice dei prezzi al consumo che, nel mese di gennaio, si è confermata più alta delle attese, avallando l’opinione di chi teme che la Fed di Jerome Powell tornerà ad alzare i tassi sui fed funds.
La conseguente fiammata dei rendimenti dei Treasury USA di ieri aveva contagiato anche i titoli di Stato dell’area euro, portando i rendimenti dei BTP a salire in modo consistente.
Oggi la tensione si allenta, e i rendimenti dei BTP a 10 anni scendono anche al di sotto della soglia del 3,5%, attestandosi attorno al 3,48%, dopo essere balzati fino al 3,57% alla vigilia. (detto questo, lo spread ieri aveva chiuso poi la sessione riportando un lieve ribasso)
Il dietrofront dei rendimenti della seduta odierna ha portato lo spread BTP-Bund a scendere fino a 105 punti base, minimi degli ultimi tre anni e, di nuovo, al di sotto del target di Giorgetti.
Giorgetti fa il paragone tra recessione Germania e PIL Italia positivo
A quanto pare, ora sono in arrivo anche nuove sorprese per i conti pubblici italiani. Giorgetti a tal proposito ha speso qualche parola anche a favore del PIL dell’Italia, colpito tra l’altro di recente da una sfilza di downgrade a causa dell’impatto dei dazi della seconda amministrazione USA di Donald Trump.
Va ricordato, infatti, che non è tanto al valore assoluto del debito pubblico italiano, che è in ogni caso decisamente ingente, a cui i mercati e i cosiddetti bond vigilantes guardano, quanto al rapporto debito-PIL.
Il prodotto interno lordo gioca dunque un ruolo cruciale nel determinare la traiettoria del debito pubblico italiano.
A fronte dei vari moniti lanciati più volte in passato dai partiti di opposizione ma anche da diversi economisti al governo Meloni, accusato di avere una visione fin troppo ottimistica sul trend della crescita del PIL italiano, oggi Giorgetti ha affermato al cospetto del Senato italiano che l’esecutivo ha comunque aggiornato le stime sul trend dell’economia in linea con le attese rese note dalle principali istituzioni, ricordando come l’Italia, dopo tutto, stia messa decisamente meglio rispetto alla Germania. “ L’economia tedesca è in recessione da due anni, diversamente dall’economia italiana che ha indici positivi".
In arrivo anche provvedimento bollette. Giorgetti ricorda “dinamiche anche speculative”
Il titolare del Tesoro non ha anticipato tuttavia sorprese ’soltanto’ dal fronte dei conti pubblici rendendo noto che, nelle prossime settimane, arriverà dal governo Meloni un provvedimento sui costi dell’energia e delle bollette.
“Nelle prossime settimane un provvedimento con riferimento a queste dinamiche andrà varato”. Il ministro ha tenuto a precisare che il trend dei costi “non dipende dal governo ma da dinamiche esterne anche speculative”, aggiungendo che su questo “l’attenzione del governo è massima”.
Ancora, su questo dossier Giorgetti si è così espresso:
“Una onesta riflessione su cosa abbia significato il passaggio al libero mercato per gli utenti del mercato domestico, deve essere fatta. Se il governo fa uno sforzo per dare risorse ai lavoratori dipendenti a reddito medio basso, l’aumento delle bollette non può divorarlo”.
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