La questione dell’immigrazione continua a rimanere senza soluzioni: da George Bush figlio, a Obama e Trump, il Congresso non ha potuto trovare terreno comune per riformare le leggi sull’immigrazione.
“Sono stato informato che ho le mani legate”. Così Joe Biden mentre risponde alle domande dei giornalisti sulla sua retromarcia per una piccola aggiunta di costruzione del muro al confine col Messico. L’attuale inquilino alla Casa Bianca ha spiegato che i 32 chilometri programmati di muro non saranno efficaci a fermare gli ingressi. Ciononostante, i fondi erano stati stanziati dal governo precedente, e Biden, senza convincere quasi nessuno, ha elaborato che non aveva scelta.
Nella campagna elettorale del 2020 Biden si era allontanato da Trump promettendo di non costruire nemmeno un centimetro di muro al confine. L’allora candidato Biden si voleva distinguere dall’aspra politica del suo avversario che era stata caratterizzata dal bando agli ingressi da parecchi paesi musulmani e la separazione delle famiglie dei migranti fermati al confine. Queste politiche di Trump erano state criticate per la loro discriminazione e l’assoluta di mancanza di umanità. Gli ingressi sempre costanti dal confine col Messico e la retorica repubblicana “dell’invasione” dei migranti hanno spinto Biden a tentare alcune mosse che però hanno prodotto risultati insoddisfacenti. Il 46esimo presidente non è riuscito a soddisfare né i repubblicani, né i democratici di sinistra, e nemmeno gli americani in generale. Negli ultimi 3 anni, 6 milioni di individui sono stati arrestati al confine col Messico. La maggioranza di loro sono stati poi rilasciati mentre aspettano le lentissime procedure giudiziarie che determinerebbero gli esiti delle loro richieste di asilo.
I repubblicani hanno condotto una costante e aspra campagna attaccando Biden per la sua incapacità di risolvere la situazione. Un recentissimo sondaggio della Marquette Law School ci informa che solo il 27 percento degli americani voterebbe per l’attuale presidente sulla questione dei migranti. La mano dura di Trump sembra prevalere. L’ex presidente sconfiggerebbe Biden con un margine del 23 percento.
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