L’Unione europea, un “Trono di Spade” in versione tecnocratica

Roberto Vivaldelli

14/06/2024

L’establishment europeo sembra voler ignorare le indicazioni che provengono dal voto e chiudersi a riccio: un progetto destinato a fallire.

L’Unione europea, un “Trono di Spade” in versione tecnocratica

Bettino Craxi una volta disse: «Non sono euroscettico ma europessimista». Le elezioni europee hanno prodotto un terremoto politico in tre Paesi fondatori dell’Unione come Belgio, Francia, Germania. L’ondata di «destra» ha travolto il presidente francese Emmanuel Macron - che ha sciolto l’Assemblea nazionale e indetto nuove elezioni per il 30 giugno - assestato un duro colpo al già traballante e impopolare governo «semaforo» del cancelliere Olaf Scholz e portato alle dimissioni del premier belga Alexander De Croo, leader del partito Open Vld sceso sotto il 10% nelle Fiandre. Le ripercussioni del voto europeo hanno dunque scosso i Paesi sul piano interno, mentre a livello comunitario tutto cambia per non cambiare nulla. Quasi come se non fosse accaduto nulla lo scorso fine settimana.

Il voto popolare? (Quasi) ininfluente

Dopo le elezioni del 6-9 giugno, la presidente uscente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, già al centro dello scandalo del «Pfizergate», è in corsa per il secondo mandato. L’investitura potrebbe arrivare già il 17 giugno: una volta incassato il sostegno della maggioranza europeista PPE-S&D-Renew Europe al Parlamento Ue, a cui si aggiungerà probabilmente il sì dei Verdi, saranno poi i capi di stato e di governo a dare il via libera al von der Leyen bis. «Dopo le elezioni del Parlamento europeo, i leader Ue discuteranno del prossimo ciclo istituzionale», si legge nell’ordine del giorno del vertice informale previsto per lunedì (17 giugno), che ricorda il «ruolo centrale» nella designazione di tre ruoli di alto profilo dell’Unione: Presidente della Commissione Europea, Presidente del Consiglio Europeo e Alto Rappresentante dell’UE per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, riporta Eunews. Oltre a von Der Leyen, António Costa, ex primo ministro portoghese, indagato a Lisbona, è il chiaro favorito per essere il prossimo presidente del Consiglio europeo. [...]

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