La crisi dell’auto non è più solo in Italia. Ecco perché arriverà anche in Francia e Germania

Guido Salerno Aletta

18/06/2024

L’obiettivo della sostenibilità, con la decarbonizzazione della produzione e dei consumi, è strumentale rispetto all’obiettivo di riscrivere gli ormai consunti processi industriali e finanziari.

La crisi dell’auto non è più solo in Italia. Ecco perché arriverà anche in Francia e Germania

Il marchio FIAT della Stellantis aumenterà la produzione di automobili in Algeria, così come sta facendo in Polonia: produce dove i costi sono relativamente più bassi, per massimizzare i profitti.

Mentre in Italia si continuerà a produrre sempre poco, con grande preoccupazione sia per i Sindacati che per il Governo, si prospetta un futuro assai complesso per tutta l’industria automobilistica europea, che è al centro di una nuova rivoluzione che è ad un medesimo tempo geopolitica, finanziaria, industriale e sociale.
Nonostante queste considerazioni di scenario, il saldo commerciale con l’estero dell’Italia per il settore dei mezzi di trasporto, che include anche gli autoveicoli, è stato attivo per 6,4 miliardi di euro nel 2021, per 10,7 miliardi nel 2022 e per 4,7 miliardi nel 2023. Per quanto riguarda l’anno in corso, si rileva un cambiamento di segno: il saldo dei primi quattro mesi è stato negativo per 73 milioni di euro, mentre era stato positivo per 593 milioni nel corrispondente periodo del 2023 per via di un consistente aumento delle importazioni.
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