L’ipoteca sulla casa è un diritto di garanzia reale, ed è quindi apprezzata dai creditore. Ma conviene al debitore? Come funziona?
Quando si parla di ipoteca sulla casa, il primo pensiero di molti va al mutuo. In questo caso, spiegato in maniera molto semplice, viene chiesto un prestito a un istituto di credito, con lo scopo di acquistare un immobile. L’immobile in questione svolge il ruolo di garanzia, mentre il soggetto debitore ripaga quanto dovuto.
La casa è quindi stata ipotecata, avendo la funzione di garanzia reale, tutelando la parte creditrice nel caso in cui il debitore non volesse o non potesse pagare.
Esistono diverse tipologie di ipoteche, e perché siano possibili è necessario che si verifichino alcune situazioni. È richiesta, per esempio, una valutazione dell’immobile. Quali sono le altre regole, e quando può venire ipotecato un immobile? Come si cancella un’ipoteca sulla casa?
Cos’è l’ipoteca sulla casa
Come accennato, l’ipoteca è un diritto disponibile ai creditori, che possono iscriverla su una serie di immobili. Viene definita un “diritto reale di garanzia”, poiché in questo modo il creditore, nel caso in cui il debitore non pagasse, godrà del diritto di prelazione sull’immobile. Questo significa che potrà rifarsi sulla casa, per rientrare in possesso di quanto prestato.
In pratica, l’ipoteca sulla casa serve come garanzia che il debitore onori il debito contratto.
Detto questo, al contrario di quanto accade con il pegno, l’ipoteca non prevede che l’immobile rimanga in possesso dell’ente creditore fino al pagamento del debito. Al contrario, chi ipoteca una casa continuerà a vivere e a utilizzarla come preferisce, e solo nel momento in cui dovessero esserci problemi con i pagamenti, potrebbe perdere il diritto di utilizzo.
Oltre a questo tipo di ipoteca, in cui è necessario il consenso di entrambe le parti, ne esistono altre due tipologie.
Bisogna anche ricordare che per poter ipotecare un immobile, è necessario procedere con la trascrizione dell’ipoteca nei Pubblici Registri.
Le tipologie di ipoteca
Per la legge italiana esistono tre diversi tipi di ipoteca.
- Legale, è un tipo di ipoteca prevista dall’articolo 2817 del codice civile, quando il creditore necessita di essere tutelato da una garanzia reale e forte.
- Giudiziale. Viene decisa da un giudice ed è prevista quando un creditore deve rivalersi sul debitore, condannandolo a risarcire danni o ripagare debiti.
- Volontaria, che è quella più comune. In questo caso il debitore e il creditore, tramite atto pubblico o scrittura privata, si accordano perché un immobile venga ipotecato come garanzia.
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Conseguenze dell’ipoteca sulla casa
Chi acquista una casa tramite mutuo, andrà a ipotecare l’immobile in questione. Di per sé, finché si pagano le rate, non ci sono conseguenze sulla casa.
Nel momento in cui, invece, non si dovessero più versare le rate dovute, l’istituto bancario potrà utilizzare la casa ipotecata per rientrare di quanto perso.
Questo non significa che l’immobile diventa della banca. Bensì, verrà messo all’asta.
Prima di arrivare a questa situazione, comunque, gli istituti tendono a muoversi per altre vie. Una casa ipotecata non viene mai messa all’asta al mancato pagamento di una sola rata. Infatti è necessario dimostrare il mancato pagamento di almeno 18 rate.
Si possono fare più ipoteche?
È possibile fare più ipoteche su uno stesso immobile. In questo caso quelle iscritte per ultime verranno considerate di grado superiore, e quelle più vecchie dovranno essere soddisfatte in via preferenziale rispetto a quelle più nuove.
Chiedere un ipoteca sulla casa: come funziona?
