Autostrade per l’Italia nasce come società pubblica facente capo all’IRI ma viene successivamente privatizzata, assumendo la forma di S.p.A nel 2003.
Ad oggi Aspi fa parte di Altantia (facente capo ai Benetton), che possiede l’88% circa del capitale societario, e si occupa delle attività di gestione in concessione delle diverse tratte presenti sulla Penisola, dalla A1 alla A30, oltre che della loro relativa manutenzione.
Autostrade per l’Italia è finita nell’occhio del ciclone nell’estate del 2018, in seguito al crollo del ponte Morandi di Genova costato la vita a 43 persone.
Da quel momento in poi diversi esponenti politici hanno chiesto a gran voce la revoca delle concessioni autostradali e il dibattito si è protratto per due anni.
Nell’estate del 2020 il governo Conte ha lanciato un ultimatum ai Benetton che hanno presentato una nuova proposta giudicata però da più parti insoddisfacente, cosa che ha reso lo spettro della revoca sempre più preoccupante. Le azioni Atlantia hanno perso ampio terreno dal 2018 a oggi.