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Guerra Israele - Hamas, l’inferno di Gaza: la diretta di cosa sta succedendo

Luna Luciano

28/10/2023

Si continua a combattere a Gaza. Al ventunesimo giorno della guerra tra Israele e Hamas, entrambe le parti respingono la richiesta di cessate fuoco. Si intensificano gli scontri: la diretta.

Guerra Israele - Hamas, l’inferno di Gaza: la diretta di cosa sta succedendo

Continua il bagno di sangue a Gaza, dopo una notte in cui si è tenuto un massiccio attacco aereo e via terra dell’esercito israeliano contro Hamas, rendendola una delle peggiori da inizio conflitto, come sostenuto dagli abitanti di Gaza.

Al 21° giorno del conflitto israelo-palestinese è drammatica la situazione a Gaza con oltre 7 mila palestinesi morti e più di 19mila feriti e 1.400 morti israeliani e 220 ostaggi.

Israele intanto intensifica l’operazione su Gaza, con blitz di truppe e tank all’interno della Striscia, anche se annunciano non si tratta ancora dell’invasione ufficiale. Hamas dal canto suo denuncia il tentativo di Israele di entrare nella Striscia e dopo l’ultimo raid, ha deciso di ritirare la proposta di sospensione temporanea del conflitto, annunciando di non voler più sedersi al tavolo dei negoziati di pace .

E anche dopo che la risoluzione dell’Onu approvata ieri sera per una tregua umanitaria - alla quale l’Italia si è astenuta perché “mancherebbe una chiara condanna degli attacchi di Hamas” - è stata respinta dalle due parti in causa, le Nazioni Uniti hanno accusato Israele e Hamas di crimini di guerra.

Intanto gli scontri continuano con il rischio di un’escalation. Seguiamo la diretta su cosa sta accadendo a Gaza. Si ricorda di aggiornare la pagina per non perdere le news sulla guerra.

Qatar, si valuta l’accordo sullo scambio di ostaggi

Il portavoce del ministro degli Esteri del Qatar ha fatto sapere che le parti coinvolte stanno valutando gli accordi per il rilascio degli ostaggi, lamentando però la gestione «caotica» di Hamas e il «gap sul numero».

Msf, la richiesta di cessare il fuoco

«Chiediamo un cessate il fuoco immediato per prevenire ulteriori morti a Gaza» è l’appello accorato di Medici senza frontiere, che chiede almeno una pausa necessaria al passaggio delle forniture umanitarie.

Volo speciale da Parigi per i carichi umanitari

Il ministro degli Affari esteri parigino ha informato che dalla capitale francese è partito un volo speciale per i carichi umanitari di emergenza per i civili a Gaza.

Trump, “ho tenuto il mondo al sicuro”

Donald Trump è intervenuto durante la conferenza di coalizione ebraica a Las Vegas, sostenendo che se fosse stato l’attuale presidente non ci sarebbero stati i problemi che affliggono gran parte del globo: la guerra in Ucraina, la guerra in Israele e perfino l’inflazione. Il tycoon ha dichiarato di aver «tenuto il mondo a sicuro» quando era al potere, spingendosi anche ad assicurare sulla giustizia per le vittime mietute da Hamas che «saranno vendicate anche oltre quello che state pensando».

Israele replica a Sinwar e addita il “terrorismo psicologico” di Hamas

Secondo il portavoce militare israeliano Daniel Hagari le proposte sullo scambio di ostaggi di Hamas non sono altro che “terrorismo psicologico per disseminare pressione e terrore nelle famiglie” e smentisce le dichiarazioni attribuite a Sinwar, che non sarebbe «in condizione di divulgare comunicati».

Hamas, pronti all’accordo

Hamas è pronta all’accordo immediato per il rilascio dei prigionieri, perlomeno secondo le dichiarazioni del capo Yahya Sinwar.

Esercito iraniano con «il dito sul grilletto»

Il comandante dell’esercito iraniano, Kioumars Heidari, durante una massiccia esercitazione ha avvertito «abbiamo il dito sul grilletto se minacciati».

Israele, “chi ci accusa di crimini di guerra è ipocrita e bugiardo”

Il presidente Netanyahu ha risposto alle accuse rivolte alle milizie israeliane, definendo l’esercito israeliano «il più morale del mondo» e mettendo in guardia gli alleati sulle conseguenze che avrebbe la sconfitta dell’Israele.

L’obbiettivo di Israele

Secondo quanto riportato da Skytg24, delle fonti qualificate avrebbero svelato l’obbiettivo nascosto di Israele: occupare una fascia di 2 km a Gaza. Il piano sarebbe cominciato proprio con l’attacco di ieri sera, come preparazione a un attacco più profondo.

