Le autorità sono in allarme per l’ingente mole di leva accumulata nel corso dell’ultimo decennio tra gli operatori dei mercati privati.
La crisi delle banche delle ultime settimane sta accendendo il faro dei mercati su dove potrebbe essere la prossima fonte di volatilità. Questa potrebbe arrivare dal settore non-bancario che ha silenziosamente costruito una ingente leva finanziaria nell’ultimo decennio grazie all’easing monetario delle banche centrali.
Le società che operano nel mercato privato (Private Debt, Private Equity, ecc.) negli ultimi anni hanno potuto accedere a un’ampia varietà di leva finanziaria tramite gli istituti di credito e altri intermediari finanziari. Le recenti turbolenze del settore bancario hanno allarmato le autorità regolatorie di vari Paesi.
La Bank of England prevede di sottoporre a stress test, per la prima volta, le società di Private Equity. Il Financial Stability Oversight Council ha dato priorità all’intermediazione finanziaria non-bancaria per il 2023, mentre il vice-presidente della BCE, Luis De Guindos, in un’intervista ha avvertito che i soggetti non bancari si sono presi molti rischi durante l’era di bassi tassi di interesse e che le vulnerabilità del sistema possono venire a galla in un contesto di restrizione della politica monetaria. [...]
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