Dopo quasi un anno l’Agenzia delle Entrate fornisce le prime istruzioni per l’Isee senza titoli di stato e buoni fruttiferi. Vediamo le novità.
Con quasi un anno di ritardo arrivano le prime istruzioni operative per escludere dall’Isee i buoni fruttiferi, i titoli di Stato e i libretti di risparmio postale. I cittadini aspettavano le istruzioni al riguardo da gennaio 2024, quando è entrata in vigore la Legge di Bilancio 2024.
Le prime istruzioni operative che l’Agenzia delle Entrate fornisce, però, sono quelle per gli operatori finanziari che sono tenuti a fornire tramite comunicazione del controvalore dei titoli posseduti dalle persone fisiche entro i 50.000 euro.
L’Isee è uno strumento che serve a valutare la condizione economica di un nucleo familiare per stabilire se lo stesso o un soggetto componente ha diritto ad agevolazioni o bonus.
Per il calcolo dell’Isee è necessario fornire una serie di documenti che riguardano i patrimoni mobiliari e immobiliari di ogni componente del nucleo familiare.
La Legge di Bilancio 2024 ha previsto l’esclusione dal’Isee dei titoli di Stato e tutti gli altri prodotti finanziari a garanzia Statale. Una novità piuttosto importante che prometteva di abbassare il calcolo dell’Isee non solo sottraendo i Btp, ma anche i buoni fruttiferi postali e i libretti postali per importi fino a 50.000 euro.
L’Inps con il messaggio 165 dello scorso 12 gennaio ha chiarito che la novità non sarebbe stata immediata poiché necessita di una modifica del regolamento dell’Isee (per il quale occorre un apposito decreto attuativo).
L’Isee rinnovato per il 2024, quindi, non ha recepito la novità in questione e ha continuato a produrre un valore con un calcolo che tiene in considerazione l’intero patrimonio mobliare che comprende anche Btp, buoni fruttiferi e libretti postali posseduti al 31 dicembre 2022.
Il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate per l’Isee
Con il provvedimento 398752 del 31 ottobre 2024 l’Agenzia delle Entrate prevede che gli operatori finanziari sono tenuti a comunicare i titoli in possesso delle persone fisiche e il riferimento è a quelli nel limite dei 50.000 euro. Questi dati, comunicati dagli operatori finanziari, poi, confluiranno direttamente nella DSU precompilata per la determinazione dell’Isee.
Il nuovo provvedimento rappresenta un passo avanti per quel che riguarda l’Isee senza titoli di stato, libretti postali e buoni fruttiferi. L’adeguamento, in ogni caso, non sarà possibile per l’Isee 2024 (visto che ci si sta muovendo alla fine dell’anno) ma potrebbe facilitare il controllo delle dichiarazioni Isee 2025.
L’applicazione della norma, in ogni caso, non appare prossima visto che richiede altri passaggi abbastanza importanti come un decreto attuativo che aggiorni il regolamento dell’Isee. Basti pensare che per il 2024 le risorse che erano destinate all’esclusione dall’Isee di titoli di stato e buoni fruttiferi sono state destinate parzialmente alla copertura del bonus Natale. Si spera che le vera applicazioni operative sull’Isee vedano la luce nel 2025 per fare in modo di adeguare il valore dell’indicatore economico alle novità previste dalla Legge di Bilancio di quest’anno.
Da considerare, inoltre, che la Legge di Bilancio 2025 prevede ulteriori esclusioni dall’Isee (ad esempio il valore dell’assegno unico per il diritto al bonus nido).
Cosa dovrebbe essere escluso dall’Isee?
La Legge di Bilancio di quest’anno prevede l’esclusione dal calcolo Isee dei prodotti finanziari di raccolta del risparmio con obbligo di rimborso assistito dalla garanzia dello Stato.
I prodotti che, quindi, dovrebbero uscire dal calcolo dell’Isee (nel limite dei 50.000 euro) sono:
- Bot;
- Ctz;
- Btp;
- Cct;
- buoni fruttiferi postali;
- libretti di risparmio postale.
Il possesso di questi titoli di investimento, fino a 50.000 euro, non dovrebbero avere rilevanza nel calcolo Isee, ma per l’entrata in vigore della novità bisogna attendere un apposito provvedimento.
Quando il decreto attuativo per l’esclusione dall’Isee?
Per attuare quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2024, i nuclei familiari interessati saranno costretti a presentare una nuova DSU che escluda quanto previsto dalla manovra. Lo scorso 19 aprile il MEF ha trasmesso le modifiche al regolamento dell’Isee prevedendo anche l’attuazione dei titoli di Stato con valore complessivo fino a 50.000 euro.
Il Garante per la protezione dei dati personali, in merito, ha espresso
parere favorevole sullo schema di decreto in esame, in ragione della conformità
Ora si attende, quindi, il decreto attuativo per escludere dall’Isee i prodotti finanziari a garanzia statale che dovrebbe arrivare a breve.
Da quanto affermato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze l’applicazione comprenderà anche i nuovi Btp Valore collocati a fine febbraio 2024. A tal proposito il Mef ha risposto alle richieste di molti possibili investitori italiani che si domandavano che se anche il Btp Valore sarebbe stato escluso dall’Isee, nel seguente modo:
L’ultima legge di bilancio ha escluso i titoli di Stato e altri prodotti finanziari garantiti dello Stato, fino a un limite massimo di 50 mila euro complessivi, dal calcolo dell’indicatore ISEE. La risposta è quindi affermativa, nei limiti citati e con riferimento al valore nominale posseduto del BTP Valore e degli altri prodotti finanziari garantiti dello Stato. Con il completamento dell’iter di attuazione della misura, che è stato avviato e si concluderà nei prossimi mesi con l’emanazione di modifiche all’apposito DPCM 159/2013, sarà quindi possibile escludere anche questa terza emissione del BTP Valore (fino ad un massimo cumulato di 50.000 euro) dal calcolo dell’ISEE corrente dal 2025 e dal calcolo dell’ISEE ordinario dal 2026
La novità andrà a cambiare la determinazione del calcolo Isee equiparando, di fatto, chi ha questa tipologia di risparmi con chi non possiede nulla. Ma cosa fare se si è già rinnovato l’Isee? Come si applica la novità?
Cosa fare per escludere buoni fruttiferi e libretti dall’Isee?
Per il momento non c’è ancora nulla da fare visto che finché non sarà emanato il decreto attuativo che va a modificare la normativa dell’Isee. L’Isee 2024, nel frattempo calcolato con le stesse modalità dello scorso anno, continua a non aver recepito la novità prevista dalla Legge di Bilancio. In ogni caso il Governo continua a promettere che il decreto attuativo è in dirittura di arrivo (ma ormai lo è da mesi), dopodiché sarà possibile rinnovare la DSU per ottenere un Isee più basso con il calcolo effettuati senza tenere conto del valore di Btp, i buoni fruttiferi e i libretti postali (entro un valore di 50.000 euro).
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