Si rafforza l’attenzione sul terrorismo

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha affermato la necessità di rafforzare l’attenzione, sebbene sia già alta, per le minacce terroristiche.

Netanyahu sul coinvolgimento dell’Iran

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha parlato del coinvolgimento dell’Iran, confermando che il 90% dei finanziamenti a Hamas proviene da Teheran. Ha anche affermato di non poter parlare pubblicamente del ruolo del Paese nei fatti del 7 ottobre per questioni di sicurezza.

Gli Emirati contro le operazioni di terra

Gli Emirati arabi uniti hanno ribadito la preoccupazione per la crisi umanitaria, chiedendo di cessare il fuoco, condannando le operazioni di terra e il rischio in cui mettono i civili.

Israele, la seconda guerra di indipendenza

Il presidente Netanyahu ha dichiarato che quella in corso rappresenta la seconda guerra di indipendenza del Paese e sarà dura e lunga. Il ministro della Difesa Galliant ha aggiunto che il massimo impegno è concentrato sul tentativo di riportare a casa gli ostaggi e salvaguardare i civili.

Israele richiama i diplomatici dalla Turchia

Dopo l’annuncio del presidente Erdogan, pronto a dichiarare l’Israele criminale di guerra, il ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen ha ordinato il rientro dei diplomatici da Ankara.

Israele contro Musk: “faremo tutto per ostacolarlo”

Come detto, Elon Musk ha messo a disposizione delle Ong umanitarie a Gaza il sistema satellitare Starlink per consentire le comunicazioni, guadagnandosi lo scontento del ministro israeliano delle comunicazioni Shlomo Karhi, secondo qui questa iniziativa dovrebbe essere subordinata al rilascio degli ostaggi.

Fiep chiede cittadinanza onoraria per gli ostaggi a Gaza

Fiep, la Federazione italiana per l’ebraismo progressivo, ha chiesto la cittadinanza italiana onoraria per gli ostaggi a Gaza, bambini, anziani e donne in questo momento senza alcuna tutela.

Onu e Unione Europea accusate di inerzia

Matteo Renzi ha accusato l’Europa di non intervenire sulla guerra in Medio Oriente, senza tutelare la libertà d’Israele e dei bambini palestinesi «sotto ricatto» da Hamas. Gli Emirati arabi uniti hanno richiesto la riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu, che potrebbe riunirsi già domani. Il viceministro degli Affari esteri Edmondo Cirelli ha criticato la condotta dell’Onu sulla mancata condanna.

Lo “stallo” d’Israele, le possibilità per gli ostaggi

Hamas ha accusato Israele di star perdendo tempo prezioso per raggiungere un accordo sullo scambio di prigionieri, anche se si dice disposta a valutare intese parziali. Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha ribadito l’impegno a «ogni sforzo possibile» per salvare gli ostaggi, ma incontrando le famiglie dei rapiti ha spiegato che intende far più pressione su Hamas per avere più chance.

Bambina israeliana muore d’infarto a causa delle sirene

Una bambina israeliana, di appena 9 anni, è morta dopo aver accusato un’infarto a causa delle sirene di allarme per i razzi di Gaza. Lo ha fatto sapere l’ospedale Assuta, dove era stata ricoverata una settimana fa.

Hamas propone lo scambio tra i detenuti palestinesi e gli ostaggi

Hamas ha chiesto che vengano liberati tutti i palestinesi detenuti in Israele, offrendo in cambio la libertà degli ostaggi catturati. Un necessario «prezzo da pagare» secondo il portavoce Abu Obeida, che ha comunicato la proposta su Telegram.

Kyriat Ono e Holon colpite dai razzi, l’allerta ai giornalisti

I razzi provenienti da Gaza hanno colpito le città di Kyriat Ono e Holon nel centro dell’Israele, come riferito dal Times of Israel. Le forze di difesa israeliane hanno messo in allerta i cittadini di Gaza, esortandoli a evacuare il prima possibile verso Sud. L’esercito ha anche messo in allerta i reporter, ricordando loro che non possono garantirne la sicurezza.

Onu ed Egitto per la tregua umanitaria, la richiesta di cessare il fuoco

Joseph Borrell ha richiesto «una pausa nelle ostilità» per consentire l’arrivo degli aiuti umanitari a Gaza, evidenziando soprattutto l’elevato numero di civili, tra cui molti bambini, rimasti uccisi. D’accordo anche Abu Zeid, portavoce del ministero degli Esteri egiziano, che ha fornito la completa disponibilità del Paese, accusando Israele di ostacolare gli aiuti a Gaza.

