I nemici lo definiscono un uomo politico senza scrupoli, gli amici «il principe delle tenebre». La carriera di Roger Stone, arrestato questa mattina nell’ambito dell’inchiesta Russiagate
Sette sono i capi d’imputazione contestati a Roger Stone nell’ambito dell’inchiesta Russiagate. L’ex consulente di Donald Trump è stato arrestato alle 6 del mattino di oggi, venerdì 25, quando gli agenti FBI si sono presentati presso l’abitazione del consulente a Fort Lauderdale.
L’arresto di Stone
L’operato di Stone è da mesi sotto la lente del procuratore Robert Mueller, che indaga sulla possibile interferenza russa nella campagna 2016 per le presidenziali statunitensi. Nel corso di quest’ultima, che com’è noto vide la vittoria di Trump, furono diffuse da Wikileaks le email private dei democratici.
Stone, che non aveva nascosto la sua stima per il fondatore Julian Assange, secondo un capo d’accusa avrebbe contattato Wikileaks per ottenere ulteriori informazioni compromettenti sugli avversari. A quel tempo, comunque, Stone non era più il consulente di Trump, ma continuava a fornire consigli in maniera informale.
Ma qual è la storia dell’uomo che ha bazzicato i retroscena politici conservatori per mezzo secolo? Ed è possibile che la sua vicenda si concluda nell’arresto? Cerchiamo di scoprirlo ripercorrendo la sua carriera.
Nixon e Trump
Definito dagli stessi colleghi conservatori «Il Padrino» e «Re delle tenebre», Robert Jason Stone Jr. cresce a Lewisboro, una piccola cittadina vicino New York City da una famiglia di origini italo-ungheresi.
Il ragazzo si dimostra precoce: diventa repubblicano già a 12 anni, dopo aver letto ’La coscienza di un conservatore’ di Barry Goldwater. Coscienza che sembra perdere abbastanza in fretta, dato che a 19 anni diventa il più giovane player dello scandalo Watergate. Un fatto di cui, in seguito, avrà modo di vantarsi anche mettendo in mostra il tatuaggio con il volto di Nixon che ha sulla schiena.
Mollata la George Washington University, conobbe Donald Trump negli Anni ’80 quando cominciò a lavorare come lobbista nel business dei casinò del futuro presidente. Nel 1998 fu proprio Stone, con notevole fiuto e in anticipo su Matt Groening, a suggerire a Trump l’idea della Presidenza degli Stati Uniti.
Dalla Florida alla Russia
Nel 2014 propose la sua candidatura alla carica di governatore della Florida, ma non andò bene. Comunque ebbe modo di distinguersi ancora una volta: il focus della sua proposta erano i diritti degli omosessuali e la legalizzazione della cannabis, temi inusuali per un repubblicano.
Roger Stone si è sposato due volte: la prima nel 1972 (divorzio nel 1990), la seconda nel 1992. Il divorzio con Donald Trump è avvenuto nell’agosto 2015, nel bel mezzo della campagna. La separazione fu comunque morbida, e Stone rimase political advisor e consulente media informale.
Nel 2017, assieme a un documentario Netflix dal titolo ’Get me Roger Stone’, arriva l’inchiesta Russiagate dell’ex direttore FBI Mueller. Roger Stone è stato coinvolto per i suoi presunti contatti con l’account Twitter Guccifer 2.0, dietro al quale, secondo l’intelligence, si nasconderebbero gli hacker russi.
Ancora da accertare sono invece le relazioni di Roger Stone con «Organization 1», pseudonimo, sempre per l’FBI, di Wikileaks.
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