I lavori meno pagati al mondo: la classifica

Isabella Policarpio

04/08/2021

Quali sono i lavori meno retribuiti nel mondo e in Italia? I settori dove si guadagna di meno.

I lavori meno pagati al mondo: la classifica

Lavori meno pagati, nel mondo e in Italia sono moltissimi, tanto che in alcune ipotesi è giusto parlare di “schiavitù legalizzata”.
Le occupazioni che offrono minori possibilità di guadagno sono quelle agricole, dell’assistenza agli anziani e della ristorazione; qui - oltre a paghe orarie misere - si aggiunge la piaga dello sfruttamento del lavoro nero, vale a dire zero tutele sanitarie, assicurative e possibilità di essere licenziati da un giorno all’altro.

Vi sono lavori in cui parlare di “minimo salariale” sembra utopico, con orari impensabili e paghe che assicurano soltanto la sopravvivenza (e talvolta nemmeno quella).

In Italia e nel mondo, ecco la classifica dei lavori meno pagati.

Lavori meno pagati nel mondo

Sono tanti i lavori poco pagati, spesso pericolosi, stressanti e ripetitivi. A livello mondiale gli stipendi più bassi si registrano tra gli operai, soprattutto quelli del settore tessile e calzaturiero che, nonostante l’orario prolungato e il contatto con agenti poco salutari, riescono a malapena a sopravvivere. Pensiamo a Cina, Bangladesh e ai Paesi africani dove si sono stabilite le multinazionali.

Gli operai nello zolfo non hanno una vita più facile, nonostante sia un lavoro particolarmente faticoso e pericoloso: bisogna estrarre lo zolfo dai vulcani o altre fonti di calore naturale e trasportarlo - a mano o con carrucole - per lunghi tragitti. La paga dipende dal peso trasportato alla fine della giornata (pochi centesimi al grammo).

Seguono gli agricoltori. In tutto il mondo questo è uno dei lavori meno retribuiti e con più sfruttamento. Per una intera giornata lavorativa, in molti Stati i contadini guadagnano pochi centesimi, come in Senegal, e in Italia raramente superano i 5 euro l’ora.

Retribuzioni bassissime anche per i minatori, nonostante rischino la salute e la vita, e per gli addetti alle pulizie, soprattutto nel sud est asiatico.

Ecco una classifica esemplificativa dei lavori meno pagati:

  • operati tessili
  • settore agricolo e minerario
  • hotel, pulizie e ristorazione
  • attività domestiche

Qual è il lavoro meno pagato in Italia?

Sappiamo che i laureati italiani, rispetto ai colleghi europei, in media guadagnano meno (28mila euro l’anno circa), insieme a spagnoli e polacchi, ma a stare peggio sono i lavoratori con titoli di studio inferiori.

Anche in Italia si confermano nella classifica dei lavori meno retribuiti gli impiegati nell’agricoltura dove, soprattutto nelle Regioni del sud Italia, si fa ancora largo uso del caporalato, con paghe orarie che non superano i 2,30 euro.
Non va meglio per le o i badanti, quasi mai assunti con contratti regolari, che faticano a raggiungere i 900 euro mensili per orari full time (la media nazionale si aggira tra 500 e 600 euro al mese).

Si confermano tra i meno pagati in Italia, come nel resto del mondo, gli impiegati nel settore della ristorazione; stando ai dati, meno del 30,98% ha una paga minima legale. Infatti lavapiatti, facchini, addetti alle pulizie negli alberghi e camerieri (soprattutto gli stagionali) - nonostante le 12-13 ore di lavoro giornaliere - difficilmente superano i 1.100 euro mensili.

E che dire del fenomeno mai affrontano di petto dei tirocini non retribuiti? Spesso giovani neolaureati o neodiplomati vengono sfruttati gratuitamente o dietro compensi minimi, quasi simbolici, senza godere della “formazione” promessa. Per molti questa è una forma di sfruttamento legalizzata.

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