Il presidente Abdel Fattah al Sisi ha parlato con il segretario delle Nazioni Unite Antonio Guterres, rincarando l’impegno dell’Egitto e chiedendo più sforzi per la tregua umanitaria. Guterres ha nuovamente invitato a cessare il fuoco, per ora invano.

Fermati sette autobus da Napoli diretti alla manifestazione per la Palestina

Sono stati fermati e perquisiti per circa due ore sette autobus di attivisti partiti da Napoli e diretti a Roma, per partecipare alla manifestazione nazionale per la Palestina. Secondo il comunicato, pubblicato proprio dagli stessi attivisti fermati nello svincolo Roma-Sud, sarebbero stati sequestrati solo alcuni cartelli, in quanto offensivi contro Netanyahu. Così, l’accusa di “censura preventiva”, che le Forze dell’Ordine rifiutano categoricamente.

Tel Aviv, ancora sirene per gli attacchi missilistici

Risuonano le sirene a Tel Aviv, ci fa sapere Haaretz, per nuovi attacchi missilistici da Gaza.

Erdogan si scaglia contro l’Occidente, “responsabile del massacro”

Il presidente turco è intervenuto durante la manifestazione a Istanbul in difesa dei cittadini palestinesi, pronunciando parole molto dure verso l’Occidente, accusandolo di essere «il principale responsabile del massacro» a Gaza. Secondo quanto riportato dalla Tass Recep Tayyp Erdogan avrebbe anche annunciato che il suo Paese è in procinto di dichiarare l’Israele criminale di guerra.

Israele: “contro Hamas fino a nuovi ordini”

L’operazione a Gaza contro Hamas continuerà “fino a che non saranno emessi nuovi ordini”. È questo ciò che ha annunciato il ministro della difesa Yoav Gallant secondo cui durante la notte del 27 ottobre si è entrati una “nuova fase della guerra”.

Onu, colpito il quartiere di Unifil in Libano

Il quartiere generale di Unifil (Forza di Interposizione in Libano delle Nazioni Unite) in Libano - dove si trovano circa un migliaio di soldati italiani, è stato colpito poco fa da almeno un colpo di artiglieria. Non ci sono state vittime. Fonti dell’intelligence militare libanese affermano che il proiettile, del calibro di 155 mm, è provenuto da Israele e ha colpito la base Onu di Naqura, a ridosso della Linea di demarcazione tra Libano e Israele. Ancora si invoca il rischio di un’escalation

L’allarme dell’Onu: con l’attacco a terra si rischia la morte di migliaia di civili

L’alto commissario Onu per i diritti umani, Volker Turk, ha ammonito circa i rischi di una operazione di terra condotta da Israele a Gaza: “Considerate le modalità con cui le operazioni militari sono state condotte fino a questo momento, nel contesto di un’occupazione che dura da 56 anni, suono il campanello d’allarme per le possibili catastrofiche conseguenze di operazioni a larga scala a Gaza e per la possibilità che altre migliaia di civili perdano la vita”.

Cisgiordania, colono israeliano uccide un palestinese

Continuano le violenze in Cisgiordania. A Sawiya presso Nablus il palestinese Bilal Abu Salah, 40 anni, è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco da un colono israeliano, mentre era intento alla raccolta delle olive con altri membri della sua famiglia nelle campagne non lontane dall’insediamento israeliano di Rechelim. L’uomo è stato “martirizzato davanti alla sua famiglia e ai bambini” ha dichiarato il sindaco di Sawiya, Mahmud Hassan. L’esercito israeliano non ha rilasciato commenti.

Iran, Pasdaran minaccia Usa

Il portavoce dei Guardiani della Rivoluzione iraniana - i Pasdaran - il generale di brigata Ramezan Sharif ha apertamente minacciato gli Stati Uniti: “Anche se alcune mani non sono in grado di raggiungere il regime sionista, le stesse mani possono colpire le basi americane che stanno guidando questa guerra”. Nel corso di una intervista all’emittente Al-Mayadeen, Sharif ha annunciato che d’ora in poi tutte le basi militari statunitensi e i voli “saranno monitorati con attenzione”.

Hamas prova a mobilitare le folle in Libano

Hamas sta tentando di mobilitare i cittadini in Libano. I media del Paese riferiscono, infatti, di un appello da parte dell’organizzazione palestinese di scendere in piazza domenica 29 ottobre nel centro di Beirut per sostenere la “resistenza” palestinese e “liberare le terre e i luoghi sacri”.

