Guerra Ucraina, è iniziata la controffensiva: cosa sta succedendo e possibili conseguenze

Alessandro Cipolla

5 Giugno 2023 - 09:54

Avrebbe preso il via la controffensiva dell’Ucraina con le autorità russe che parlano di attacchi di grande intensità in diverse località: ecco come può cambiare la guerra.

Guerra Ucraina, è iniziata la controffensiva: cosa sta succedendo e possibili conseguenze

La guerra in Ucraina sta entrando nella sua fase decisiva, con la controffensiva di Kiev che, dopo aver assunto nelle scorse settimane le sembianze dell’opera teatrale Aspettando Godot di Samuel Beckett, adesso sembrerebbe aver preso il via.

Nelle ultime ore infatti la Russia ha dato notizia di alcuni attacchi subiti in diversi punti del fronte: da Zaporizhzhia alla regione meridionale di Donetsk, senza dimenticare le incursioni dei “partigiani” anti-Putin nella regione russa di Belgorod.

Oggi sin dalle prime ore del mattino sono riprese le ostilità’ nell’area di Vremivka (nelle vicinanze di Zaporizhzhia ndr) iniziate ieri - ha affermato un funzionario russo locale -. Il nemico ha lanciato una forza ancora maggiore all’attacco rispetto a ieri, nel tentativo di sfondare le nostre difese in modo più organizzato”.

In contemporanea l’Ucraina avrebbe sferrato quindici attacchi aerei contro le forze russe, una sorta di novità visto che finora in questa guerra è stata Mosca a martellare le postazioni nemiche con massicci bombardamenti.

Stando a quanto fatto filtrare dal Cremlino, al momento il fronte dell’Armata russa sembrerebbe reggere anche se questo sarebbe soltanto l’inizio di una controffensiva che, nei piani di Volodymyr Zelensky, dovrebbe consentire all’Ucraina di riconquistare tutti i territori persi - Crimea compresa - da quando è iniziata questa guerra.

Ecco la controffensiva ucraina: come può cambiare la guerra

La controffensiva ucraina sarebbe iniziata ma sul suo successo sono tanti i dubbi in Occidente. In questi mesi infatti la Russia ha scavato centinaia di chilometri di trincee, posizionato lunghe file di denti di drago per impedire l’avanzata dei tank e ha ammassato circa 300.000 uomini - il doppio di quelli a disposizione di Kiev - lungo il fronte.

Senza un adeguato supporto aereo e armi a lunga gittata per colpire le retrovie e le linee di approvvigionamento, difficilmente le pur coriacee truppe ucraine potranno ribaltare le sorti di questa guerra.

La guerra in Ucraina non a caso sembrerebbe essere destinata ad andare incontro a un finale già scritto: il congelamento delle ostilità durante l’estate in stile coreano, con la Russia che manterrebbe i territori conquistati e Kiev invece otterrebbe la certezza di essere difesa dalla Nato in caso di un nuovo attacco di Mosca, mentre i tempi per un ingresso nell’Alleanza atlantica saranno più lunghi.

Prima però l’Ucraina con la sua controffensiva cercherà di strappare al nemico più città possibile: non sarebbe così un caso che uno dei primi attacchi è stato fatto a Zaporizhzhia dove, da mesi, i russi controllano quella che è la centrale nucleare più grande d’Europa.

La guerra così appare essere arrivata al suo bivio decisivo: se l’Ucraina dovesse riuscire a mettere in atto una efficace controffensiva allora la guerra potrebbe durare ancora a lungo e non sarebbe da escludersi una escalation nucleare, ma in caso di insuccesso allora a breve una conferenza di pace potrebbe riuscire a ottenere un cessate il fuoco che andrebbe a congelare il conflitto, permettendo anche all’Occidente di iniziare a dividersi quella torta da oltre 700 miliardi di dollari chiamata ricostruzione.

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