Acquistare un immobile senza bisogno di un prestito da parte di terzi non è facile. Attualmente, per questo, è comune rivolgersi a una banca per un mutuo, ipotecando la casa. Generalmente si tratta di una scelta conveniente, che permette di ricevere una somma pari all’80% dell’acquisto. Il motivo è la variabilità del mercato immobiliare, che potrà far salire il valore della casa, così come farlo scendere.
In generale, quando si chiede un’ipoteca, il processo da seguire è:
- perizia da parte di un esperto;
- stipula del contratto attraverso il notaio;
- erogazione del prestito da parte della banca;
- trascrizione dell’ipoteca nei pubblici registri, operazione che viene svolta sempre dal notaio. L’ipoteca diventa operativa entro 10 giorni dopo l’iscrizione nei pubblici registri.
È sempre necessaria le presenza di un notaio e una perizia preventiva. Una volta fatto, bisogna ricordare che generalmente l’iscrizione nei registri pubblici avviene per un valore superiore di circa la metà di quello del credito garantito. Questo, sempre per proteggere gli interessi dell’istituo di credito.
Quando conviene l’ipoteca sulla casa?
L’ipoteca sulla casa, salvo casi particolari, è una scelta comune e conveniente per entrambe le parti. La banca infatti potrà contare su una garanzia sicura, e sarà più propensa a elargire il prestito. D’altro canto, la parte debitrice può sempre usufruire della casa, e le rate sono generalmente ideate per essere il più pratiche possibile.
Si tratta di un’opzione valida per coloro che hanno un lavoro stabile, con uno stipendio e una posizione sicura. In questo modo si ha la certezza di poter pagare sempre le rate.
Può anche essere una buona scelta per chi desidera aprire o allargare la propria impresa, o investire sul futuro. Grazie alla garanzia dell’immobile, la banca elargirà più facilmente somme maggiori. In questo caso però è importante avere un buon business plan da poter presentare assieme alla richiesta di prestito, a sostegno della propria idea.
Data la possibilità di continuare a utilizzare i propri immobili ipotecati, e il fatto che è necessario saltare almeno 18 pagamenti prima che la banca possa mettere all’asta la casa, utilizzare l’ipoteca è una scelta comune e abbastanza conveniente e sicura. Tuttavia, come per ogni altro tipo di prestito, sono sempre presenti dei rischi.
L’ipoteca, a seconda della situazione, può anche essere obbligatoria quando si chiede un prestito. Dato il suo ruolo di garanzia, infatti, le banche possono richiedere che venga ipotecata la casa, in particolare a fronte di prestiti importanti.
Quando vengono mancati più pagamenti, infatti, si può perdere l’immobile ipotecato. Questo ha conseguenze negative diverse, a seconda che sia la prima casa, la seconda, o un locale commerciale, per esempio.
L’effettiva convenienza dell’ipoteca sulla casa quindi dipende anche dalle proprie possibilità e situazione.
Verificare la presenza di ipoteca sulla casa
Quando si acquista una casa, è bene informarsi riguardo alla presenza di eventuali ipoteche. Questo può essere fatto semplicemente attraverso una visura ipotecaria. Il documento viene rilasciato dall’Agenzia delle Entrate, attraverso l’Ufficio di Pubblicità Immobiliare.
Cancellare l’ipoteca
Cancellare l’ipoteca significa aggiornare i dati sui registri pubblici, togliendo il vincolo di garanzia dall’immobile. Questa operazione viene svolta dal notaio, ma la sua richiesta può essere avanzata solo alla totale estinzione del mutuo.
Quando avviene, è l’istituto di credito a inviare direttamente una certificazione che attesta la sua approvazione per la cancellazione dell’ipoteca. La comunicazione viene inviata via PEC o raccomandata A/R a chi di dovere.
Una volta fatto, la banca non potrà più vantare alcun diritto sull’immobile. È bene ricordare che non è possibile cancellare l’ipoteca senza aver prima estinto il debito.
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