La globalizzazione economica ha fatto venir meno le tradizionali aree di influenza, essendo il mondo intero sotto l’egida l’unipolarismo americano.
Gli Stati Uniti non hanno più il potere di un tempo: questo è il convincimento ormai radicato e generalizzato, che sta determinando il caos geopolitico generalizzato.
La Pax Americana, l’ordine unipolare configuratosi all’indomani del collasso dell’URSS e della diaspora di ben tredici nazioni dichiaratesi autonome ed indipendenti dalla CSI che era succeduta, si reggeva sulla dissuasione: gli Usa erano gli unici Poliziotti del mondo, decisi a far rispettare con ogni mezzo, ivi compreso l’intervento militare, il diritto e l’ordine internazionale. Un ruolo, questo, che è venuto meno un po’ alla volta, con conseguenze pesantissime.
Le aree di crisi e di conflitto armato ora si moltiplicano a dismisura, dall’Ucraina ad Israele, dal Mar Rosso alla Georgia, dalla Armenia ai Paesi dell’Africa sub-sahariana dove i colpi di Stato si sono susseguiti a ripetizione, mentre in Europa i Paesi baltici affermano di temere una invasione da parte della Russia ed il Presidente francese Emmanuel Macron dichiara che un invio di truppe di terra in Ucraina non può essere escluso sebbene in questo momento non ce ne sia ancora il consenso. [...]
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