La minaccia di incarcerare Trump non è stata messa in atto. Il giudice si è limitato ad imporre un’altra sanzione di 10 mila dollari che i legali di Trump hanno già pagato. Ecco cosa è successo.
“Nell’attuale teso clima politico le menzogne incendiarie possono scaturire pericoli di sicurezza e persino peggio”. Con queste parole il giudice Arthur Engoron ammoniva i legali di Donald Trump mentre presiedeva il caso giudiziario sui reati finanziari e fiscali dell’ex presidente. Engoron ha continuato chiedendo retoricamente perché non dovrebbe imporre “ulteriori severe sanzioni o forse mettere” il loro assistito in carcere. Si tratta di un caso civile ma l’ex presidente aveva violato il bavaglio impostogli dal giudice che gli impediva di attaccare il personale della magistratura.
La minaccia di incarcerare Trump non è stata messa in atto. Engoron si è limitato ad imporre un’altra sanzione di 10 mila dollari che i legali di Trump hanno già pagato. L’ammonimento di Engoron, però, non ha posto fine agli attacchi incendiari sul giudice stesso e i suoi collaboratori, che Trump attribuisce alla fine dei conti al suo avversario politico Joe Biden.
Se Engoron sembrava serio ad aumentare la posta per tenere a bada Trump, nelle recenti testimonianze si è comportato come un agnellino. Rispondendo sotto giuramento alle domande degli avvocati dello Stato di New York, Trump ha usato l’occasione per fare comizi politici nell’aula presieduta da Engoron. Il togato lo ha notato e ha ammonito parecchie volte l’ex presidente-testimone di limitarsi a rispondere alle domande in maniera concisa. Trump però non ha obbedito e alla fine il giudice ha ceduto esortando Christopher Kise, uno dei legali dell’accusato, di controllare l’ex presidente. In effetti, la minaccia di mettere Trump in carcere non è stata messa in atto anche se un accusato normale avrebbe pagato serie conseguenze, incluso il carcere. [...]
Accedi ai contenuti riservati
Navighi con pubblicità ridotta
Ottieni sconti su prodotti e servizi
Disdici quando vuoi
Sei già iscritto? Clicca qui
© RIPRODUZIONE RISERVATA