L’Anp lancia l’allarme: i bombardamenti uccidono “ogni speranza di sopravvivenza”

Un grido d’allarme giunge dal ministro della sanità dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) Mai Alkaila: il massiccio bombardamento israeliano su Gaza sta “uccidendo ogni speranza di sopravvivenza” dei feriti e le persone intrappolate sotto le macerie a Gaza.

Generale dei Marine rientra negli Stati Uniti: “A Gaza decisione esclusivamente israeliana

Il generale dei Marine Eric Smith ha dato notizia del rientro negli Stati Uniti del generale James Glynn, l’esperto di guerriglia urbana che era stato inviato nei giorni scorsi in Israele per “consigliare” le forze di difesa in previsione dell’operazione a Gaza. il generale Smith ha voluto chiarire però che quello che succederà nella Striscia di Gaza “è una decisione esclusivamente israeliana”.

Musk, garantirà internet alle Ong a Gaza

Elon Musk ha garantito che il sistema satellitare Starlink di SpaceX garantirà le connessioni internet alle ong umanitarie che operano a Gaza, dopo il blocco delle comunicazioni nella Striscia di Gaza.

Sirene per razzi da Gaza su Tel Aviv

Risuonano le sirene di allarme anti razzi da Gaza nel centro di Israele e nella zona di Tel Aviv. Lo ha fatto sapere l’esercito. In aria si sono sentite le esplosioni dell’intercettazione di razzi da parte dell’Iron Dome, al momento non sono giunte notizie di morti o feriti.

Sono 7.703 i morti a Gaza

È un bagno di Sangue a Gaza. Aumenta il bilancio delle vittime dall’inizio del conflitto con Israele. Secondo il ministero della Salute di Gaza, che è amministrata da Hamas, i morti sono ora 7.703, di questi oltre 2.000 sono i bambini che hanno perso la vita.

Hamas pronto a rilasciare ostaggi russi

Hamas ha ricevuto dal ministero degli Esteri della Russia un elenco dei cittadini russi che potrebbero essere presenti tra gli ostaggi. Hamas ha dichiarato che li sta cercando ed è “pronto a rilasciarli”, come affermato da Musa Abu Marzuk, capo del dipartimento per le relazioni estere di Hamas.

Egitto contro Israele: violata la risoluzione Onu a Gaza

L’Egitto, ha dichiarato il suo ministero degli Esteri, ritiene il governo israeliano “responsabile di aver violato la risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite”, approvata ieri sera che chiedeva un cessate il fuoco immediato e l’attuazione di una tregua umanitaria. Richiesta che Israele ha apertamente rifiutato.

Servizi di soccorso a Gaza: recuperati decine di corpi dalle macerie

Sono decine i cadaveri recuperati sotto le macerie nel nord della Striscia dopo la violenta ondata di bombardamenti di avvenuti nella notte. Lo hanno riferito i servizi di soccorso a Gaza, secondo cui i corpi sono stati portati all’ospedale di Beit Lahia, nel Nord dell’enclave.

Tajani, non si sa quando si potrà far uscire italiani da Gaza

Il vice prermier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha dichiarato che non è dato sapere quando sarà possibile far evacuare i 14 italiani dalla Striscia di Gaza: “Stiamo lavorando con gli americani, con gli egiziani, con gli israeliani per vedere come poterli recuperare”. Stando al ministro i 14 italiani dovrebbero uscire insieme ad altri cittadini internazionali, “un convoglio li andrà a recuperare” ha dichiarato Tajani al Tg2.

Caduti droni in Egitto, Al-sisi: “Attenzione all’espansione del conflitto”

Il presidente egiziano Al-sisi ha dichiarato che nella giornata di ieri, 27 ottobre, sarebbero caduti in Egitto dei droni. e ha dichiarato: “Il popolo deve essere rassicurato alla luce della situazione nella regione. L’Egitto continua a svolgere un ruolo positivo nelle trattative ma c’è il rischio di un’espansione regionale del conflitto”.

Israele colpisce il Libano

L’esercito israeliano dichiara di aver appena sventato un missile terra-aria lanciato dal Libano verso un drone israeliano. Stando alle dichiarazioni del portavoce militare israeliano, l’esercito, ora, starebbe attaccando in risposta il luogo da cui è partito il missile in Libano

L’Oms ha perso contatto con il personale a Gaza

Il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesu ha annunciato su X di aver perso i contatti con il personale a Gaza: “Non siamo ancora in contatto con il nostro personale e con le strutture sanitarie”, dichiarando di essere preoccupato per la loro sicurezza e lancia un appello: chi ha il potere di fare pressione per un cessate il fuoco agisca ora. “Le notizie di intensi bombardamenti a Gaza sono estremamente angoscianti. In queste circostanze non è possibile evacuare i pazienti, né trovare un riparo sicuro”. Inoltre il blackout rende impossibile alle ambulanze di raggiungere i feriti.

