Due cavi internet sottomarini sono stati danneggiati nel Baltico: la Finlandia sta indagando, si teme a un sabotaggio che aprirebbe un nuovo capitolo di questa guerra ormai sempre più ibrida.
I cavi internet danneggiati nel Mar Baltico sono un mistero, tanto che già si parla di un nuovo capitolo di quella guerra ibrida - purtroppo non solo visti i mille giorni del conflitto in Ucraina - in atto tra Occidente e il nuovo blocco di potere che fa capo a Paesi emergenti come Russia e Cina.
Procediamo con ordine. Il 99% del traffico internet internazionale avviene per mezzo di oltre 400 cavi sottomarini - un altro centinaio però sarebbe in fase di realizzazione - che si snodano per un totale di qualcosa come 1,5 milioni di chilometri.
L’importanza di questi cavi è elevata, tanto che più volte sono stati definiti come degli obiettivi sensibili in caso di una guerra mondiale viste le rilevanti conseguenze derivanti da un loro possibile danneggiamento.
Ecco perché quello che è accaduto nei giorni scorsi nel Mar Baltico - teatro già del controverso sabotaggio del gasdotto Nord Stream 2 - si sta trasformando in una sorta di intrigo internazionale.
Tra domenica e lunedì infatti sono risultati danneggiati due cavi internet sottomarini: uno collega la Finlandia alla Germania, mentre l’altro la Lituania alla Svezia. Entrambi hanno smesso di funzionare e al momento non si esclude l’ipotesi del sabotaggio.
Il mistero dei cavi internet danneggiati: è una nuova guerra?
Cos’è successo ai due cavi internet sottomarini danneggiati? Essendo sottoposti a un costante stress atmosferico visto dove sono posizionati, non è raro che questi lunghi serpentoni possano rompersi da soli. La concomitanza dei due eventi e altri particolari però farebbero pensare che dietro ci sia ben altro.
Innanzitutto c’è il delicato contesto geopolitico, con la guerra in Ucraina di nuovo a rischio escalation dopo l’arrivo dei soldati nordcoreani a Mosca e il via libera degli Stati Uniti all’utilizzo da parte dell’Ucraina dei missili a lungo raggio. Poi c’è l’inquietante precedente del sabotaggio del Nord Stream 2, con diverse inchieste - ufficiali e non ufficiali - che sembrerebbero puntare tutte il dito contro Kiev.
In Lituania il primo sentore è che il cavo internet sottomarino non si sia rotto da solo, ma abbia smesso di funzionare a seguito di un ignoto atto esterno. In Finlandia invece non escludono l’ipotesi del guasto, ma le indagini condotte dalla società di reti finlandese Cinia non stanno escludendo alcuna ipotesi.
«Siamo profondamente preoccupati per il cavo sottomarino reciso che collega Finlandia e Germania nel Mar Baltico - hanno affermato i ministri degli esteri di Finlandia e Germania in una dichiarazione congiunta -. Il fatto che un simile incidente sollevi immediatamente sospetti di danni intenzionali la dice lunga sulla volatilità dei nostri tempi».
I due ministri poi hanno aggiunto che “la nostra sicurezza europea non è solo minacciata dalla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina, ma anche dalla guerra ibrida di attori malintenzionati”. Parole che sembrerebbero caldeggiare l’ipotesi del sabotaggio.
Lo scorso anno le autorità finlandesi hanno indagato su una nave cinese - la NewNew Polar Bear - perché sospettata di aver deliberatamente danneggiato i cavi sottomarini nel Mar Baltico. Due giorni prima degli incidenti invece una nave spia russa era stata scortata lontano da un’area con cavi critici nel Mare d’Irlanda.
Siamo di fronte a un nuovo capitolo della guerra? Ancora è presto per arrivare a queste conclusioni, ma vista la grande importanza di internet questi cavi appaiono essere come degli obiettivi naturali in caso di un conflitto totale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA