Russia: l’inflazione e gli altri guai per l’economia

Violetta Silvestri

2 Aprile 2021 - 12:07

L’economia in Russia lotta per riprendersi dai guai della pandemia. Sono diversi, comunque, gli ostacoli per la ripresa nella nazione di Putin: dall’inflazione ai vaccini molto lenti.

Russia: l’inflazione e gli altri guai per l’economia

Qual è la situazione dell’economia nella Russia di Putin?

Apparentemente ci sono segnali di una lieve ripresa dallo shock pandemico: nel quarto trimestre 2020 la contrazione si è allentata, anche grazie alla decisione di Putin di non imporre un secondo blocco nazionale.

Il PIL è diminuito solo dell’1,8% rispetto a stime del 2,2%.

L’economia del più grande esportatore di energia è davvero in buona salute? Cosa sta succedendo davvero in Russia.

Russia: quale ripresa economica?

Ci sono diversi fattori che hanno permesso alla Russia di evidenziare una contrazione minore rispetto ad altri Stati, pur nella piena crisi da Covid.

Innanzitutto, la Russia ha imposto restrizioni più leggere dopo il lockdown iniziale. In più, il suo settore dei servizi (quello maggiormente colpito dalla crisi) è relativamente piccolo come quota della produzione.

E poi c’è l’effetto petrolio: agli attuali prezzi del greggio, l’economia potrebbe espandersi di circa il 2,5% quest’anno, secondo Alexandra Suslina, specialista di bilancio presso l’Economic Expert Group, un think tank di Mosca.

Da sottolineare, che proprio nel mese di marzo la produzione petrolifera russa è aumentata. Secondo il vice primo ministro Alexander Novak, la Russia dovrebbe incrementare l’erogazione in modo uniforme per un totale di 114.000 barili al giorno a maggio-luglio. Ciò consentirà alla nazione di raggiungere la propria quota di produzione secondo il programma originale OPEC + stabilito lo scorso anno.

Inflazione e vaccini: i guai dell’economia russa

La Russia di Putin sta manifestando comunque ombre non trascurabili per l’economia del Paese.

La debolezza del rublo e l’aumento dell’inflazione stanno esercitando ulteriori pressioni sul deterioramento del tenore di vita dei russi.

I redditi reali disponibili sono ancora circa il 10% al di sotto dei livelli raggiunti prima dell’annessione della Crimea nel 2014, che ha innescato le sanzioni internazionali.

Il Governo ha fatto ricorso al controllo dei prezzi su alcuni prodotti alimentari di base per cercare di contenere l’inflazione, che è aumentata a febbraio al ritmo più veloce dal 2016.

La crescita dei prezzi al consumo ha raggiunto il 5,8% al 15 marzo, secondo le stime della banca centrale.

Mentre i Paesi in tutta Europa vivono la terza ondata di Covid-19, spingendo alcuni Governi verso nuovi blocchi, la Russia continua ad allentare le restrizioni con i casi registrati in diminuzione.

A gravare sull’incertezza, però, è la campagna ufficiale per incoraggiare la vaccinazione di massa, che finora ha prodotto poca risposta da parte dell’opinione pubblica.

Nonostante Putin abbia ordinato l’inizio del programma a dicembre, solo il 4,3% circa delle persone in Russia ha avuto una prima dose di vaccino, rispetto all’11% in Turchia, quasi il 30% negli Stati Uniti e quasi il 50% nel Regno Unito.

La vaccinazione così debole in Russia potrebbe minare in modo profondo la ripresa economica.

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