L’erede che per successione acquisisce una casa deve versare l’Imu? La risposta non è così scontata, perchè a volte l’imposta non è dovuta.
L’Imu si versa sull’eredità? Acquisire un immobile per successione non significa automaticamente dover versare l’Imu. Vediamo in quali casi l’imposta non è dovuta in questo articolo in cui illustriamo le diverse casistiche.
L’Imu è un’imposta a livello locale che sono chiamati a versare tutti coloro che detengono un titolo di proprietà su un immobile. L’imposta non si versa sulla prima casa non di lusso e in alcuni casi sono previste esenzioni e riduzioni. I soggetti passivi di Imu (coloro che devono versarla) sono i proprietari dell’immobile, gli eventuali usufruttuari e i comodatari. Non sempre, quindi, l’obbligo di pagamento grava sul proprietario.
Se si è chiamati alla successione per degli immobili e si accetta l’eredità, i beni fondiari diventano una proprietà e, di fatto l’Imu è dovuta. Cosa accade, però, se l’eredità si rinuncia? Scopriamolo.
La successione non stabilisce gli eredi
La dichiarazione di successione deve essere aperta entro 12 mesi dal decesso del familiare. Con l’apertura della successione tutti i soggetti menzionati nel testamento vengono individuati come chiamati all’eredità, insieme agli eredi legittimi, ma non è con l’apertura della successione che si acquisisce la qualità di erede.
Infatti, anche successivamente all’apertura della successione il chiamato all’eredità può decidere di non accettare il patrimonio del lascito. L’accettazione dell’eredità fa diventare eredi, ma va ricordato che il chiamato all’eredità ha tempo 10 anni per accettare o rifiutare il patrimonio.
Il problema principale è che l’Agenzia delle Entrate comunica ai Comuni i dati degli aventi diritto all’eredità e in questo modo la dichiarazione Imu da presentare in questi casi non è necessaria. La procedura sarebbe ottima se tutti i chiamati all’eredità la accettassero, ma diventa un problema nel caso qualcuno decidesse di non accettare o di rinunciare.
Imu non dovuta in caso di rinuncia all’eredità
Il Comune, sulla base dei dati catastali trasmessi dall’Agenzia delle Entrate, potrebbe rivalersi sui chiamati all’eredità per il pagamento dell’Imu, senza tenere conto di chi ha accettato e di chi ha rinunciato (o ha intenzione di rinunciare) all’eredità.
L’ordinanza 21006 del 22 luglio 2021 a tal proposito chiarisce un aspetto fondamentale:
per effetto della rinuncia all’eredità - che non a caso non può essere fatta sotto condizione o a termine o solo per parte (art. 520 c.c.) - il rinunciante «è considerato come se non vi fosse mai stato chiamato».
Nell’ordinanza si legge anche che:
il chiamato all’eredità, che non abbia accettato e che vi rinunci, non può essere considerato in alcun modo titolare della soggettività passiva rispetto ai debiti del de cuius, neanche in ambito tributario.
e ancora:
«Il chiamato all’eredità, che abbia ad essa validamente rinunciato, non risponde dei debiti tributari del»de cuius«, neppure per il periodo intercorrente tra l’apertura della successione e la rinuncia, neanche se risulti tra i successibili»ex lege«o abbia presentato la dichiarazione di successione (che non costituisce accettazione), in quanto, avendo la rinuncia effetto retroattivo ex art. 521 c.c., egli è considerato come mai chiamato alla successione e non deve più essere annoverato tra i successibili».
Rinunciando all’eredità, quindi, il chiamato non è tenuto neanche al pagamento dell’Imu dall’apertura della successione alla rinuncia all’eredità, perché la rinuncia è retroattiva.
Altri casi in cui non si paga l’Imu sull’immobile ereditato
Non sempre è automatico il dover pagare l’Imu sull’immobile ereditato. Supponiamo, infatti, che un figli viva con il padre. Alla morte del genitore il figlio eredita la casa in cui hanno sempre vissuto e in cui ha la residenza. Essendo l’immobile ereditato abitazione principale dell’erede, l’Imu non grava sull’immobile.
Allo stesso modo se l’erede che acquisisce per successione l’immobile vi trasferisce la sua residenza (perché magari vive in affitto), l’Imu non è dovuta. L’imposta sulla casa ereditata deve essere versata solo nel caso che l’immobile in questione sia diverso dall’abitazione principale di chi ne acquisisce la proprietà per successione.
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