Rischio escalation, Iran: “Guerrafondai pagheranno conseguenze”

Il timore di un’escalation è sempre più concreta. Il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian avverte Israele: “I guerrafondai soffriranno sicuramente le conseguenze della continuazione della guerra a Gaza, che si tradurrà nell’espansione della guerra nella regione e nell’apertura di nuovi fronti contro Israele”. C’è il rischio di un’espansione del conflitto in Medio Oriente

Erdogan a Israele, “ponete fine a questa follia”

Il presidente turco Erdogan ha chiesto a Israele di “mettere fine a questa follia” e di fermare gli attacchi su Gaza. Lo riferisce l’agenzia turca Anadolu.

Israele, eliminato il comandante Forze navali di Hamas

L’esercito israeliano ha annunciato di aver ucciso anche il comandante delle Forze navali di Hamas della Brigata di Gaza city Ratib Abu Tzahiban. Secondo l’esercito Tzahiban avrebbe organizzato e diretto il tentativo di infiltrazione in Israele via mare degli “uomini-rana” dello scorso 24 ottobre. La Marina sta inoltre fornendo sostegno alle forze terrestri per l’incursione iniziata ieri sera.

Israele, raid su infrastrutture Hezbollah nella notte del 27 ottobre

Stando a quanto riferisce l’esercito israeliano, nella giornata di ieri 27 ottobre alcuni razzi sarebbero stati lanciati dal Libano verso i territori di Israele, ma sarebbero precipitati in Siria. E nella notte alcuni jet israeliani avrebbero colpito infrastrutture militari di Hezbollah in Libano.

Stati Uniti temono per una possibile escalation

Il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby ha dichiarato alla Cnn che l’amministrazione statunitense è “molto preoccupata” per una possibile escalation della guerra fra Israele e Hamas. Timori confermati anche dalle dichiarazioni del presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko, il quale ha affermato pubblicamente che “se Israele e i suoi alleati dovessero attaccare l’Iran potrebbe iniziare la terza guerra mondiale”.

Israele, ucciso capo aviazione di Hamas

L’esercito israeliano ha annunciato di aver ucciso il capo dell’aviazione di Hamas nella Striscia di Gaza: Atsam Abu Raffa. Raffa avrebbe guidato l’attacco in parapendio delle truppe miliziane di Hamas il 7 ottobre. La guida dell’aviazione avrebbe perso la vita questa notte durante il massiccio bombardamento avvenuto questa notte sulla Striscia di Gaza.

Sirene anti-razzi nelle aree di Israele vicino Gaza

L’esercito ha comunicato che hanno ripreso a suonare incessantemente le sirene d’allarme anti-razzi da Gaza nelle comunità israeliane attorno alla Striscia.

Hamas dichiara che non ci sarà alcun nessun negoziato

C’erano negoziati e anche sforzi politici per arrivare a una intesa”, spiega il portavoce di Hamas, Osama Hamdan, come riporta al Jazeera. Eppure, dopo l’ultimo raid a Gaza, la possibilità di un cessate il fuoco e di uno scambio prigionieri è lontana. Hamas rifiuta qualsiasi colloquio.

Israele rifiuta la richiesta di cessate fuoco

Il tweet di Lior Haiat, il portavoce del ministero degli Esteri israeliano, su X non lascia spazio a dubbi: Israele rifiuta la possibilità di un cessate il fuoco, definendo la richiesta dell’Assemblea generale dell’Onu “scandalosa”: “Israele respinge la richiesta di cessate il fuoco e continuerà ad agire per garantire la propria sicurezza e quella dei suoi cittadini”.

Usa, Jet militari hanno attaccato in Siria

Come riferisce una nota del Pentagono, ieri 27 ottobre, dei jet militari americani, su ordine di Joe Biden, hanno attaccato in Siria gruppi di militanti sostenuti dall’Iran che avevano colpito truppe Usa nel Paese e in Iraq all’indomani degli attentati del 7 ottobre in Israele.

Hamas chiede una tregua

Sembra che questa mattina Hamas abbia chiesto una tregua per qualche giorno, almeno stando all’agenzia palestinese Maan citata dall’agenzia russa Tass. Hamas avrebbe proposto uno scambio di prigionieri, chiedendo il rilascio dei suoi sostenitori che si trovano nelle carceri israeliane in cambio di 100 ostaggi israeliani detenuti nella Striscia di Gaza.

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# Guerra
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