Finora, le inadempienze sui mutui delle case rimangono basse, con lo 0,4% in ritardo sui pagamenti, secondo i dati della banca centrale. Ma gli analisti temono che lo stress finanziario possa aumentare.
La Russia deve fare i conti con le sanzioni varate da Unione europea e Stati Uniti. È stata costretta a cercare nuovi mercati dai quali attingere per recuperare l’accesso ai prodotti d’uso quotidiano, gli stessi precedentemente importati dall’Occidente. Ha dovuto anche trovare clienti alternativi ai quali vendere le sue immense risorse energetiche. Ha, in poche parole, fronteggiato una tempesta economica non da poco, caratterizzata però da recenti segnali di schiarita.
Come già spiegato da Money.it, secondo alcune stime la crescita economica russa per il 2023 si attesterebbe intorno al 2,8%-2,3% (a seconda delle fonti), il tasso di disoccupazione sarebbe sceso in estate al 3,1%, mentre nel 2024 il Pil dovrebbe aumentare del 2,3%.
In uno scenario del genere il Cremlino dovrebbe tuttavia fronteggiare un altro nodo spinoso, fin qui mai preso in considerazione dai media internazionali: quello relativo ad una bolla immobiliare che starebbe iniziando a preoccupare gli economisti del Paese. Nello specifico, la Russia si troverebbe ad affrontare una bolla immobiliare alimentata dal debito a causa del boom dei mutui sovvenzionati dal governo. [...]
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