Hitler potrebbe davvero avere origini ebraiche come sostenuto dal ministro degli esteri russo? Secondo gli storici no, ecco perché.
Hitler aveva origine ebraiche, almeno secondo un titubante Sergej Lavrov, il ministro degli Esteri russo invitato a parlare sulla televisione italiana. È accaduto ieri (1° maggio 2022) nel programma Zona Bianca di Rete 4, oggi fortemente criticato per aver lasciato spazio alla propaganda russa, ma soprattutto averlo fatto senza un contraddittorio, neanche quello dell’intervistatore. Alla faccia della poca libertà di espressione.
Durante l’intervista il ministro degli Esteri russo avrebbe chiarito, più corretto dire “ribadito”, alcuni aspetti piuttosto controversi della guerra in Ucraina. Tra questi il motivo stesso della cosiddetta “operazione speciale” iniziata il 24 febbraio 2022: la volontà di denazificare il Paese. Proprio per rispondere ai dubbi sull’intento denazificatore in un Paese con un presidente di origine ebraiche, Lavrov avrebbe affermato che “anche Hitler aveva origini ebraiche”.
Tale dichiarazione sulle origine ebraiche di Hitler non è solo un “terribile errore storico”, come lo ha definito il ministro degli Affari Esteri Yair Lapid, ma è persino un nuovo tentativo di riscrivere la storia sul modello dei Protocolli dei Savi di Sion, il falso storico creato dalla Russia zarista. La presidente della comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello, ha criticato l’intervistatore per non essersi opposto alla menzogna pronunciata e commentato le affermazioni di Lavrov come deliranti e pericolose.
Il falso mito storico della presunta origine ebraica di Hitler è molto diffuso e nei discorsi da bar viene più volte usato come presupposto per giustificare le operazioni militari contro l’Ucraina. Il dubbio sull’origine ebraica deriverebbe da una remota possibilità che il nonno di Hitler fosse ebreo. Tale ipotesi, non supportata da prove, è un classico esempio dell’effetto Mandela, ovvero un ricordo non autentico.
Hitler (non) aveva origini ebraiche: da dove nasce la leggenda
No, Hitler non aveva origine ebraiche. La leggenda delle presunte origini ebraiche di Adolf Hitler sono datate 1930. La diceria sarebbe stata, nel corso degli anni al potere di Hitler, alimentata da giornali stranieri, quali il London Daily Mail. Circolava inoltre la fotografia di una lapide, proveniente dal cimitero di Bucarest, nella quale comparivano iscrizioni in ebraico e il nome di Adolf Hitler.
Tanto si era diffusa la voce, che lo stesso dittatore richiese la costruzione del suo albero genealogico (fig. 1) per venirne a capo. La ricerca fu affidata a Hans Frank - in futuro governatore della Polonia responsabile della distruzione del ghetto di Varsavia, processato a Norimberga e condannato a morte - avvocato del Führer.
Lo stesso Hans Frank affermò sia la possibilità che l’improbabilità dei risultati ottenuti dalla sua ricerca, ovvero la presunta origine ebraica di Hitler. Secondo la ricostruzione della “famiglia Hitler”, il padre del Führer potrebbe essere nato da un rapporto non consensuale tra Maria Schicklgruber e Leopold Frankenberge, quest’ultimo erede della famiglia ebrea per la quale Maria lavorava.
Perché Hitler non è per metà di origine ebraico
La teoria dell’origine ebraica di Hitler deriverebbe tutta dalle memorie e dalle ricerche del suo avvocato. L’attendibilità è per tanto bassa. Infatti, secondo lo storico Richard Evans, non esiste nessuna prova del fatto che la nonna di Hitler sia mai stata in servizio dalla famiglia ebrea chiamata Frankenberger a Graz. Una famiglia Frankenberger in città era presente, ma non era ebrea. Lo conferma anche un altro storico, Nikolaus von Preradovich, che spiega come, dal momento dell’espulsione degli ebrei dalla regione della Stiria nel XV secolo, nessuna famiglia di origine ebraiche era rimasta a vivere a Graz.
Una prova va infine citata, soprattutto per la maggior correttezza nell’indagine, ovvero lo studio condotto sui parenti di Hitler. Vennero testati i campioni di DNA di 39 parenti del dittatore, con il risultato che:
Un cromosoma chiamato aplogruppo E1b1b1 che è apparso nei campioni [di Hitler] è raro nell’Europa occidentale e si trova più comunemente nei berberi del Marocco , Algeria e Tunisia , così come tra gli ebrei ashkenaziti e sefarditi [...] Aplogruppo E1b1b1, che rappresenta circa dal 18 al 20% degli ashkenaziti e dall’8,6% al 30% dei sefarditiI cromosomi Y, sembra essere uno dei principali lignaggi fondatori della popolazione ebraica.
Seppur con contorni più autorevoli, visto che gli studi sono di natura scientifica, il risultato della ricerca è stato considerato inconcludente.
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